In Europa c’è proprio qualcosa che non va.
Recentemente si è avuta la possibilità di provare alcune nuove automobili ibride e diesel, tra cui una del Gruppo Stellantis che ci ha favorevolmente molto sorpreso: la nuova Opel Astra Diesel 1.5 da 130 cavalli con cambio automatico a 8 rapporti, che a 130 km/h permette al motore di girare a soli 2000 giri.
Ebbene, questa vettura ha consumato durante un test di consumo su 800 chilometri di cui il 70% in autostrada a velocità sostenuta, solamente 5,3 litri ogni 100 chilometri.
Davvero poco, e se messa a confronto con diversa ibride orientali provate sullo stesso percorso e con le medesime andature, ha ottenuto un buon 40% di consumo in meno. Una differenza importante che ci porta ancora una volta ad avvertire tutti gli automobilisti che non tutte le auto sono uguali e che ce ne sono alcune che vanno tanto ma tanto meglio di altre.
La politica europea però non solo non premia le automobili che meno impattano e che sono costruite in Europa ma inizia anche a penalizzarle pesantemente continuando a mantenere il costo del gasolio superiore a quello della benzina, andando pure ad incidere negativamente sul costo delle merci, noto che l’autotrasporto si basa sul gasolio. Gasolio che nonostante il taglio delle accise del Governo italiano, tra l’altro, non è mai sceso sotto i rincari scattati dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina.
Le differenze tra catene cinematiche continuano quindi a rimanere rilevanti non solo per il portafogli ma anche per l’ambiente con quelle a gasolio ingegnerizzate e costruite in Europa nettamente migliori perche concretamente garantiscono più tutela delle risorse e meno emissioni.
Ancora sul tema gasolio: Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori ha recentemente dichiarato: "Da quando è stata invasa l'Ucraina il 24 febbraio, un litro di benzina, nonostante il taglio di 30,5 cent del Governo, costa solo 7 cent in meno (7,166 cent) mentre un litro di gasolio è addirittura maggiore di quasi 7 cent (+6,876 cent), con un rialzo percentuale del 4%. Servono urgenti modifiche legislative per bloccare queste intollerabili speculazioni, proposte che abbiamo fatto in Senato come osservazioni al ddl sulla concorrenza ma che il Parlamento e il Governo non hanno accolto, come la definizione di prezzo anomalo e l'ampliamento delle definizioni di pratica commerciale scorretta, per dare nuovi strumenti all'Antitrust".
Alla fine vien proprio da dire che abbiamo una politica tanto lontana dalla realtà a cui non sembra importi nulla di una oculata gestione delle risorse nonostante parlino sempre più di sostenibilità. Ma da chi spinge per le auto elettriche che bruciano anche più 25 kWh di energia per fare 100 chilometri non ci si può aspettare altro.