Una BMW M nella sezione Disapproved? Si, purtroppo anche una M. E che M, la nuovissima BMW X6 Performance. I motivi per cui questa nuova super suv di BMW sia entrata a pieno diritto in questa area sono diversi: innanzitutto per la potenza, poi per le prestazioni, quindi per il peso (2300 kg), i freni e le emissioni. Insomma ne ha tante di cose che non vanno. Innanzitutto chiariamo subito che ci sono due versioni: la “normale” e la Performance: la prima offre 600 cavalli, la seconda 625. Tanto pochi da non riuscire nemmeno ad eguagliare la potenza della Lamborghini Urus che arriva a 650 e rimanendo quindi ancor molto lontani dai 680 della Porsche Cayenne che oggi sulla carta è quella che offre più cavalli di tutti. A tempo i tanti cavalli sono disponibili sulla Porsche perché è con batterie e motore elettrico, ma in un mondo dove tutti non guardano alla durata ma sola alla prestazioni momentanea, una riflessione di questo tipo ci sta.
Ma oltre alla potenza del solito V8 biturbo BMW trita emozioni c’è anche da dire che come coppia tanti miracoli non sono stati fatti dagli ingegneri di Monaco ottenendo un valore di 750 Nm. Come tradizione in sempre più automobili il cambio è l’automatico tutto fare di ZF a 8 rapporti e nessuna gran novità c’è anche sulla trazione integrale con frizione a dischi multipli controllata elettronicamente nella scatola di trasferimento e differenziale posteriore per una guida appagante ma non da riferimento, causa peso. E’ lo stesso pacchetto della BMW X4 M opportunamente rivisitato per la X6 che però pesando tanto non permette numeri da funambolo. E proprio causa peso elevato c’è un altro tallone d’Achille, l’accelerazione perché la nuova BMW X6 non riesce a scendere sotto i 3.8 nello scatto da 0 a 100 nella versione Performance (in quella normale ci mette 3.9) ma soprattutto nello 0-200 non incanta con un tempo rispettivamente di 13.2 e 13.5.
Numeri, chiariamo, importanti ma che non la fanno stare davanti a una Lamborghini Urus ma anche alla Porsche Cayenne. E questo urta non poco, perché mettiamo il caso che il fortunato acquirente di una nuova BMW X6 Performance si trovi su una libera autostrada tedesca e che dietro di lui sopraggiungano una Lamborghini Urus e una Porsche Cayenne Turbo Se Hybrid che chiedono strada. Chi tiene in mano il volante della BMW, è inutile che affondi sul pedale dell’acceleratore, deve mettere la freccia e lasciarli passare! E anche non deve nemmeno lontanamente pensare di potergli “stare dietro” perché la X6 M è quella con la minor velocità massima! A 290 si ferma mentre la Urus fila ben oltre i 305! Insomma una debacle su tutti i fronti. Ma c’è di più: oltre alle prestazioni inferiori rispetto alla tedesca di Stoccarda e all’italiana di Sant’Agata Bolognese, la nuova BMW X6 non brilla nemmeno nei consumi e quindi emissioni, BMW dichiara un 12.
5 litri ogni 100 km con le emissioni di CO2 comprese tra 284 e 289 g/km! Mica pochi se si considera che la vecchia M Diesel sta abbondantemente sotto i 200! Quindi oltre un 30% in meno! E nonostante i tempi, ci sono ancora 4 bei tubi di scarico posteriori da 100 mm di diametro. Ancora sullo scarico: c’è la possibilità di averlo sportivo per dare toni più tonici in quanto si sa i V8 biturbo sono strozzati e come voce sono starnazzanti, quindi si deve ricorrere come fa Ferrari a pesanti cure delle loro corde vocali attraverso magie che riguardano per i più gli scarichi ma possono arrivare anche al sistema di aspirazione. Sulla BMW X6 il sound è sempre da vaporetto! Dove invece eccelle ancora la X6 è sulle sospensioni sportive adattive con ammortizzatori a controllo elettronico e stabilizzazione attiva del rollio. Tutto funziona a meraviglia. I cerchi di serie sono da 21 pollici. Sull’asse anteriore ci sono pneumatici 295/35; al posteriore 315/35. La gommatura più estrema prevede al posteriore dei 315/30 R22. Attenzione: la spalla più bassa con i cerchi da 22 rende molte bene quando si cercherà l’appoggio nei curvoni ad alta velocità e dovrebbe garantire anche un retrotreno più granitico ma sul comfort andrà ad incidere però sapendo della potenza e del peso è sempre consigliabile avere un retrotreno più stabile che ballerino. Per quanto riguarda i freni hanno scelto un impianto a sei pistoni con dischi da 395 mm sull’asse anteriore e da 380 al posteriore. La Lambo ha una pinza a dieci pistoni. Nota importante: lo sterzo elettromeccanico ha una taratura specifica. Da un punto di vista estetico a ognuno libero giudizio. Importante è dire che gli specchi retrovisori hanno una aerodinamica perfezionata. All'interno, la BMW X6 M cerca di colpire con accenti rossi, un volante e un selettore del cambio ad hoc, nonché il pulsante di impostazione sulla console centrale. Ciò consente al guidatore di configurare direttamente il motore, il comfort, lo sterzo e il sistema frenante arrivando a decidere che intervento si vuole sul pedale. Il bagagliaio è accessibile di serie tramite un portellone elettrico, che può anche essere azionato a mano libera, e ha un volume da 580 a 1.530 litri. Head-up con display specifici per M, sedili multifunzione, interni in pelle, Live Cockpit Professional con sistema di navigazione e due monitor da 12,3 pollici, Intelligent Personal e Parking Assistant dovrebbero essere tutti di serie. Non sembra sia prevista una versione per vegani e negli USA alcuni già storcono il naso perché la pelle non è più percepita tanto bene. Chiave dell'auto con display, ricarica wireless del telefono, tetto panoramico in vetro, portabicchieri riscaldabili e raffreddabili, sistema di intrattenimento per i sedili posteriori, sistema audio Bowers & Wilkins, luce laser BMW al posto dei fari LED adattivi sono i principali optional. Tra tutti si ricordo l’eccezionale sistema BMW che permette di memorizzare gli ultimi cinquanta metri percorsi e farli fare all’auto in retro in modo automatico semplicemente premendo un pulsante. Questo non lo offre ancora nessuno ed è un vero gioiello BMW. Infine due ultime note stonate. Complici i consumi e un serbatoio non certo grande, l'autonomia andando svelti fatica a toccare i 400 km. Per fortuna però che non è elettrica e quindi i tempi di rifornimento si contano in minuti e non ore! Sui pannelli porta dominano gli esagoni, una lavorazione più Lamborghini che BMW.