La Casa americana specializzata in auto elettriche, del visionario Musk, continua a promettere e a non mantenere.
Era novembre 2017 quando Musk parlò di un modello in grado di accelerare da 0 a 100 in 1,9 secondi con una velocità massima di 400 km/h grazie a una batteria da 200 kWh e caratterizzata da un'autonomia di 620 miglia (quasi mille chilometri) con una singola carica. Questa super elettrica che infiammò tanti si disse che sarebbe arrivata nel 2020, poi nel 2021, infine nel 2022. Adesso viene spostata al 2023.
Medesima sorte del mega pick up “sfortunato” sempre di Tesla: presentato nel 2019, arriverà anch’esso
nel 2023. Ricordiamo perché “sfortunato”: durante la presentazione Musk volle testare la resistenza dei finestrini e al posto di resistere andarono in…frantumi.
Mentre non si sa più niente della piccola elettrica da 25 mila euro annunciata nel battery day del 2020 e poi sparita nel nulla.
Tesla ha anche mancato il milione di auto prodotte nel 2021, consegnando 936.172 unità. Di certo non poche, sia ben chiaro.
C’è anche da non sottovalutare l’incredibile crescita di fatturato e utili ma anche da ricordare che molte quote sulle emissioni di Co2 che Tesla vende ad altri costruttori non le verranno più pagate e quindi bisognerà vedere se questo utile favoloso rimarrà.
E per questo alcuni sostengono che Musk voglia tenere in cassa i soldini piuttosto che spenderli per nuovi modelli, visto che sul domani ci son più nuvole che cielo sereno.
Inoltre c’è il grande tema dello sviluppo batterie sia da un punto di vista economico sia per quanto riguarda la capacità e quindi sembra che per Tesla sia più conveniente tenere le bocce ferme e aspettare su quali tecnologie investire e offrire. Insomma Tesla non fa più la lepre.
Tutto ciò per rimarcare che la situazione sull’auto elettrica è molto fluida e che l’azienda leader in questa tecnologia si è fermata da tempo e anche quest’anno nulla proporrà e questo deve far riflettere non solo chi è attratto dall’acquisto di un’auto elettrica ma anche chi continua a dare incentivi a questa alimentazione che è un po’ al palo, come dimostra l’assenza di novità da parte di Tesla da ben tre anni. Dal lancio della Model 3.
E l'utile record del 2021 non è bastato a Tesla per infiammare Wall Street anche a seguito della scommessa sul robot e delle parole di Musk: nel corso della conference call seguita alla presentazione della trimestrale, Musk ha spiegato che Optimus, il nome in codice del robot, è il "prodotto più importante" che Tesla sta sviluppando quest'anno perché ha il potenziale di rivoluzionare l'economia.
Optimus è al momento più importante di un nuovo modello di auto Tesla o di altri veicoli è stato riferito perché nel tempo potrebbe diventare "più significativo delle attività auto".
Affermazione molto sinistra.