A settembre entrerà in vigore in Europa la nuova procedura sui test d’omologazione nota con l’acronimo WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicle Test Procedure).
Una procedura per l’omologazione degli autoveicoli che sta mettendo in crisi tantissime Case automobilistiche, insieme alla nuova direttiva per i motori a benzina che richiede per i più l’introduzione del filtro antiparticolato come per i diesel, per i quali avviene già da almeno dieci anni!
La procedura WLTP è stata pensata affinché ai consumatori vengano comunicati valori più simili ai consumi reali rispetto a quanto comunicato dalla procedura NEDC.
La differenza tra la WLTP e la NEDC riguarda la durata del ciclo, 30 minuti contro 20, la distanza da coprire, 23,5 km contro 11, la velocità media, 46,5 contro 34, la punta massima 131 contro 120, l’allestimento della vettura (optional), la temperatura.
Giusto per entrare dritti nel merito, si deve sapere che i nuovi test d’omologazione richiedono il quadruplo di tempo per la loro esecuzione quindi il quadruplo dei costi. Costi che ricadranno inevitabilmente sul prezzo finale dell’auto. Tutto senza alcun vantaggio concreto, perché non è che grazie a questa nuova formula le automobili consumino meno o diano di più. Anzi, ha messo in difficoltà moltissimi costruttori perché troppo soggetta alle variabili legate agli accessori, pertanto la Casa automobilistica che oggi offre più possibilità di scelta si trova in maggiori difficoltà rispetto a chi ha una gamma ed una offerta diciamo snella, se si vuole essere gentili, povera se si vuole essere onesti.
La nuova norma WLTP ha comportato una serie di problemi non trascurabili, con un aggravio di costi che alla fine si scaricherà sulle tasche dei consumatori. E si può persino aggiungere che peggio non si poteva fare!
Molte Case auto hanno le produzioni ferme proprio per questa nuova norma, fatto che mai era capitato nell’industria dell’auto e sono tutte fabbriche europee!!!
In poche parole tra i nuovi cicli omologativi e le normative antinquinamento sempre più restrittive che richiedono filtri antiparticolato si fa acqua da tutte le parti e molti stanno andando a fondo.
In più fatto da non sottovalutare, attraverso i dati WLTP si avranno anche valori di emissione Co2 che in Europa decideranno il futuro di molti costruttori, perché c’è un'altra direttiva folle sull’obbligo di avere una gamma da 95g/km di Co2, pena pesanti ammende. E grazie anche per questa norma che molti spingono sulle elettriche perché permettono di abbassare le emissioni complessive!
Insomma se la WLTP è stata pensata da un centinaio di cervelli a livello mondiale con interessi diversi che hanno detto la loro è anche interessante sapere che al momento è recepita e applicata solo in Europa, non in USA e nemmeno in Cina! Quindi danno e beffa sono tutti solo per noi europei!
Come se non bastasse, l'Europa dell’auto è in sofferenza anche per le regole sulle emissioni con l’arrivo imminente della Euro 6d Temp. Una norma severa, la più severa del mondo, ovviamente!
Oggi quindi si è di fronte a un cambiamento importante che vede in difficoltà anche marchi prestigiosi come Porsche. Il Ceo Oliver Blume di Porsche, ad esempio, ha dichiarato: “Le scadenze fissate dalla UE per la certificazione in base ai cicli di misurazione WLTP, anticipate di un anno con un preavviso brevissimo, ci stanno sottoponendo ad una pressione enorme. Il lavoro preparatorio è stato avviato da oltre un anno e stiamo facendo buoni progressi. Vista la scarsissima disponibilità di banchi di prova, che si sta ripercuotendo su tutti i costruttori, ci troviamo ora ad affrontare una sfida notevole.”
A fronte di tutto ciò, chi oggi in Europa deve acquistare un’auto nuova si trova di fronte a un sistema iper complesso che disorienta, complici le stesse Case automobilistiche che per i suddetti motivi non prendono una strada unica ma procedono all’impazzata come la classe politica che ha generato il corto circuito mettendo limiti sulla co2 che solo con il diesel si possono raggiungere ma poi che al tempo stesso ripudia.