Tra poco più di una settimana aprirà le porte il salone dell'automobile di Los Angeles.
Per la serie: "poli opposti si attraggono" le regine saranno grandi SUV, SUV sportivi, SUV mediani e...veicoli elettrici!
L’edizione che si terrà dal 18 al 27 novembre del salone dell’automobile di Los Angeles avrà tantissimi importanti debutti.
Sugli allori i SUV di Volkswagen, Alfa Romeo e Mazda: la prima presenterà Atlas la SUV più grande a sette posti mai prodotta con motore 2 litri da 238 cavalli e V6 da 280 cavalli; la seconda toglierà i veli alla sua prima SUV, la Stelvio che centrerà molto sulle prestazioni stradali e il piacere di guidare tra l'altro in un'area del mondo dove i più sognano la guida autonoma; la terza mostrerà la nuova generazione di un’auto che ha saputo conquistare nel passato anche chi dal marchio Mazda mai è stato attratto.
La SUV di Volkswagen Atlas è lunga 504 cm e larga ben 198. Potrà portare sette persone e mira a offrire un’alternativa più economica a chi oggi compra Audi Q7 ma anche Volvo XC90. Pensata per i grandi mercati USA e Cina difficilmente si vedrà in Europa, anche perché presto nel Vecchio Continente debutterà una Tiguan più grande con due posti in più. Come linea di Atlas si può dire tutto fuorché sia bella.
Sempre in tema di novità ci sarà una concept di VW con elettrificazione spinta e una full elettric di Jaguar. Quest’ultima dovrebbe prefigurare la risposta della Casa inglese a Tesla e dovrebbe arrivare sul mercato già nel 2018, anche in Italia. Sulla prima Jaguar elettrica della storia c'è tantissima attesa e potrebbe essere davvero l'unica concreta alternativa a Tesla che incontra i favori di consumatori chiamiamoli trendsetter che cercano sempre qualcosa di nuovo per essere gentili ma anche della finanza spiccia che si diverte a speculare con poca cognizione di causa generando mostri spaventosi.
Jaguar sembra abbia sposato l'elettrico tanto che recentissimamente ha deciso di entrare nella Formula E e il debutto di questa vettura elettrica avrà quindi un sicuro appoggio dal motorsport, così da tenere sempre un filo rosso con la tradizione sportiva. Al recente salone di Parigi, il numero 1 del Gruppo, Ralf Speth, aveva affermato che quello era l'ultimo salone dove sullo stand Jaguar non si sarebbe più vista una esposizione senza veicoli elettrificati. A Los Angeles quindi il primo di una lunga serie. Anche perché poi ci saranno gli ibridi plug in di Range e poi di Jag. Un cambio di corso che non deve preoccupare perché il Gruppo continuerà anche nel segno della tradizione e, a proposito, giova ricordare che entro il 2018 si vedrà pure una baby suv sempre di Jaguar. Nota curiosa: Jaguar e Land Rover da Los Angeles inaugureranno un era di elettrificazione spinta che sembra si debba anche per rispettare le regole UE sui valori di CO2 che verranno imposti sulla gamma a partire dal 2021, seppur UK uscirà dalla UE e quindi le regole forse non dovrebbero valere per le Case inglesi: insomma anche qui un po' di confusione creata dalla Brexit. Chi vivrà vedrà.
Il motivo di tante importanti novità in questo salone, fino a pochi anni fa sconosciuto al grande pubblico europeo, si deve a più fattori: innanzitutto i costruttori stanno ampliando a dismisura le proprie gamme, grazie ad una razionalizzazione dell’ingegneria costruttiva economicamente e industrialmente più premiante, perché permette di avere tanti modelli con minori investimenti (i tanti modelli necessitano, di conseguenza, di importanti vetrine dove esporli); commercialmente si è tornati al concetto di world car, un’auto per tutto il mondo, e per questo si punta a presentare dove la richiesta è forte ma cercando l'evento mediatico anche per gli altri mercati; infine perché il salone della Città degli Angeli è da cinque anni che lavora e investe per crescere e ora raccoglie i frutti, anche in virtù della sua più che centenaria tradizione, la prima edizione risale, infatti, al 1907. Per anni è stato di interesse per i soli cittadini della città degli Angeli, poi di tutti i Californiani e negli ultimi cinque anni anche di noi europei e di tanti cinesi che tanto lontani dalla California non sono ma, soprattutto, si è dato una connotazione molto green che in questo momento dove l'elettrificazione è sulla cresta dell'onda ben ci sta. E non da ultimo bisogna considerare che le regole sulle emissioni di CO2 con relative tasse per chi ha la gamma che inquina messe a punto dalla UE stanno partorendo veicoli ad hoc necessarie per la sopravvivenza di tanti. Per la serie anche l'auto come l'uomo si trasforma per continuare a vivere.