C’è ibrido e ibrido.
Tutto dipende da quanta importanza si da' alle batterie.
Si possono mettere piccole o grandi e da questo dipende principalmente quanto l’auto si può muovere solo con il motore elettrico.
C’è ad esempio chi usa un sistema ibrido con piccoli accumulatori e non si muove in modalità elettrica come Suzuki e chi, invece, li mette un po’ più grandi e per qualche metro va solo con la corrente o anche per qualche chilometro, come Toyota.
Il sistema ibrido è conveniente nelle fasi di spunto quando il motore a combustione assorbe più carburante e entrambe le soluzioni sopra descritte portano vantaggi.
Il sistema ibrido consente anche di utilizzare al meglio i motori a benzina a ciclo miller che notoriamente sono molto pigri in fase di spunto e quindi vengono aiutati dal sistema ibrido ma che hanno alti valori di efficienza se supportati.
Il sistema ibrido più semplice usato da Suzuki l’abbiamo definito intelligente perché pesa poco, perché costa poco, perché ha un motore elettrico che svolge tre funzioni: avviamento, supporto al motore a combustione, generatore perché accumula elettricità in fase di decelerazione e frenata, inoltre ricarica la batteria normale e quella agli ioni di litio posta sotto il sedile anteriore. Tutto ciò comporta un delta prezzo tra la versione normale e quella ibrida di soli 1000 euro contro i tre, quattro mila e oltre delle ibride più complesse. Quindi da' vantaggi su consumi ed emissioni ma a prezzo ridotto e nel tempo costerà meno mantenerlo in perfetta efficienza, perché cambiare l’accumulatore costa meno di mille euro.