In questi tempi di Coronavirus la richiesta di consegne a domicilio è letteralmente esplosa. Si ipotizza che il 90% degli acquirenti americani abbia fatto ricorso a questo servizio. Un aumento della domanda di consegna di pacchi e generi alimentari tanto importante ha messo sotto pressione le piattaforme di e-commerce. In risposta Amazon ha dichiarato che prevede di assumere altre 75.000 persone per lavori che vanno dal personale di magazzino ai conducenti per la consegna. Ma attenzione: Pony ha dichiarato che utilizzerà veicoli elettrici autonomi per consegnare pacchi dalla piattaforma di e-commerce locale Yamibuy ai clienti di Irvine, in California, che ha una popolazione di oltre 200.000 abitanti. La flotta autonoma comprende 10 veicoli elettrici Hyundai Kona e segneranno il primo tentativo di consegnare merci, piuttosto che trasportare passeggeri.
Pony fondata nel 2016, ha raccolto 462 milioni di dollari nel suo ultimo round di finanziamento a febbraio e molti di questi denari sembra siano arrivati da una Casa automobilistica giapponese, Toyota. Sempre Pony è inoltre supportato da Sequoia Capital China e Beijing Kunlun Tech Co che guardano con interesse ai “veicoli scatola” a guida autonoma. Veicoli adibiti alle consegne ma che possono anche essere visti come dei robot taxi. Su questa tipologia di veicoli sono puntati i fari di tutti e potrebbero rivelarsi la gallina dalle uova d’oro per alcuni ma c’è anche da raccontare che in queste ore sempre negli USA c’è chi dibatte sull’uso dei veicoli condivisi. In parole semplici, negli Usa il Coronavirus è stato a oggi molto più violento a New York che in California. Uno dei motivi può essere anche dovuto al fatto che in California gli spostamenti delle persone avvengono per la stragrande maggioranza non con mezzi pubblici ma tramite auto private al contrario di New York. Quindi ciò avrebbe comportato una minore diffusione del virus. Valutando anche quanto è accaduto in Italia, il pensiero non sembra peregrino. Perché in Lombardia, la Regione che più ha sofferto, la mobilità attraverso mezzi pubblici non è di poco conto. Se così davvero fosse, l’automobile privata tanto denigrata e per molti con le ore contate segnerebbe un altro goal a suo vantaggio.