Volkswagen amplierà la sua offerta di alimentazioni con sistemi mild hybrid a 48 V, con avanzati motori turbodiesel che avranno anche varianti ibride semplificate e un innovativo motore a metano. Queste novità presentate al Vienna Motor Symposium, la scorsa settimana, sono tra gli elementi fondanti della strategia di Volkswagen relativa al contenimento delle emissioni e grazie all’insieme di queste tecnologie Volkswagen raggiungerà l’obiettivo di emissioni medie di CO2 dei 95 g/km imposto dall’Unione Europea dal 2020. Il modulo mild hybrid a 48 V debutterà sulla prossima generazione Golf attesa nel 2019. Altra novità è l’1.5 metano con turbina a geometria variabile da 130 cavalli con ciclo Miller. Sul tema Diesel arriverà una evoluzione del 2 litri TDI, sigla EA288 Evo, che verrà abbinato a un sistema ibrido semplificato composto da starter a 12V e batteria agli ioni di litio. I TDI avranno potenze da 136 a 204 cavalli. Il processo di combustione sempre del Diesel è stato riprogettato e ottimizzato sia termini di consumi e conseguentemente emissioni. Inoltre, l’efficienza e la risposta del turbocompressore sono state migliorate. Importante è sapere che VW su questo motore ha compattato il filtro antiparticolato e il sistema anti nox. Rispetto alla generazione precedente le emissioni di C02 sono diminuite di 10 g/km mentre la potenza è migliorata di un 10%.