Citroen AMI interni plancia cruscotto
Approved
9 ottobre 2020

Citroen AMI

Citroen dal 15 novembre mette in vendita a 6 mila euro o a 19.90 euro al mese AMI: l'avanguardia della mobilità urbana. Un veicolo intelligente e pensato e sviluppato con tutta la creatività di Citroen. E’ piccina piccina. E’ elettrica. Può essere guidata anche da un quattrordicenne con patentino AM. E’ costruita con testa, un abisso rispetto alla rivale Renault Twizy. Si può avere per sempre versando a Citroen 6 mila euro o si può avere per tre anni dando un acconto di 1.990 euro con 35 rate da 19,90 euro per un esborso totale in tre anni di 2.686 euro e qualche spiccio. In questo ultimo caso dopo i tre anni si può o riprocedere con lo stesso sistema o riscattare la Ami che si è usata, ma a oggi non è dato da sapere con quanto perché le vendite inizieranno il 15 novembre e Citroen sta ancora mettendo a punto tutte le formule d’acquisto o possesso. La Citroen AMI rappresenta un nuovo concetto di mobilità urbana ma non solo su cui tutti i costruttori stanno lavorando, e va dato grande merito a PSA che ha battuto tutti.

Citroen AMI

Un domani infatti c’è chi ipotizza che con questa tipologia di vetture si possa anche fare una tessera di abbonamento con cui poi in base a quello che serve si possa pescare il mezzo idoneo alle esigenze del momento: la Ami per muoversi in città, la SUV per andare in montagna, la spider per il mare… Si paga un canone fisso e poi in base al veicolo si paga una quota. Questo per la verità già alcuni lo offrono ma è con la tipologia AMI che si possono abbattere i costi e rendere tutto più accessibile. Ecco perché è importante anche considerarlo come veicolo di estrema avanguardia. Inoltre in questo momento in cui molti pensano anche a minibus autonomi da condividere per cambiare la mobilità urbana, avere un mezzo individuale come la Citroen AMI è scelta sicuramente migliore e che può mettere in crisi le scelte dei rivali che stanno tentando di ridurre pure la libertà individuale. Insomma, Ami è tanta ma proprio tanta roba. Per questo la Citroen AMI si è analizzata per bene e anche provata e si è iniziato a scrivere di Lei tra i primi. (aprite google e digitate overmobility Citroen AMI per leggere altro).

CITROEN AMI APERTURE PORTE

Citroen AMI poggia su quattro ruote sottili e un telaio in acciaio tubolare robusto. La carrozzeria è leggera in materiale plastico e il tetto è trasparente (manca un tendina per il sole ma dicono che arriverà). Il peso di tutto? Meno di 500 kg. Le portiere sono due: quella lato guida si apre controvento e ciò piace perché la rende sicura sia per chi transita sia per chi scende. Se ad esempio arriva un monopattino e non ci si accorge mentre si apre la portiera non lo si blocca ma solo lo si sposta e se mentre si sta scendendo sopraggiunge sempre un altro veicolo si è più protetti perché si ha un vero e proprio scudo! La porta destra invece si apre in modo convenzionale. La Citroen AMI ha due posti: i sedili sono anch’essi in materiale plastico e quello guida è scorrevole mentre quello per il passeggero no, ed è arretrato. Il vantaggio di questa soluzione è che dentro anche due “persone robuste” stanno comode perché sono sedute sfalsate.

Attenzione: quando si scrive comode è per lo spazio, perché i sedili sono duretti e anche le sospensioni non sono maestre di assorbimento se si analizza valutandola come un’auto compatta. Se invece la si considera per quello che è, una vetturetta elettrica quadriciclo va molto ma molto bene. Un abisso rispetto a tutte le microcar e anche alla Twizy di Renault che scompare letteralmente. Le porte della Citroen AMI si aprono da fuori attraverso un pulsante con serratura come era sulla mitica Citroen Dyane e i vetri si aprono attraverso una ribaltina come sulle 2 cavalli. Una volta dentro per aprire le portiere è presente una cinghietta colorata (arancio) che tirandola sblocca la serratura per aprire la porta. Come si usava sempre un bel po’ di anni fa sulle macchine da corsa ma anche sulle prime utilitarie. Il volante c’è e sulla sinistra del sedile guida ci sono tre bottoni: D, N, R. Si sale, si inserisce la chiave nel blocchetto avviamento, la si ruota e poi con la mano sinistra si preme il pulsante desiderato per muoversi in avanti (D) o indietro (R). I pedali sono due: acceleratore e freno. Ha tantissimo sterzo quindi ci si gira in un fazzoletto. E’ iper vetrata quindi visibilità ottima. Lo sterzo non è una piuma perché oramai siamo abituati ai servosterzi ma nemmeno richiede muscoli da maciste. Va sempre ben impugnato perché richiede di riaccompagnarlo nelle svolte ma è affidabile e anche preciso. La reattività alla pressione esercitata sul pedale dell’acceleratore è buona e se non si ha fretta si arriva alla velocità massima di 45 km/h in un tempo più che ragionevole. Attenzione: quindi a quando si entra nelle zone da 30 all'ora perché il rischio di infrangere i limiti di velocità c'è anche per la AMI!!! Battute apparentemente idiote a parte, i freni sono ottimi: non c’è l’ABS, quindi se si inchioda gli pneumatici si bloccano, come era una volta.

Il pedale del freno bisogna aggiungere che è ben modulabile e tarato, molto meglio di quello di tante ibride sofisticate oggi in vendita. Certo, le prestazioni sono limitate ma ci si muove e si va dove si deve andare in città e non solo. L’autonomia dichiarata è di 75 chilometri, usandola senza remore, i 50 chilometri di autonomia dovrebbero esserci tutti. Non c’è un bagagliaio dedicato ma davanti al passeggero c’è così tanto spazio che può trovare alloggiamento un trolley di buone dimensioni. Grazie allo sterzo generoso e alle ridotte dimensioni (241 cm di lunghezza e 136 cm di larghezza) la si imbuca ovunque. Bisogna prima però imparare a prendere bene confidenza con gli ingombri esatti che non sono facilissimi da cogliere al volo perché quando si sta seduti dentro al posto guida c’è tanta ma proprio tanta distanza rispetto al paraurti (cosa strana da dirsi se si considera l’ingombro contenuto della vettura) ma è così, poi una volta prese le misure è un sogno muoversi in città con la AMI. C’è il riscaldamento non l’aria condizionata, per il momento. Per quanto riguarda la carica della batteria si può effettuare attraverso uno spina convenzionale e la batteria essendo di soli 5,5 kwh si ricarica in tre ore! Le vendite di questa vettura su cui torneremo a parlarne inizieranno su internet il 15 novembre. In Francia dove è già stata avviata la commercializzazione ne hanno già vendute 2000.