State per salire a bordo e lei si solleva per farvi accomodare meglio.
Dovete affrontare un dosso rallentatore. Lei lo vede e prepara le sospensioni per non farlo recepire. E la vostra schiena ringrazia. Incredibile è come filtra anche i dossi più…cattivi.
Siete in una città non conosciuta. Lei vi indica il ristorante con i vostri piatti preferiti e vi da' le indicazioni per raggiungerlo.
State parcheggiando e siete troppo vicini al marciapiede: state correndo il rischio di strisciare il cerchio. Lei vi informa di questo.
State per scendere, aprite la portiera ma non avete visto un ciclista in transito. Lei lo vede e vi impedisce l’apertura.
La nuova Audi A8 va oltre, forte della dote di più di 40 innovazioni di aiuto a chi conduce e porta, tanto da far affermare che non ha solo occhi ma anche cervello, con cui si instaura un rapporto al pari di un essere umano più che amico, complice. Audi parla di intelligenza artificiale ma è riduttivo.
Tutta nuova la nuova Audi A8, non solo coccola i suoi fortunati possessori ma anche li protegge perché se c’è il rischio d’impatto si solleva per ridurre la deformazione della cellula abitativa.
Auto dalle mille iniziative, la nuova Audi A8 rappresenta un cambio di passo epocale che non può non lasciare indifferenti anche perché si prende pure cura non solo dei suoi occupanti ma anche del mondo che le ruota attorno.
Disponibile con motori benzina e diesel a sei, otto e 12 cilindri, cambio automatico a 8 rapporti, trazione integrale, sospensioni più che attive, quattro ruote sterzanti per rendere agile un’auto lunga cinque metri come ce ne fosse uno in meno, arriva sul mercato a novembre con un prezzo che parte da poco sopra i 90 mila euro. Poi attenzione che nel tempo tante sue innovazioni ricadranno sulla A7 e poi sulla A6 e quindi sulla A4 per la democratizzazione della sua intelligenza, che ci piace definire complice e che in parte dispensa anche a chi non la occupa. E questo è un altro passo importante.
Entrando nel dettaglio della nuova Audi A8 va detto che il cruscotto è rimasto molto simile a quello che ha debuttato sulla A4, almeno un po’ di grafica potevano cambiarla. Il sistema di climatizzazione con display più basso è molto funzionale e ben fatto; ok anche per navigatore e radio. Per entrambe rimane il solito problema comune a tutti i touch screen della pulizia e dei riflessi. Rimangono le impronte e con angoli di sole particolari si fatica a leggere. I sedili sono comodi e con pelli di ottima qualità: davvero un passo in avanti. Bella la plancia spaccata in due con livello superiore arretrato: colpisce, un gran colpo d’occhio che fa ben percepire di essere su una luxury car. Andando ad aprire il cofano motore si scopre che non c’è l’astina di controllo olio motore, il livello compare sul display al centro del cruscotto. Speriamo che funzioni sempre, perché su auto concorrenti con questo sistema è capitata l’accensione della spia livello olio motore e non avendo l’astina non si è capito se era solo un contatto o se si dovesse fare un rabbocco. Alla fine si è pensato che fosse un contatto e, infatti, dopo due accensioni e spegnimenti tutto è rientrato nella norma: era solo un contatto. Avere l’astina, secondo noi, è sempre meglio. Sempre aperto il cofano si nota una scatola del filtro aria aperta ma perché sul cofano è stato inserito un convogliatore dell’aria: soluzione molto raffinata. Il livello del liquido freni è difficile da vedere perché il serbatoio è nascosto in un anfratto coperto da mascherina: altra scelta discutibile e in linea però con la tendenza attuale di ridurre i controlli solo in officina, senza considerare che, a volte, soprattutto dopo diversi anni, un check visivo frequente è d’obbligo prima dei lunghi viaggi. Tutto insomma è ben studiato ma affidato molto ai controlli in officina e all’elettronica. Questo non è apprezzabile perché se c’è un problema elettronico si rischia il panico, anche un semplice controllo dell’olio può risultare operazione complessa. Per quanto riguarda i fari, considerati lo stato dell’arte in materia, non si sono potuti provare: quindi un giudizio lo rimandiamo più avanti. Sui motore c’è molto da dire: il diesel è mostruoso come tiro e non a caso ha valori simili al V8 ma consuma davvero poco. Si è stati, anche andando veloci e facendo molta città, attorno ai 9 litri ogni 100 km; più del doppio consuma invece il benzina che solo prestando attenzione riesce a toccare gli 11 litri ogni 100 chilometri. Un grande risultato per una ammiraglia a benzina ma niente a confronto della versione a gasolio che quasi dimezzando i consumi riduce altrettanto drasticamente le emissioni. Il cambio è il noto 8 marce automatico con convertitore, quindi c’è da dirne solo che bene. Ni invece per le palette della selezione manuale delle marce: le potevano fare un po’ più lunghe nella parte inferiore perché risultano corte. Seduti dietro un punto di demerito va ai poggiatesta perché si possono regolare solo in altezza e non nell’inclinazione. Altra nota stonata va alla maniglia interna dell’apertura che rovesciata porta a un movimento poco naturale del polso a cui bisognerà abituarsi, bisogna però anche specificare che è elettrica e quindi richiede pochissimo sforzo. Coinvolgente il sistema di illuminazione con giochi degni di uno spettacolo pari a quelli dell’Habour di Hong Kong. Sempre sul tema luci la A8 presenta anche una linea che corre lungo tutto l’abitacolo che può essere blu ma anche rossa per avvertire di un eventuale pericolo. Ad esempio quando si apre la portiera e sta per sopraggiungere un’auto o una…bici. Alla guida della nuova A8 si apprezza la dolcezza di tutti i comandi ma anche la reattività, se si imposta la funzione dynamic. Lo sterzo è un componente che è piaciuto molto perché tarato in modo molto fine. Sulle quattro ruote sterzanti non si può che dirne bene in manovra e negli spazi ristretti. Ottimo anche il giudizio sulle sospensioni attive anche se la complessità di entrambi e i costi non certo contenuti portano anche a farne a meno se si è come noi e come Ford che si vive con il concetto “tutto quello che non c’è non si rompe” e aggiungendo pure il pensiero di Colin Chapman “meno c’è più leggeri si è” quindi più prestazioni e anche meno consumi. In definitiva la nuova A8 è la bandiera tecnologica di Audi ma anche di tutta l’offerta mondiale delle auto di lusso. Si vede che è stata pensata strizzando l’occhio al mercato che più la apprezza, quello cinese per alcuni contenuti, ma ciò non deve distogliere dal fatto che è un’auto davvero amica, complice, e come un essere umano con i suoi pregi ma anche alcuni difetti o meglio manie. Per quanto riguarda la gamma motori al momento è così composta: 50 TDI Quattro 286 cavalli tre litri sei cilindri diesel con 600 Nm di coppia per 250 km/h e la 5,9 sec da 0 a 100; 55TFSI Quattro 340 cavalli sei cilindri benzina con 500 Nm di coppia per 250 km/h e 5,6 sec da 0 a 100; 60 TFSI 12 cilindri benzina tubro 585 cavalli con 800 Nm di coppia oppure 8 cilindri con 660 nm di coppia e 460 cavalli. La lunghezza esatta è di 5172 mm per la versione corta, 5302 mm per la lunga. E' larga 1945 mm e alta 1473 mm.