Toyota, il costruttore che sull’idrogeno è sicuramente più avanti di tutti, per il suo continuo impegno nel proporre in vendita un modello specifico, ricordiamo la Mirai, ha appena presentato una nuova cella a combustibile che oltre a permettere una riduzione del consumo del 20% assicura anche una longevità degna di un motore diesel. Ricordiamo che la fuel cell è il cuore della auto a idrogeno, il vero motore che genera energia pulita per il moto.
Questa nuova cella a combustibile però non arriverà in tempi brevi e rimane sempre il problema del costo dell’industrializzazione da superare. Ricordiamo che la Mirai consuma circa 1,08 kg di idrogeno ogni 100 km, con la nuova cella dovrebbe scendere a 0,86 chilogrammi/100 km che considerando il prezzo medio del rifornimento di idrogeno attualmente a 15 euro al chilo, ciò corrisponderebbe a spese di viaggio pari a circa 12,90 euro ogni 100 km. Un risultato decisamente interessante anche se non ancora a livello della migliore motorizzazione sul mercato. Ricordiamo che con un’auto diesel moderna si possono consumare per 100 chilometri solo 4 litri, quindi il costo è di è di 6.8 euro; con un auto a benzina il consumo sale a 5,5 litri quindi il costo è di 9,9 euro sempre per 100 chilometri; con un’auto elettrica caricata dalle colonnine più diffuse quelle da 22 kWh con prezzo a 0,60 euro a kW calcolando un consumo di 18 kWh 10,80 euro.
Tornando all’idrogeno rimane il tema della distribuzione, dell’industrializzazione su larga scala di questa tipologia di vetture e sui costi produttivi perché questa tecnologia produrla non costa poco.
Da tanti anni tutti i maggiori costruttori sono impegnati nel perfezionare questa tecnologia. Alcuni sono più avanti come Toyota altri più indietro ma al di là di ciò quello che è importante sapere è che la tecnologia è ancora troppo costosa. Oggi Toyota ha fatto due passi importanti riguardo le prestazioni e la durata della cella combustibile che oltre sull’auto può essere utilizzata su camion e navi. Rimane lo scoglio dei costi ma il passaggio è davvero epocale. Rimane comunque certo che ancora per una ventina d’anni sarà molto difficile vedere auto a idrogeno con prezzi competitivi. Diciamo che oggi due cime sono state raggiunte e la vetta è più vicina. Rimane da fare lo strappo finale e vedremo quale sarà il costruttore che riuscirà prima a raggiungere la vetta.