La mobilità di veicoli a quattro ruote nelle grandi città rimarrà ma, come abbiamo più volte già scritto, c’è chi la vuole con veicoli diversi. Elettrici, a guida autonoma: delle carrozze che si chiameranno e comanderanno con gli smartphone. Se accadrà, si parla già di vedere qualcosa sul finire di questa decade, sarà la fine delle city car, ma non solo, dei tassisti, di uber...
Google è stata la prima ad uscire allo scoperto, poi in tempi più recenti Volkswagen e ora è il momento di Mercedes e Bosch che si sono alleate sull'argomento dei taxi a guida autonoma anche anti uber.
La grande corsa è quindi iniziata e ai nastri di partenza tutti i grandi gruppi sono presenti; chi taglierà per primo il traguardo vincerà la corsa della vita, la più importante perché il mercato di queste "carrozze autonome" può essere davvero immenso. E cosa importante si potrebbe vedere già qualcosa di concreto attorno al 2020, magari in aree definite ed esclusive.
Bosch da tempo si è specializzata fortemente nella produzione di accessori sensoriali e più recentemente ha stretto una importante alleanza con Nvidia per lo sviluppo di processori adeguati alla massa di dati da elaborare, raccolti da telecamere, radar e sensori vari e diversi. Se tutto dovesse andare come si aspettano tutti quelli coinvolti in questo potenziale grandioso business, i tassisti nelle grandi metropoli finirebbero la loro corsa e si aprirebbe davvero un nuovo capitolo sulla mobilità, coinvolgendo anche quella elettrica privata perché a questo punto anche i veicoli elettrici per i privati avrebbero meno senso, in quanto essendo concepiti principalmente per le brevi distanze si troverebbe con strade occupate da altro genere di mezzi, più comodi e funzionali.
Insomma nei prossimi anni la sfida oramai sembra davvero essersi spostata più che sulla evoluzione dell’auto di come oggi la conosciamo, sul proposito di affiancarle dei mezzi per la mobilità locale dotati di intelligenza artificiale per essere autonomi e indipendenti. Così la guida più stressante, quella cittadina, non sarebbe più un problema e rimarrebbe invece a totale controllo dell’uomo quella fuori porta che, oltre che più divertente, è anche quella più soddisfacente se non si guarda lo smartphone ma si osserva quello che ci circonda quando si viaggia. Come una volta e come solo l'auto sa dispensare.