Cosa acquistare tra benzina, diesel e ibrido
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5 aprile 2019

vado a comprare una nuova auto

L’automobile è la seconda spesa più importante dopo la casa.  

Una volta l’acquisto era motivo di gioia: si osservava e giudicava la linea, si pesavano gli accessori, si misurava la potenza e la velocità, i consumi...l'abitabilità. Si metteva giù una rosa di candidate e poi via a fare il giro dalla concessionarie per scegliere.
 
Oggi quando si pensa all’acquisto dell’auto la scelta arriva a dipendere da quanto deliberano i comuni! Ed e’ uno stress. 

​Fino a poco tempo fa l’automobile aveva una vita che dipendeva fondamentalmente dal chilometraggio. Se negli anni settanta e ottanta un’auto dopo i 100 mila richiedeva manutenzioni consistenti, oggi siamo arrivati ad automobili che percorrono 250 mila chilometri senza altri interventi che i cambi olio motore, per i costruttori più seri. Con benefici anche per l’ambiente. Ma ciò non importa più.

Da un po’ di tempo la vita delle nostre auto in molte città non dipende dall’usura ma dalle ordinanze comunali che ne limitano l’uso e conseguentemente condizionano la libertà individuale. Ma anche le svalutano parecchio. E obbligano al cambiamento. 
  
Non passa giorno che qualcuno chieda se quell’auto vale la spesa ma soprattutto se lo metterà al riparo da svalutazioni importanti a seguito delle ordinanze comunali.
 
La decisione di Milano e di altri comuni ha scottato tanti e al di là della scelta tra benzina o diesel, oggi si registrano dubbi pure tra ibrida plug in, full hybrid o mild hybrid. Perché non c’è chiarezza e quando si entra in una concessionaria dipende da quale si visita: perché ognuno racconta la sua visione. O meglio se la canta e se la suona in base a quello che più gli viene detto di dire.
 
Le vetture plug in hanno il vantaggio di poter viaggiare in modalità solo elettrica per almeno 30 km e questo le dovrebbe mettere al riparo ma a essere sinceri non sono quelle meraviglie che i loro dati sulla carta raccontano. I tanti cavalli che vengono annunciati si hanno solo quando le batterie sono cariche, i modesti consumi si ottengono per pochi chilometri poi consumano come petroliere...costano non certo poco. E poi poche ancora ce ne sono. Il venditore che spinge sul plug in sostenendo che è il futuro perché permette di andare elettrici almeno per una trentina di chilometri e "...con le idee che girano nessuno le potrà fermare..." non dice il falso mentre quando racconta che le full hybrid  sono un ponte, non racconta la verità, mentre quando sulle mild hybrid sostiene siano solo un escamotage per “gabbare” il legislatore che sembra essersene accorto fa drizzare i peli ma gira in questi giorni anche la voce che qualcosa possa succedere per l’accesso alle ZTL delle mild hybrid. Perché le mild hybrid non percorrono strada in modalità elettrica a zero emissioni come piace tanto a chi scrive le ordinanze comunali. 
 
Il punto è che questa situazione di confusione durerà ancora a lungo anche perché tecnicamente sono attesi cambiamenti di non poco conto. Sappiate per esempio che un componente importante come il cambio automatico presto vedrà l’inserimento di un motore elettrico al suo interno. E quindi ciò creerà un’altra variabile.
 
Come era bello una volta quando si discuteva sulle prestazioni, sullo stile, sull’abitabilità, sui consumi e quindi anche sull’impatto ambientale.
Ma soprattutto non c'erano furbizie. Da parte di tutti. E si viveva cosi con meno stress. 


 

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