Di Cassandre ce ne sono molte in giro.
E tutte concentrate sul motore Diesel: in questi ultimi tempi, sembra che le attiri come api sul polline.
Del motore Diesel dicono che sia arrivato al termine della sua vita, che è grande inquinatore… che non è come il benzina!
Le nuove normative hanno stanato i motori a scoppio, obbligandoli a rientrare in valori proprio sul particolato che impongono filtri simili a quelli in uso sui motori a gasolio.
Non è quindi un caso che sia Audi sia Mercedes sui nuovi motori a benzina si siano viste costrette ad introdurre i filtri antiparticolato e molti saranno obbligati a fare altrettanto, soprattutto perché con la precisione dei sistemi di iniezione diretta ad alta pressione si riduce il consumo ma non la polverizzazione fine che qualcosa lascia allo…scarico.
Questa storia è importante raccontarla e metterla ben in evidenza perché nel mondo i motori più diffusi sono i benzina, tra l’altro con valori di CO2 molto alti, soprattutto negli USA e in Cina, e le loro emissioni di polveri sottili andrebbero ben considerate, non solo come da noi in Europa, perché l’aria della terra si muove e nessuno vive in una campana isolato dagli altri.
Riassumendo si attacca il motore a gasolio e si pensa alla mobilità elettrica non considerando le fonti da dove si ricava l’energia (carbone in primis), si auspica un ritorno di successo dell’alimentazione a benzina senza valutare le polveri che genera, non si premiano gli sforzi del motore a gasolio che ha dimezzato le emissioni e da anni ha quello che solo ora e solo nel mercato europeo inizia ad essere introdotto sui motori a benzina, il filtro antiparticolato!