58 reattori in Francia. 12 sono fermi. Una centrale doveva costare 3 miliardi e invece ne costerà tre volte tanto e arriverà a funzionare (se tutto andrà bene) con sei anni di ritardo. Ma soprattutto sembra che ci siano parecchi problemi. E questo fa paura e potrebbe cambiare in fretta gli scenari anche per l’auto elettrica. Perché la Francia è stata una tra le prime a credere nel nucleare, perché ha tanta energia nucleare e l’energia nucleare serve se si vuole andare con l’auto elettrica. Oggi il 78% del fabbisogno francese arriva da impianti nucleari. Quindi oggi arriva una bella tegola sull’auto elettrica e su chi pensa che di energia senza petrolio ce ne sia o se ne possa avere senza alcun problema. Un warning quindi è più che lecito perché nessuno può pensare di muovere le persone su auto elettriche senza l’energia nucleare. Anche i Paesi verdi che tanto sposano l’auto elettrica come la Finlandia di centrali ne ha 2.
6 sono invece le centrali in Corea del Sud; 7 in India; più di dieci in Cina; più di 15 in Giappone. Sette in Uk; tra Slovacchia e Slovenia sono 3. Ancora 6 in Spagna. 4 in Svizzera come in Ucraina. Questo elenco non certo preciso serve comunque a tracciare un quadro abbastanza realistico su quanta energia nucleare c’è nel mondo e le dieci della Cina spiegano anche perché questo Paese stia sposando l’auto elettrica. Ma il caso francese getta sinistre ombre e va seguito con grande attenzione perché potrebbe essere l’inizio di un altro cambio di rotta in un mondo dove le certezze sembrano non più esistere.