Oggi si parla di quella cosa che i ben educati non nominano mai.
Chi più la raccoglie è il… water.
Ma c’è anche chi l’ha messa… in scatola.
Si parla di quella cosa per cercare di comprendere alcune scelte nel mondo dell’arte e anche nel mondo dell’auto.
La merda d’artista più famosa è del provocatore Manzoni; l’opera più geniale su questa materia è però di Cattelan. Non tanto perché Catellan ha rivestito in oro un water, non certo perché funzionante, non perché esposto al Guggenheim di NY dallo scorso settembre, ma per il titolo: “America”. Che si può anche leggere eccesso, disuguaglianza…pacchianeria. E se si osservano alcune auto sportive rivestite d’oro, oggi sulla cresta dell’onda, ecco che gli aggettivi sopra menzionati rendono bene l’idea.
L’oro è tornato alla ribalta ma non quello bianco ed elegante bensì quello più vistoso, giallo, luccicante o, meglio, scintillante. Accecante. Tanto che si iniziano a vedere parecchie automobili d’oro.
Il punto è capire se questa voglia d’oro è ostentazione di ricchezza, sul genere anni ottanta, oppure semplice voglia di esibirsi, di mostrarsi, di farsi notare.
Oggi nelle città dove nascono le mode e nei luoghi di tendenza si vedono tante auto oro e si rimane colpiti da come siano state addobbate diverse Porsche 911, l’auto mito per eccellenza in tutto il globo, quella dalla linea più individuabile, che scintilla già di suo, e si fatica a comprendere cosa abbia spinto i loro proprietari a rivestirle d’oro.
Perché forse mancano idee e pur di stupire, tutto è lecito ? O per un’intelligente e sottile provocazione come il water di Cattelan ?