In Italia nel primo mese del 2021 sono state immatricolate 134.001 autovetture.
Nel primo mese del 2020 erano state 155.867.
Si registra quindi ancora un calo del mercato delle automobili nuove, questa volta del 14,03%.
Il risultato denota come gli incentivi qualcosa abbiano portato ma lungi da stappare bottiglie di prosecco pagate tra l'altro facendo debito.
E non si sottovaluti poi che questi incentivi gran poco hanno favorito le auto made in Italy.
Attenzione: gli acquisti dei privati sfiorano il 68% di rappresentatività sul totale; drastico crollo del noleggio a breve termine che quasi azzera il numero di immatricolazioni nel mese con una flessione del 92,5%.
Tra i modelli di maggior successo la Toyota Yaris che ha praticamente raddoppiato le vendite passando da 2166 unità a ben 4337. La nuova versione piace ed è anche tra le migliori mai fatte. Male la Fiat Panda che è scesa a 12.162 unità rispetto alle 14.459 del 2020. Male anche la Ypsilon e la Renault Clio. Molto bene invece la Citroen C3 e la Peugeot 2008 che ha sfiorato le 2500 unità. Tra i crossover compatti la Jeep Renegade rimane la N.1 seguita dalla Volkswagen T-Roc, quindi Dacia Duster e Fiat 500X che comunque è scesa da 3586 unità a 2645. Nel segmento delle premium svetta Mercedes seguita da Audi A6 e quindi BMW Serie 5 e X5. Si parla di volumi molto ridotti, sui 2/300 pezzi. La sportiva più venduta è stata la Porsche 911 con 113 unità mentre la Taycan ha conquistato 29 automobilisti italiani.
Per quanto riguarda le alimentazioni perdono circa 1/3 delle vendite il motore a benzina, diesel e metano.
Il Gpl registra un calo del 15%.
Prosegue la crescita delle vetture elettrificate, in particolare ibride e plug-in che crescono a tripla cifra, raggiungendo le prime il 24,3% dal 9,2% di un anno fa e le seconde il 2,8%.
Le vetture elettriche crescono del 28,2% all’1,9% di rappresentatività, dall’1,2% del gennaio 2020.
Per quanto riguarda le aree geografiche, in forte calo il Nord Est, penalizzato dalla performance negativa del noleggio a breve termine, che perde la prima posizione scendendo al 27,6% di quota a beneficio del Nord Ovest al 30,6%. Leggerissima contrazione per il centro Italia mentre in territorio positivo il Sud del Paese e le isole.
Scendono del 6,6% le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni, calcolate sui valori WLTP, che passano dal 137,7 g/km del gennaio 2020 ai 128,6 g/km attuali ma attenzione che sono solo basati sui dati di omologazione che sono ben lungi da quelli reali. Quindi nella realtà le emissioni potrebbero anche essere aumentate calcolando la perdita pesante di alcune alimentazioni come quelle diesel sensibilmente più avare nelle emissioni di Co2 rispetto a tante, in primis le mild hybrid a benzina.