Auto elettrica
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9 marzo 2021

fasi di crescita: l'auto elettrica abbandona il biberon

L’auto elettrica come anche quella con motore termico ha bisogno di una base su cui poggiare.
 
Negli ultimi decenni per contenere i costi e permettere l’aumento dell’offerta prodotto, tutti i costruttori hanno sviluppati basi che con poche modifiche potevano permettere diversi modelli.
 
Tra i costruttori più bravi in questa disciplina Volkswagen perché con una base è riuscita a fare una miriade di modelli anche di categorie e prezzi assai diversi. La base Golf ad esempio è arrivata a servire anche la Passat! Ricordiamo che la Passat prima usava una base con motore longitudinale, poi trasversale come sulla Golf che nasceva prendendo spunto dalla Fiat 127!
 
Con l’avvento dell’auto elettrica la base è diventata ancor più importante e in questi tempi recenti se ne stanno vendendo di ogni.
 
La convinzione dei più è che ci voglia una base solo per i veicoli elettrici per meglio posizionare i pacchi batterie.
 
Sempre il Gruppo Volkswagen ha realizzato la piattaforma MEB specifica per i veicoli elettrici e che oggi viene utilizzata per la ID3 e la ID4 ma che servirà anche altri prodotti di Audi, Skoda e Seat. Ma attenzione è disponibile anche per altri costruttori, nello specifico modelli di Ford. Importante è ben sottolineare che questa base prevede nella versione meno costosa la sola trazione posteriore e per quelle più care integrale con l’aggiunta di un motore più piccolo sull’asse anteriore. Il motore più generoso è dietro e serve quindi le sole ruote posteriori nelle versioni d’ingresso.
 
La rivale per eccellenza della base Volkswagen per veicoli elettrici dai grandi volumi, la MEB, sarà la nuova piattaforma di Hyundai e Kia, la E-Gmp. Su questa base poggeranno molte auto elettriche del Gruppo coreano che si vedranno nei prossimi cinque anni, sono stati annunciati più di venti modelli, tra berline, Suv…
La nuova base del Gruppo Hyundai sembra molto interessante per la posizione del motore elettrico principale sull’asse posteriore e per la trasmissione che dovrebbe garantire maggiore efficienza. Anche in questo caso ci saranno versioni a sola trazione posteriore o integrale con l’aggiunta di un motore anteriore.
 
In tempi brevi si dovrebbero vedere anche nuove basi per i prodotti Tesla ma anche per le vetture premium da parte di Audi e Porsche.  Le due Case automobilistiche tedesche oggi hanno due prodotti, la e-Tron Gt e la Taycan costruiti sulla stessa architettura, la J1, mentre la e-Tron poggia su un pianale modificato e non esclusivo per auto elettriche. Ma attenzione, c’è in fase avanzata una nuova base dedicata.
 
Anche i giapponesi della Nissan sono convinti che l’auto elettrica debba avere una sua base esclusiva e per questo hanno in fase avanzata di sviluppo il modulo Cmf-Ev. Una base che si dice sia degna antagonista di quella Meb della Volkswagen e della E-Gmp di Hyundai ma di cui ancora poco si sa e che ad esempio sembra conservi ancora il modulo propulsivo in posizione anteriore, quindi a differenza delle rivali di Volkswagen e Hyundai dovrebbe offrire la trazione anche solo sull’asse anteriore cosa preclusa alle altre.
 
La strada presa da questi Gruppi porta quindi a una base esclusiva per l’auto elettrica, cosa che oggi non hanno molti altri, come Mercedes ma anche Stellantis. Proprio quest’ultima ha una gamma elettrica molto amplia ma che poggia sul modulo e-CMP che serve anche auto termiche. I vantaggi sono condivisione dei costi e dei rischi. Sempre guardando le stelle e in particolare quella di Mercedes, questi tedeschi sembra lascino aperte molte più porte se come sembra stanno pensando a una base che continui anche a servire vetture con motori termici ed elettrificazione oltre a veicoli full elettric.
 
Insomma, detto tra di noi, l’auto elettrica ha già compiuto dei passi importanti ma è ancora  a “gattoni”.  Ora si può dire che stia cercando di camminare sulle gambe. Quando si proverà la nuova base di Hyundai e quella di Nissan si capirà se si è lasciata la fase dei poppanti e si è entrati non in quella adulta ma in quella dei giovani, con tutte le loro potenzialità.
 
Infine una ultima riflessione: se come sembra, l’auto elettrica del domani elettrica non sarà per lo più a trazione anteriore come oggi ma posteriore come una volta, con alcuni vantaggi ma anche svantaggi, un po’ più di attenzione alla guida bisognerà avere, perché le coppie dei motori elettrici sono brutali. Certo, ci saranno sempre i controlli di trazione a tenere a bada gli eccessi ma tutto si sa l'elettronica non puo'.

 

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