9 giugno 2022
grandi svolte: il parlamento UE dice si all'auto elettrica
L’8 giugno è una data che entrerà nei libri di storia per l'Europa.
Il parlamento europeo con 339 voti a favore, 249 contro e 24 astenuti ha dato il via libero allo stop delle vendite di auto a benzina, diesel, gpl e metano nel Vecchio Continente a partire dal 2035, supercar escluse (Ferrari, Lamborghini, Mclaren…).
Molti manager di importanti Gruppi industriali esteri si fregano le mani della decisione presa dal parlamento europeo e tornano a pianificare presenze in Europa, come molti americani che avevano lasciato il Vecchio Continente perché non riuscivano ad avere prodotti migliori di quelli europei e dopo almeno un trentennio erano stati costretti ad alzare bandiera bianca. General Motors.
Ma oggi è soprattutto l’Oriente a esultare per il voto, in quanto materie prime e tecnologia vien tutta da di là e con questa decisione l’Europa diventa loro dipendente.
La corsa alla mobilità elettrica in Europa entra quindi oggi nel vivo. Ci sarà una ulteriore fase negoziale a cui parteciperanno anche i governi dei singoli Paesi e tanti scogli da evitare.
In Italia il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti aveva auspicato che gli europarlamentari avrebbero fatto ricorso a una dose di realismo nel mettere a punto l’applicazione della norma. Matteo Salvini ha immediatamente definito il voto «un regalo alla Cina». Lega e Fratelli d’Italia avevano annunciato il loro voto contrario. Enrico Letta aveva schierato invece il Pd nettamente a favore dell’intero «Fitfor55 che prevede il taglio del 55% di tutte le emissioni inquinanti e quindi anche quelle legate alla mobilità. Da qui la decisioni di mettere uno stop alle auto termiche favorendo quelle elettriche basandosi però solo sulla certezza che l'auto elettrica non inquina solo dove passa e non guardando quanto sia energivora per il peso maggiore ma anche quanto impatti produrla e poi smaltirla. E ricordiamo che Tesla, lo scorso maggio, è stata attaccata sulle tematiche ESG per la poca chiarezza proprio sul suo impatto ambientale a conferma che non vi è certezza di quanto poco impatti. Tesla come tutte le auto elettriche e quindi quanto siano concretamente migliori delle auto termiche.
La certezza della riduzione dell'impatto ambientale delle auto elettriche è il vero nodo centrale, che tra l'altro a molti sembra sfuggire perché impegnati e preoccupati per lo più sull'impatto sociale che è assodato ci sarà. Ma oltre al danno se non si abbasseranno le emissioni ma come molti sostengono addirittura si alzeranno, sarà anche beffa letale. La politica deve informarsi di più ed entrare meglio nella partita. Negli ultimi tempi ha permesso e incentivato auto che sulla carta emettono meno di 50 g/km di Co2, le plug in, ma sulla strada le emissioni sono anche più del doppio. Sbagliare dicono che sia umano, perseverare da idioti. Abbiamo un esempio concreto che quello riportato sulla carta è irrealizzabile nella realtà. Perchè volerlo ripetere? Perchè volere mettere per legge sul mercato veicoli che per fare 350 km consumano anche più di 80 kWh di energia quando ve ne sono altri con motore termico che bruciano solo 18 litri? Perchè se non venisse messo l'obbligo non avrebbero diritto di esistere, anche perché costano un 30% in più. E attenzione anche al paradosso della potenza: le elettriche necessitano di più cavalli delle termiche, altro controsenso se si vuole il bene dell'ambiente. Vero.