In Svezia dei tir Scania, dal 22 giugno, corrono su una strada attingendo corrente grazie a un sistema di Siemens.
Sul tetto hanno un pantografo che li collega a una rete distributiva di energia a “filo”.
In occasione della visita in Svezia della cancelliera Merkel è stato dato ampio risalto a questo esperimento.
Si parla di un progetto innovativo e dalle grandi potenzialità.
A chi non è giovane verranno subito in mente i filobus di un po’ di decenni fa che giravano in diverse nostre città.
Il sistema è praticamente lo stesso, perfezionato naturalmente, ma parlare di innovazione pare davvero eccessivo.
Soprattutto preoccupa come venga pomposamente presentato, senza che alcuno ricordi perché questo sistema venne abbandonato e senza che nessuno dica che di originale nulla c’è.
Pensare poi di usarlo per le autostrade, collegandolo alla guida autonoma, creando delle corsie dedicate appare anche un bel controsenso, perché verrebbe da dire che si creerebbe per le lunghe distanze un sistema che c’è già, quello dei treni! Non converebbe infatti potenziare il sistema ferroviario?
E’ vero che i camion potrebbero avere ancora un motore termico per quando non c’è la distribuzione a filo ma sembra una gran complicazione in più anche perché tutto queso avrà un impatto ambientale e di costi tutt’altro che ridotto.