Compie vent’anni la prima 911 raffreddata ad acqua.
Era il 1997 quando Porsche presentò il sei boxer ad acqua tra l’altro con 4 valvole per cilindro.
Con l’occasione rivoluzionò la 911 e il passaggio dalla 993 alla 996 comportò pure un sensibile aumento delle dimensioni: quasi 20 centimetri in lunghezza, quasi 10 in larghezza. Più grande, più potente (da 286 a 300 cavalli), la prima 911 raffreddata ad acqua anche negli interni segnò una rivoluzione grazie a un abitacolo decisamente più confortevole e raffinato. Ma il suo debutto fu presto offuscato da problemi al basamento con conseguenze tutt’altro che piacevoli perché costose, così tanto che tanti dovettero cambiare motore!
Un problemino insomma da…niente. Soprattutto per una Casa che sull’affidabilità dei suoi motori si era costruita una solida reputazione.
Ma la 996 non fu l’unica 911 disgraziata, a metà anni settanta per i cambiamenti delle normative antinquinamento scese di brutto la potenza, le prestazioni e si fermarono pure le vendite tanto che in Porsche si pensò seriamente a mettere la parola fine alla 911.
Tutto ciò per dire che una vettura di successo come la 911 e una Casa che oggi raccoglie ammirazione in tutto il mondo, di pecore nere poche non ne ha avute ma grazie alla caparbietà del suo management e a clienti accomodanti è ben riuscita a sopportarle.
E sopporta ancora, come il caso della Cayenne che qualche problemino ha (vibrazioni sulla trasmissione) ma di cui poco se ne parla così come poco si parla dei radiatori molto esposti che se non si tengono puliti danno "fastidiosi"...fastidi.