Una settimana è passata dall'asta Duemilaruote e i risultati incredibili con valori medi superiori al 30% fanno ancora tanto parlare.
Il mondo dell'auto d'epoca sta cambiando e i risultati dell'asta di Milano organizzata da RM Auction lo chiariscono bene.
Una volta erano pochi i culturi del passato, oggi sono sempre di più e, quindi, essendoci più richiesta i prezzi salgono.
Alcuni lo fanno per passione, molti come business, aspettando tra l'altro che la Cina apra le frontiere alle auto d'epoca.
Nel frattempo si sta evolvendo l'offerta: oggi ci sono le special, le riprodotte, le sopravvissute, le restaurate e le mantenute come nuove.
Le auto degli anni '60 e '70 sono sugli scudi, in Germania premiano le youngtimer (le ventennali) ma anche quelle più recenti non scherzano se hanno contenuti, hanno fatto scalpore i prezzi pazzeschi per le 911 Gt2 e le Ferrari manuali anche di soli 5/10 anni fa soprattutto venuti a conoscenza che il Cavallino non produce più auto con il pedale della frizione!
Fino a poco tempo fa c’era chi scopiazzava le Mercedes degli anni trenta e chi reinterpretava la Porsche Speedster.
Per alcuni erano brutte copie, per altri falsi di cattivo gusto, per altri vorrei tanto ma non posso.
Abbiamo scritto usando l’imperfetto perché oggi anche in questa zona non è più così, in quanto l’offerta di auto “riprodotte” è cresciuta e tra copie, special e repliche più o meno ben fatte, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Le Porsche 911 Singer, ad esempio, non si possono definire delle copie perché sotto hanno meccanica Porsche 964 quindi sono delle special come la Jag di Calluman che ha ricevuto dalla Classic Motor Cars un 4,3 litri preso da una XK sempre su corpo MK2 originali e lo stesso discorso vale anche per le Audi Sport della Innovatec che per farne una bene, spesso utilizza tre Audi Quattro normali!
Sarà invece una riprodotta la Jaguar Xkss che la Casa inglese ha deciso di ricostruire fedelissima ai nove esemplari che andarono bruciati. Addirittura Jaguar darà a queste nuove vetture lo stesso telaio di quelle distrutte. E qui si apre un tema importante: quando si rifà un’auto quanto è lecito sostituire? Anche il telaio? E così facendo non si perde del tutto l’identità? Il reparto storico di Automobili Lamborghini punta al mantenimento dando una percentuale, Ferrari...
Le sopravvissute sono la maggioranza, possono essere ferme da anni in stato d’abbandono, male tenute ma ancora marcianti, semplicemente usate. Queste sono le protagoniste.
Le mantenute come nuove sono invece auto protette e poco usate che danno ancora tutte le sensazioni di quando quel modello uscì dalla fabbrica, con i suoi pregi e i suoi difetti che sempre più spesso restauri troppo curati mitigano, per questo sono quelle che hanno e avranno sempre valore maggiore, anche perché hanno ancora tutto quello che davano e che le ha rese famose. E questo le rende uniche come le Special o le restaurate da concorso, ma con quell'anima che solo loro possono avere.
In poche parole oggi sull’automobile c’è davvero di tutto, oltre a quelle contemporanee, e nel futuro l'offerta aumenterà ancora perché la voglia di guidare rimane forte, soprattutto per le auto che hanno personalità siano queste special, riprodotte, sopravvissute, restaurate o mantenute come nuove. L’unico consiglio importante è quello di sapere sempre cosa si compra e se rispecchia le aspettative, informandosi bene per non prendere lucciole per lanterne e per far sempre battere forte il cuore ogni volta che le si guarda o le si usa. Così da far reggere pure meglio eventuali perdite di valore se il mercato rallenterà come successe negli anni novanta, anche se allora era tutta un'altra storia.