Entro fine mese Elon Musk dovrebbe tornare a parlare più chiaramente delle sue super batterie che intende farsi in casa.
Saranno più potenti? Oltre i 110 kWh? Oppure saranno solo meno costose, quindi raggiungerà il target dei 100 dollari ogni kWh? O avranno vita più lunga?
Il passo che dovrebbe fare Tesla dovrebbe essere di quelli che rimarranno nella storia e nei dipartimenti di ricerca e sviluppo di importanti Case automobilistiche impegnate sull’auto elettrica non si parla di altro.
Due sono i principali motivi per cui c’è tanta attenzione: Tesla fino ad oggi è dipesa da Panasonic, con la mossa di farsi direttamente le celle dovrebbe liberarsi dalla dipendenza dei produttori di batterie principalmente coreani e se tutto andrà bene potrebbe aggiungere proficua distanza con i rivali inseguitori, in primis Volkswagen e Mercedes.
Come si è scritto se tutto però andrà bene perché un cambio tanto radicale potrebbe non essere indolore.
Alcuni sostengono che le nuove super batterie di Tesla siano strepitose e la Tesla che tentò il record al Nurburgring un anno fa ne fosse già dotata e sia servita per capire le reali potenzialità. Altri sostengono che sulle performance non ci saranno sicuramente problemi ma sull’affidabilità invece la strada potrebbe essere tutt’altro che in discesa.
Ma la di là di questo c’è anche chi pensa si parlerà della possibilità di aumentare la capacità produttiva o di un a soluzione atta a ridurre i costi. Ma causa covid-19 c’è anche chi è convinto che i costi per l’auto elettrica possano salire anche di un 20% e quindi diventi ancor più per pochi.
Insomma, i temi sono tanti e non rimane che attendere per capire davvero quale sia la situazione, anche se non sarà come sempre facile capirlo in quanto Musk è un genio nel far sapere quello che gli torna utile e nascondere quello che gli può essere poco utile. Come ha fatto con la Model 3 made in cina che ha pacchi non di Panasonic ma di Lg e della cinese CATL.
Infine altra nota: Musk l'altro giorno ha comunicato che la sua super spider verrà rimandata a data da destinarsi. Ferrari, Lamborghini e Mclaren possono tirare un sospiro di sollievo ma c'è da domandarsi anche se no sia un segnale che ancora una volta non tutto va come pensava. Insomma l'uomo dei sogni non finisce di avere sempre anche tanti incubi.