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24 gennaio 2025

Ricambi di qualità

AsConAuto-Associazione Consorzi Concessionari Autoveicoli- ha un ruolo centrale tra chi vende automobili e chi si prende cura della vettura nella fase post-vendita, come officine, elettrauto e carrozzerie. L’Associazione è diventata una protagonista del settore automotive: ormai ne fa parte più dell’80 per cento delle concessionarie operative in Italia. AsConAuto chiude il 2024 con 1 miliardo e 158 milioni di euro, superando del 15,3% i risultati del 2023 e fissa un record storico. Durante l’anno, il fatturato mensile da parte dei concessionari soci ha registrato una crescita costante, raggiungendo il massimo storico nel mese di dicembre con 125,5 milioni di euro. Questo dato evidenzia come i 27 distretti e i 12 consorzi di AsConAuto abbiano saputo sfruttare le opportunità offerte dal mercato, grazie a una rete composta da 1.028 concessionari e oltre 23.000 autoriparatori affiliati, distribuiti su 100 province italiane.

Roberto Scarabel, presidente di AsConAuto,

Roberto Scarabel, presidente di AsConAuto, commenta: «Il 2024 si è chiuso con risultati straordinari, che premiano il lavoro di tutta la nostra rete. Abbiamo dimostrato ancora una volta la capacità di AsConAuto di evolversi per rispondere alle sfide del settore, confermandoci come punto di riferimento per concessionari e autoriparatori.» A fronte di questo risultato ci sono diverse considerazioni da farsi: innanzitutto la tendenza dei consumatori di tenere più a lungo la propria automobile ma anche di molti di aver preferito l’usato al nuovo, obbligo a maggiore manutenzione; poi il rincaro anche dei ricambi ha contribuito; infine la buona gestione e la costante crescita di questa associazione che fornisce un servizio importante in quanto premia i prodotti di qualità. E proprio sui prodotti di qualità bisogna ricordarsi sempre di richiederli perché oggi come mai nel passato ce ne sono in giro un po’ troppi. Durante una recente indagine che abbiamo fatto visitando oltre 50 riparatori oltre a prezzi sensibilmente differenti abbiamo anche avuto proposte di parti di vettura di infima qualità, come paraurti in vetroresina e non in poliuretano che è più flessibile e leggere per la carrozzeria ma anche filtri olio o pompe benzina davvero infime. Entrando proprio nel concreto abbiamo provato anche alcuni di questi ricambi di bassa qualità come una pompa benzina per una Mini R53 scoprendo che oltre ad essere molto più rumorosa rispetto a una pompa di qualità aveva anche delle alterazioni sulla portata del carburante decisamente fuori standard. Certo il prezzo era meno della metà, 80 euro contro 180 euro, ma oltre alla resa anche con dubbi sulla sua durata. Insomma, attenzione a tutti ai ricambi, a dove li si acquista, chi li garantisce e chi li monta. Infine una ultima nota: se proprio si vuole risparmiare, piuttosto che scegliere ricambi a basso costo, si ricorra ai demolitori che anche loro si sono specializzati e hanno anche pezzi di primo equipaggiamento in ottime condizioni, perché magari ripresi da auto incidentate con pochi chilometri.