Il segmento delle SUV continua a tirare fortemente in tutti i Paesi.
Tra i modelli più azzeccati la Dacia Duster che continua a registrare picchi di interesse fuori dall’ordinario. Al salone di Francoforte dello scorso settembre, quando è stata presentata la seconda generazione, è il modello che più ha interessato il pubblico. E oggi occupa ancora le prime pagine perché in Francia sono stati comunicati i prezzi della nuova Dacia Duster la cui commercializzazione in Italia inizierà a gennaio 2018: il listino rimane lo stesso del vecchio modello, si parte da 11.900 euro. Quindi ponga attenzione chi sta comprando Duster oggi, perché il nuovo modello oltre ad essere meglio in tutto, non costerà di più!
Otto volte di più costerà invece l’Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio Verde: 95 mila euro. La versione top di gamma della Stelvio diventa la SUV più potente (510 cavalli) e costosa del Gruppo FCA. Questo mette in difficoltà Maserati Levante. Proprio per questo in Casa Maserati c’è chi spinge per mettere sotto il cofano della Levante un V8 con almeno 580 cavalli, così da poter tener testa anche alla nuova Porsche Cayenne. A Modena c’è chi ripete come un mantra che il gran capo Wester aveva detto che sulla Levante un V8 non portava grossi vantaggi e per questo non era stato messo sotto il cofano, ma a essere gentili con Wester viene da dire che quando lo disse il mercato non era così affollato; mentre ad essere cattivi che Wester ha avuto una vista miope e ora qualcosa, seppur in grande ritardo, bisogna fare. Insomma una Levante GTS oggi averla è come avere il cacio sui macheroni!
Sempre sul tema SUV FCA ha pure un’altra importante partita da giocare, sul segmento delle medie compatte, quello di BMW X1, Audi Q3, Mercedes GLA, Range Rover Evoque… Il debutto della Volvo XC40 e della Jaguar E Pace lasciano intendere che ci sia ancora spazio, ma FCA è presente solo con Jeep Compass. C’è chi vocifera di fare una versione firmata Alfa e chi ancora sogna un rilancio di Lancia, che mai ci sarà, a meno che con grande genialità Sergio Marchionne non la rispolveri per dare un’alternativa a Link&Co. E questo sarebbe davvero un colpo di genio perché promettere mobilità condivisa da chi ha più di cent'anni di storia vissuta con grandi innovazioni avrebbe un suo senso.