Range Rover SV 2024 635 cavalli
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1 marzo 2024

SUPER SUV, sotto il cofano un motore BMW

C'era una volta la Range con il V8 buick.
Poi con l'acquisizione dei tedeschi di BMW, sulle Land Rover a metà anni novanta son arrivati i motori BMW.
Quando la Casa tedesca ha deciso di uscire da Land Rover e tenersi solo Mini, con l'ingresso di Ford bye bye ai motori tedeschi. 
Ma ora che Land Rover da anni è degli indiani, per la Super Range ecco che torna un motore BMW. Più precisamente il V8 biturbo tutto fare che serve anche la M5. Un V8 potente, graffiante ma anche un po' piatto nell'erogazione e con poca capacità frenante. Per la Range Sv super esuberante ci sono quindi prestazioni notevoli che richiedono impianti frenanti al top anche per la loro funzione di controllori della dinamica.

Ma prima di entrare nel merito vediamo dove si inserisce questa ennesima SUPERSUV.

Il mercato delle supersuv non conosce crisi.


Giusto per avere due riferimenti: la Lamborghini Urus, nata oramai ben 6 anni fa, ancora nel 2022 ha conquistato più di 5 mila clienti e nel 2023 più di 6000; numeri simili fa anche la più fresca Aston Martin DBX.

Non male per auto da oltre 200 mila euro senza optional. E per questo sono in tanti ad esserci entrati.
In poche parole la Porsche Cayenne Turbo ha fatto scuola.

Oggi in questo segmento ci sono praticamente tutti i marchi più blasonati, da Ferrari a Lamborghini, da Aston Martin a Lotus e non poteva mancare nemmeno la regina di questa categoria, la Range Rover, che a settembre scorso ha visto il battesimo della versione più potente mai prodotta, la SV da 635 cavalli per 290 km/h e uno 0.100 in 3,8 secondi. A fronte di queste prestazioni e del peso importante delle supersuv l’impianto frenante assurge a un ruolo da vero protagonista sia per le performance legate alla stabilità e tenuta di strada sia per la sicurezza e avere il meglio è imperativo. Ebbene, sulla super Range c’è una nuova pinza freno in alluminio a 8 pistoni  incrociati di ultimissima generazione per prestazioni al top. Il suo nome è Octyma, dal latino octo per richiamare il numero dei pistoni ma anche simbolo dell’infinito e quindi di un costante flusso di energia e potenza che rappresenta equilibrio ed armonia. Per il SUV più potente e veloce di Land Rover la nuova pinza con disposizione a croce dei pistoni permette una migliore distribuzione della pressione per spazi d’arresto migliori in quanto c’è maggiore interazione tra pattino e disco flottante Dual Cast anch’esso di nuova generazione con fascia frenante in ghisa e campana in lega di alluminio speciale. A ben osservare il complesso disco/campana si nota anche un nuovo concetto di collegamento per smaltire maggiormente il calore nell’uso intenso e quindi migliorare le performance sotto forte sollecitazione. Per chi vuole il massimo, comunque c’è la possibilità di ottenere come optional il disco freno carboceramico, per la prima volta disponibile su una Range Rover, sempre di Brembo. Ricordiamo che Brembo sui dischi carboceramici ha una esperienza ventennale avendolo introdotto ancora sulla Enzo dopo anni di studi e impieghi nelle massime competizioni. A proposito, tutta le auto F.1 montano impianti Brembo. Il disco carboceramico si ricorda essere molto più leggero, praticamente insensibile ai fenomeni di fading, ha una durata nettamente superiore e quello in particolare messo a punto per la Range pesa 34 kg in meno. Quindi con importanti benefici sulle performance a 360°, guida, tenuta e anche consumi.

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