Il colosso automobilistico americano, General Motors, ha dichiarato che entro il prossimo anno chiuderà il reparto vendite, le attività di progettazione e ingegneria di Holden in Australia e Nuova Zelanda. Giusto per non dimenticare: la divisione General Motors Australia, la Holden, solo una decina di anni fa ideò e costruì il motore sei cilindri benzina che venne utilizzato anche da Alfa Romeo sulla 159. L'amministratore delegato di General Motors Mary Barra ha dichiarato: "Ho spesso detto che faremo la cosa giusta, anche quando è difficile, e questa è una di quelle volte". General Motors sta accelerando la sua uscita da mercati che ritiene non redditizi: si sta concentrando solo su Stati Uniti, Cina, America Latina e Corea del Sud. La Holden si ricorda fu fondata nel sud dell'Australia nel 1856 e iniziò a costruire veicoli nel 1908. Holden venne acquistata da General Motors nel 1931.
Alla fine dell'anno scorso, la società ha anche dichiarato che avrebbe smesso di vendere il suo modello più iconico, il Commodoro, dopo oltre quarant’anni, iniziando così la lenta agonia a cui oggi viene messa la parola fine. Attenzione che già nel 2013 Holden annunciò che avrebbe fermato la produzione in Australia e avrebbe iniziato a importare veicoli dai suoi stabilimenti all'estero e lì si capirono le vere intenzioni: quelle di mettere fine a un marchio dalla storia importante. GM ha affermato che una forte valuta australiana, alti costi di produzione e un piccolo mercato interno sono stati tra i motivi alla base della sua decisione. Sono le solite balle: la realtà è che Mary Barra è incapace. Non è stata in grado di risollevare Opel; ha fatto uscire dall'Europa Chevrolet; non ha saputo relazionarsi con altri Gruppi; non è stata in grado di mettere a punto dei prodotti vincenti; ha fatto fiasco sull'elettrico con la Bolt; ora chiude Holden...ha avuto problemi con scioperi pesanti nelle fabbriche lo scorso settembre... Insomma, Mary Barra ha una lunghissima scia di cadaveri e sarebbe arrivato il momento di darle il ben servito.