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20 marzo 2022

Caro carburanti

Secondo il decreto ministeriale, il taglio contro il caro-carburanti è di 25 cent e verrà mantenuto fino ad aprile. Questa riduzione è stata finanziata sommando l'extragettito dell'IVA sui carburanti nell'ultimo trimestre del 2021 (308,2 milioni di euro) e il "prelievo straordinario sui profitti straordinari" dei produttori di energia. Il decreto dovrebbe essere pubblicato lunedì nella Gazzetta Ufficiale ed entrare quindi in vigore il giorno successivo, ma secondo i benzinai ci vorrà del tempo prima di vedere lo sconto alla pompa di benzina. Confindustria ha espresso "forti perplessità nonché delusione" nei confronti della misura. L’associazione degli industriali ha criticato l’indisponibilità del Governo ad applicare “un taglio strutturale delle accise sui carburanti”, preferendo una misura temporanea. Ricordiamo che nella vicina Slovenia la benzina costava al 14 marzo 1,491 euro e il gasolio 1,528 euro.

Benzina e gasolio che valgono oro

Secondo le rilevazioni Assoutenti, associazione specializzata nel settore dei trasporti, e il Codacons, oggi un litro di benzina e diesel costano rispettivamente il 41,4% e 54,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Se invece confrontiamo il dato prima dello scoppio della guerra il prezzo alla pompa della benzina è salito in Italia del 19,7%, mentre il gasolio è aumentato del +28,8%.L’aumento dei prezzi di mercato del gas ha portato il metano a superare anche quota 2 euro al kg. Secondo le ultime rilevazioni, il prezzo medio del metano auto è compreso tra 1,996 e 2,376 (no logo 2,274), mentre i prezzi praticati del Gpl hanno subito rincari da 0,883 a 0,904 euro/litro (no logo 0,877). In Italia ci sono 220 impianti di distribuzione di metano per autotrazione, su 1.529 totali che erogano gas naturale. Molti di questi impianti sono stati costretti a chiudere. La situazione è talmente grave – denuncia in una nota Federmetano – che un terzo della rete distributiva della Toscana è già chiusa mentre nelle Marche oltre 40 stazioni non sono operativi. La situazione quindi continua ad essere difficile e dal Governo ci si aspettava di più. Triste è stato sentire il Ministro Cingolani non essere ben informato e in un momento tanto complesso non prendere posizione anche sulle auto elettriche più energivore ma anche su tanti erogatori di energia elettrica che hanno cambiato i canoni alzandoli alcuni più del 300%! Infine ancora sulle elettriche: salgono ovviamente anche per queste i costi a kWh e anche i contratti di abbonamento, come quelli di A2A. Se si può comprendere il rincaro dell’energia non quello dei contratti. In tutto ciò c'è chi è anche convinto  che in Italia i prezzi dell'energia per autotrazione rimarranno elevati perchè servono a pagare gli interessi del debito e un costo dello Stato che nessun Governo si prenda la briga di ridurre.