L’automobile elettrica necessita di potenti batterie per muoversi.
Per assicurare autonomia e durata i pacchi batteria di un’auto elettrica abbisognano di cobalto.
Così da un po’ di anni si assiste alla "corsa al cobalto" o meglio alla "guerra sul possesso del cobalto", con mosse strategiche da parte di tutti che merita conoscere per capire che sull’auto elettrica la partita si sta facendo davvero pesante.
Ci sono gli speculatori attratti dal facile guadagno: negli ultimi due anni il prezzo del cobalto è passato da 32 mila dollari a tonnellata a ben 75 mila! Permettendo un +100% a chi ha investito su questo metallo o su compagnie legate ad esso!
Poi vi sono i produttori automobilistici legati agli investitori che cercano di tranquillizzarli sul tema auto elettrica e materie prime per farle, affermando che ne servono e ne serviranno di materie prime rare sempre meno! Anche di cobalto!!! Ieri ad esempio, il patron di Tesla, Musk, è proprio uscito su questo tema affermando che di cobalto ne usa per gli accumulatori delle sue Tesla sempre meno. Ma attenzione che quando si chiede quanto ne usa di cobalto, lui e nessuno risponde. Solo per capirci: abbiamo chiesto ad Audi e a Jaguar che stanno lanciando i due primi loro SUV elettrici quali saranno i fornitori dei pacchi batterie e nemmeno quello ci hanno detto!!! Perché sul tema c'è davvero tanta...mobilità, diciamo così.
E non a caso le Case automobilistiche cercano accordi con tutti per garantirsi un prezzo fisso per almeno cinque anni così da poter tenere il costo dell’auto elettrica certo, perché il rischio non remoto è che possa aumentare di anno in anno anche di una 15-20%! A tale proposito gli uffici legali delle Case automobilistiche di questi tempi sono carichi di lavoro come non mai perché non ve giorno che non preparino contratti con fornitori di materie prime, batterie…che poi però pochissimi arrivano alla firma perché essendoci tanta volatilità e tanti acquirenti, nessuno vuole o riesce a dare garanzie sul lungo tempo.
E infine c’è anche da tenere ben presente che il cobalto sulla terra è distribuito in pochi Paesi quindi alcuni Stati stanno pensando a come prenderlo per poi gestirlo pro domo loro perché non serve solo alla mobilità elettrica.
Insomma dietro all’auto elettrica e alle materia prime per farla ci sono tantissimi interessi e attori con un finale che potrebbe rivelarsi drammatico.
Giusto per entrare un po’ più nel merito, fino a pochi anni fa un kg di cobalto era necessario ogni kw, con le batterie Ncm (a Nickel Cobalto Manganese) mentre quelle Nca (con Nickel Cobalto Alluminio) ne usavano molto meno ma sempre un bel po'. Oggi si narra di centinaia grammi sempre per kw. Quindi un passo avanti importante sembra sia stato fatto. Ma su una grande auto elettrica come la Tesla, la nuova Audi E Tron, la Jaguar I Pace, significa averne bisogno sempre di tanto e considerando che il Congo ne mette sul mercato circa 100 mila tonnellate l’anno non tutti lo potranno avere.