Una volta era la tassa di circolazione.
Se non si circolava non si pagava.
I più lo chiamavano bollo.
Era facile da pagare e semplice era capire l’importo esatto.
Da un po’di tempo è un tributo, termine decisamente più elegante, che si deve alle Regioni.
Ogni inizio anno si pensano aumenti ma anche riforme e in base a dove si risiede si scopre l’importo da versare.
Così ogni italiano ha un suo...bollo!
Attualmente però sono al vaglio cambiamenti importanti sul tema, perché si stanno studiando balzelli legati alle emissioni di Co2 ma anche ai chilometri percorsi secondo il concetto che chi fa più strada più paga, attraverso accise specifiche sui carburanti.
In pratica alcuni politici vorrebbero una tassa fissa legata alle emissioni di CO2 con la variabile della classe d’omologazione antinquinamento (euro1, 2, 3, 4...) e in più ricavi dalle accise per penalizzare chi più viaggia e quindi consuma. Su quest’idea ogni Stato della comunità europea gestirà la tassa fissa tramite le regioni mentre le accise sui carburanti farebbero parte della tassa europea! Per la serie due è meglio di uno si diceva una volta ma anche non far mai torto a nessuno. Stato, Regioni e Comunità Europea ognuno avrebbe così il suo!
In Italia già ci sono belle differenze e tutti sappiamo che ci sono cittadini di Serie A e di Serie B. Incredibile è il caso di Trento e Bolzano ad esempio. Chi vive a Bolzano non paga il bollo per 3 anni delle auto ibride elettriche e termiche, a Gpl, a metano e a idrogeno; chi invece vive a Trento non paga per 5 anni se alimentata a metano-benzina, gpl-benzina ed elettricità-benzina! Per la serie: l’Italia dei comuni è sempre più viva che mai.
Andando a spulciare tra le regioni viene davvero da mettersi le mani nei capelli. Perché le ibride sono iper premiate, in Lombardia c’è esenzione anche su altre alimentazioni ma se si rottama una euro1,2,3 e si prende con cilindrata non superiore ai 2 litri!
Insomma è il solito minestrone all’italiana dove davvero ci sono differenze importanti ma anche ingiustificabili perché chi compra un’auto da oltre 70 mila euro e con emissioni di co2 pari a oltre 130 grammi non paga il bollo al contrario di chi prende una vettura da 15 mila euro con emissioni di 94 grammi, quindi con un minore impatto sul pianeta del 30%!!!
Campania: esenzione bollo per le auto ibride (benzina-elettricità; benzina-idrogeno)
Emilia Romagna: esenzione bollo per le auto ibride immatricolate dal 2016
Lazio: esenzione bollo per le auto ibride per i primi 3 anni d’immatricolazione
Liguria: esenzione bollo per le auto ibride immatricolate dal 2016 (esenzione per i primi 4 anni)
Lombardia: con il decreto numero 482 del 17 gennaio 2019 Regione Lombardia concede un contributo a chi demolisce veicoli inquinanti e l’esenzione triennale dalla tassa auto per chi acquista autovetture Euro 5 o 6, a benzina, bifuel o ibride. Previste anche altre agevolazioni per i veicoli a doppia alimentazione e per i veicoli a idrogeno.
Marche: esenzione bollo per le auto ibride (per i primi 6 anni)
Piemonte: esenzione bollo per le auto con impianto Gpl di fabbrica. Esenzioni per 5 anni per chiunque abbia provveduto ad un’installazione successiva
Puglia: esenzione bollo per le auto ibride acquistate dal 2014 e per i 5 anni successivi
Umbria: esenzione bollo per le auto ibride immatricolate tra il 2016 e il 2017 (validità due anni)
Veneto: esenzione bollo bollo per le auto ibride acquistate dopo l’1 gennaio 2014 (esenzione valida 3 anni)
Sicilia: 5 anni di esenzione per elettrici. Per i veicoli esclusivamente alimentati a GPL o metano un quarto della tassa dei benzina. Attenzione al termine esclusivamente.
Sardegna:icontribuenti che possiedono alcune tipologie di veicoli a motore hanno le seguenti riduzioni: 75% sulla tariffa base della tassa automobilistica per autoveicoli ad uso promiscuo e autovetture con dispositivi solo a gpl o gas metano, oppure con motore elettrico (in quest’ultimo caso limitatamente al periodo successivo ai primi cinque anni di esenzione totale); del 75% per le autovetture che svolgono servizio pubblico da piazza; del 50 % per gli autoveicoli (di peso complessivo inferiore a 12 t.) per trasporto latte, carni
macellate, immondizia, generi monopoli, carribotte per vuotatura pozzi neri; del 50 % per le autovetture a noleggio di rimessa; del 40 % per le autovetture scuola guida; del 33,33 % per gli autobus a noleggio da rimessa; del 33,33 % per gli autobus che svolgono servizio pubblico di linea.Sono esentatii proprietari di veicoli elettrici (non la pagano per i primi 5 anni dall’immatricolazione); i proprietari di vecchie auto; i diversamente abili.