Le regole per ridurre i consumi delle auto a benzina, gasolio, metano elettriche...2023
A proposito di...
A proposito di...
8 febbraio 2023

caro carburante: risparmiare si può. Basta stare attenti a..

Il rincaro dei carburanti obbliga a una maggiore attenzione sul contenimento dei consumi.
E consumando meno, è importante ricordare che ne guadagna pure il pianeta. Che di questi tempi non è poca cosa.
 
Tre sono i punti fondamentali per difendersi dal caro carburante:
 
Il primo riguarda l’uso dell’auto.
Il secondo la manutenzione dell’auto.
Il terzo la tipologia dell’auto. Questo è quello più importante: dimensioni e peso sono i due valori a cui prestare più attenzione assieme al motore. 
 
Partiamo dai consigli basici.
 
Innanzitutto è bene ricordare che nelle fasi di avviamento e nei brevi tragitti i consumi sono molto più elevati. 
 
Giusto per capirci, nei primi 5 minuti che si avvia l’automobile dopo una notte al freddo, le percorrenze con un litro possono anche scendere sotto i 6 km/l; contro una media a motore caldo, sulla stessa tratta, di 15 km/l. 
 
Questo vale per tutte le auto a benzina, ibride e non. E anche per le elettriche: si può passare da un consumo di 19 kWh a 38 kWh nei primi 2/3 chilometri, sempre partendo da fermo e con riscaldamento in funzione. Importante è anche sapere che le elettriche a differenza delle auto termiche, anche quando sono posteggiate, hanno un po’ di dispersione d’energia, cosa di cui si parla poco e nelle fasi di ricarica c'è sempre un po' di perdita.
 
Tornando alle prime fasi legate al movimento è importante sottolineare che le diesel sono quelle che consumano meno non solo per il sistema a compressione e non a scoppio ma anche perché hanno catalizzatori meno invasivi, soprattutto per quelle omologate euro 4 ed euro 5. Attenzione che le auto a gasolio più recenti con iniettori che lavorano ben oltre i 2800 bar sono un punto di riferimento. Si ricorda che quando si inventò il common la pressione era a poco più di 1200, poi è salita a 1600, quindi 2000 e oggi si è arrivati a quasi 3 mila con benefici anche sui valori di emissione. Una buona auto diesel di un po di anni fa percorreva con un litro 15 chilometri, poi 20 e oggi ci sono auto a gasolio che arrivano a percorrere anche ben più di 25 km. Anche sulle auto elettriche si iniziano a vedere dei miglioramenti importanti e ci sono molte attese per le nuove generazioni in arrivo. Una buona elettrica a 120 km/h dovrebbe consumare attorno ai 15 kWh, oggi sono attorno in media ai 18-22 kWh. 
 
Si tenga anche ben presente che i consumi sono influenzati dalla temperatura esterna: con le basse temperature si consuma molto di più. Si consideri tra un 10-15% per le auto termiche un 15-25% per quelle elettriche. La maggior sensibilità al freddo delle elettriche si deve principalmente al sistema di riscaldamento pompa di calore ma anche alla temperatura delle batterie.
 
La leva fondamentale per ridurre i consumi è ridurre velocità. Perché la forza dell’aria aumenta al suo crescere e per vincerla ci vuole più potenza e quindi più consumo d’energia.
 
Tra i 60 e gli 80 km/h si ha la massima efficienza; nella forchetta tra i 90 e i 110 il consumo rimane ancora accettabile; sopra i 120 inizia a crescere in modo esponenziale.  
 
Per avere un’idea della resistenza dell’aria basta abbassare il finestrino e mettere fuori la mano: nell’occasione ruotandola si percepisce come un corpo vettura massiccio impatti tanto di più di uno compatto. E di ciò se ne dovrà tener conto quando si acquisita l’auto perché la differenza è tanta. 
 
Entrando più nel dettaglio sulle regole d’oro per consumare meno, le prime azioni da compiere si devono mettere in pratica a veicolo fermo.
 
 

  1. Prima di avviare il motore conviene mettersi comodi. Accendere il quadro e spegnere il climatizzatore. Dopo aver fatto ciò, cinturarsi. Altro punto importante è ridurre l’uso di tutti i servizi che consumano energia se non si reputano necessari. Dai fari ai vari sistemi di infotaiment e connessioni varie. Sulle auto più sofisticate e intelligenti c’è il sistema di riscaldamento degli specchietti retrovisori, assicurarsi di averlo disingaggiato quando non serve, aiuta a contenere i consumi.
 
  1. Quindi, solo dopo questa procedura, avviare il motore per muoversi immediatamente, avendo l’accortezza di essere moderati con la pressione sull’acceleratore.
 
  1. Scaldare il motore da fermi è dannoso all’ambiente, al portafogli e anche all’auto perché è meglio che tutto venga portato in temperatura con un moto tranquillo piuttosto che statico, con le auto termiche sia benzina sia diesel. Sull’auto elettrica vale lo stesso. 
 
  1. Se si è d’estate è importante avviare il climatizzatore solo dopo aver ben aerato l’abitacolo abbassando tutti i finestrini, così il compressore dovrà lavorare meno per portare l’abitacolo alla temperatura desiderata; d’inverno invece finestrini chiusi, e solo dopo 5-10 minuti accendere il clima. Così da far funzionare il clima quando la temperatura dell’acqua inizia ad essere calda per ridurre inutili sprechi di energia. 
 
Per quanto riguarda lo stile di guida….
 
La regola maestra è quella di pensare che sotto all’acceleratore ci sia un uovo, quindi accarezzare e mai schiacciare il pedale che dispensa la potenza e fa crescere la velocità ma anche i consumi. Una volta raggiunta la velocità desiderata conviene quindi rilasciare leggermente il pedale dell’acceleratore fin quando non si trova la posizione che permette ugualmente di tenere la velocità voluta. Il dosaggio della pressione sul pedale dell’acceleratore è fondamentale e più si trova la sensibilità per tenerlo poco aperto meglio è. Provate più volte per acquisire la giusta sensibilità ricordando che come Roma non è stata costruita in un giorno anche diventare professionisti dei bassi consumi non è detto fatto. Nelle fasi di partenza si è soliti premere molto. Cercate di limitarvi. E controllate sempre di non continuare a premere. Per questo cercare il giusto compromesso significa grandi risparmi di carburante.
 
Altrettanto importante sia con auto con cambio manuale sia automatico è tenere basso il regime del motore, attorno ai 2 mila giri è l’optimum, cercando di tenere sempre una velocità il più stabile possibile. Per ottenere ciò è fondamentale guardare lontano, oltre l’auto che si segue, per cercare di prevenire quello che potrebbe succedere, così da ridurre il rischio di bruschi rallentamenti e repentine accelerazione. 
 
Più si riducono queste azioni meno si consuma. 
E meno si useranno i freni più si sarà economi perché un uso limitato dei freni significa minor velocità e quindi minori consumi. 
 
L’abbrivio, l’inizio del moto, è la fase dove si consuma molto, quindi il consiglio è di evitarlo il più possibile. La regola maestra per tenere bassi i consumi è sfruttare il movimento facendo scorrere l’auto il più possibile, mettendo anche in folle quando si è in decelerazione o si prevede un arresto, cercando di evitare l’arresto come la peste. Una volta bastava togliere il pedale dall’acceleratore perché c’era la funzione cut off, oggi con l’elettronica sempre più invasiva e scarichi dotati di molti catalizzatori, conviene ricorrere alla folle nelle fasi di decelerazione. 
 
 In città la regola d’oro è seguire il flusso del traffico mantenendo buona distanza da chi ci precede per sfruttare l’effetto elastico assicurato dalla maggiore distanza che si interpone. La funzione stop&start conviene sfruttarla se si ha certezze di soste lunghe; se no, non comporta grandi vantaggi. Inoltre l’avviamento e lo spegnimento su molti guidatori crea panico e porta a premere più del dovuto l’acceleratore per recuperare la lentezza dell’avviamento e alza alla fine i consumi. E’ un sistema pensato più per ottenere vantaggi nei cicli omologativi e nel traffico urbano delle città meno frenetiche del nord Europa. Poi c’è anche da aggiungere che le auto micro hybrid con stop&start a 12 volt lavorano meno bene di quelle a 48 Volt, quindi informativi su cosa avete e non puntate tutto su questo sistema. Anche se lo disattivate non cambia la vita al vostro portafogli.  
Meglio è cercare di ridurre le ripartenze da fermo giocando appunto sul vantaggio della maggior distanza tra veicoli prevedendo anche i tempi dei semafori. Se ci si ferma meglio inserire la folle, neutral sui cambi automatici. Sempre in città, viste le basse velocità è consigliabile spegnere il clima e tornare ad usare i finestrini. Inoltre in presenza delle sempre più frequenti rotonde cercare di calcolare per bene i passaggi, arrivando dolci cercando sempre di evitare l’arresto prima dell’ingresso.
 
Dove si consuma meno in assoluto è quando si usa l’auto in statale. Le velocità sono contenute e si deve cercare il più possibile di viaggiare a velocità stabilizzata. L’ottimo è stare tra i 50 e i 70km/h avendo l’accortezza di inserire un rapporto che tenga basso il numero dei giri motore. Attorno ai 2000 si ha il meglio. L’acceleratore va sempre accarezzato e non premuto a fondo. Ogni sorpasso evitato è carburante risparmiato. Se si incontrano pendenze si sfruttino lavorando sempre sul pedale dell’acceleratore.
 
In autostrada la regola migliore per consumare meno è quello di mettersi nella corsia più lenta. Stabilizzarsi attorno agli 80-90 km ora e accarezzare l’acceleratore. Il cruise control è meno preciso rispetto all’uomo quindi evitarlo. Il telepass fa risparmiare carburante perché evita due ripartenze. Un inciso importante: molte automobili della generazione euro 4 ed euro 5 consumano meno dei modelli di ultima generazione. I motivi sono essenzialmente due. Il primo perché hanno impianti di scarico più liberi e semplici; l’altro che pur essendo magari meno aerodinamiche sono però più strette, perché in questi ultimi anni tutte le nuove auto sono cresciute di dimensioni in modo considerevole. Insomma, sono migliori come resa del sistema propulsivo ma pagano pegno per le dimensioni e i catalizzatori più sofisticati che migliorano la qualità dell’aria allo scarico ma comportano più consumo.
 

 

Lascia un commento: