Il mondo ha bisogno di più energia ma di meno emissioni. E’come dire: ha sempre più fame ma vuole dimagrire!
Gli interessi in gioco sono tantissimi e complice una complessità spaventosa con una comunicazione superficiale e un approccio semplicistico dilagante, si creano mostri e terribili illusioni.
Oggi viviamo tutti in un gigantesco labirinto dove districarsi non è facile e il rischio è quello di perdersi all’interno, fino a morire.
Sulla mobilità, come scriviamo da tempo, è davvero difficile capire cosa oggi sia giusto e cosa sia sbagliato. E adesso ci si mettono anche importanti costruttori ad aumentare il caos.
Prendiamo come esempio un’auto a combustione e una elettrica. Ci sono studi che dicono che riguardo alle emissioni l’auto elettrica impatta maggiormente, altri l’esatto opposto.
Sono studi che buttano sassi negli stagni e trovano facile propagazione a favore di chi sostiene l’auto elettrica e di chi quella a combustione ma sempre con lacune pesanti.
In questi giorni Volkswagen comunica che: “I veicoli elettrici hanno il miglior bilancio di CO2”! Volkswagen asserisce anche che: “Una Golf diesel emette 140 g/co2 lungo l’intero ciclo vita e una Golf elettrica si limita a 119 g/km”. Volkswagen aggiunge un asterisco piccino dove riporta che le emissioni di co2 combinate g/km della Golf elettrica sono zero e la classe energetica è A+!!! Quindi in questa valutazione Volkswagen sembrerebbe considerare il consumo di energia per muovere l’auto elettrica a impatto zero!!!
E proprio sull’auto elettrica a zero emissioni sta il problema su cui ci si sta perdendo nel labirinto che dovrebbe portarci all’Eden ma che potrebbe trasformarsi invece nel percorso all’inferno, se non si pesano tutti ma proprio tutti i protagonisti e le variabili in gioco, come andiamo a ripetere da tempo.
Dal CES-Ifo di Monaco di Baviera è uscito uno studio che asserisce come una Tesla Model 3 impatti molto più che una Mercedes Classe C 220d. Nel leggere i dati del CES-Ifo balza all’occhio la superficialità del comunicato Volkswagen.
Il Ces Ifo ha ben precisato che i calcoli sono stati fatti su come l’energia viene prodotta per l’auto elettrica facendo presente tra l’altro che i calcoli mutano da paese a paese.
In Germania ad esempio dove è convinzione che le pale eoliche e i pannelli fotovoltaici producano molta energia pulita, ancora tanto dipendono dalle centrali a carbone! Oltre il 45%!!! La quota dell’eolico in Germania è del 17,6%, quella del fotovoltaico è del 7,2%. Mentre in Francia, come è noto, molto arriva dal nucleare. E non aprire gli occhi sull’energia che arriva dai Paesi dell’Est con centrali tutt’altro che pulite…è da stolti o da furbetti. Come sull’idea di portare fuori dall’Europa la produzione, così da risultare puliti per presentare sulla carta progressi nella decarbonizzazione che in realtà non ci sono. Quali vantaggi concreti porta il fatto che in un Paese X ci sia energia solo solare, quando si deve servire anche dell’energia sporca prodotta dal Paese Y?
E anche per questo c’è chi inizia a pensare che ogni Paese debba prodursi l’energia che gli serve così da capire davvero chi è buono e chi cattivo.
Lo stesso vale per la mobilità elettrica.
In Italia circolano oltre 30 milioni di veicoli, mettiamo il caso che 1 milione diventerà elettrico a breve.
Ora ipotizziamo che ogni giorno quel milione di veicoli elettrici necessiterà di 30 kw cadauno che fanno 30 milioni di kw, al giorno!!!
Sapendo che una famiglia ne consuma in un anno poco meno di 3 mila e che è impensabile soddisfare con le rinnovabili consumi tanto importanti, è proprio il caso di riflettere bene. Come non si sottovaluti che un’auto elettrica pesa tanto di più e più peso significa più consumo di energia per muoverla.
Infine non si dimentichi mai che la mobilità su ruota rappresenta il 20% delle emissioni di CO2. E che negli ultimi vent’anni le sue emissioni sono si sono abbassate almeno del 40%. Risultato pazzesco anche perché sono aumentate le prestazioni. Non è stato raggiunto come ad esempio con gli aspirapolveri riducendo le potenze!