Confcommercio Mobilità e Federmotorizzazione Simonpaolo Buongiardino
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30 dicembre 2024

Confcommercio Mobilità e Federmotorizzazione: che posizione!

La situazione in Europa è da allarme rosso ma anche in Giappone. E l’intenzione di Nissan e Honda di sposarsi la dice lunga.
 

Le scelte delle grandi aziende automobilistiche di concentrarsi sul profitto sopra ogni cosa li ha fatti sbandare in modo molto pericoloso, tanto da mettere addirittura in discussione il loro futuro.
 
E sono sempre più a preoccuparsi.
 
A livello regionale, in Italia, arriva la presa di posizione di Confcommercio Mobilità e Federmotorizzazione.
 
“La sciagurata decisione assunta dalla Commissione Europea nel 2019 – rileva Simonpaolo Buongiardino, presidente di Confcommercio Mobilità e Federmotorizzazione - con l’imposizione della transizione verso l’elettrico del sistema automotive ed il divieto di vendita di vetture endotermiche nuove a partire dal 2035, senza tenere conto dello sviluppo tecnologico, del mercato e delle conseguenze sul settore, ha generato il collasso della produzione automobilistica europea. Poiché le auto elettriche costano almeno il 30% in più di quelle tradizionali, l’UE ha scavato un solco tra i cittadini ricchi e quelli meno abbienti, lasciando inoltre un enorme vantaggio competitivo alla Cina nel segmento delle vetture endotermiche economiche. La sostenibilità non può essere solo ambientale, ma, contemporaneamente sociale ed economica. Occorre invertire la rotta – sottolinea ancora Buongiardino - Confidiamo nell’Alleanza delle 36 regioni UE dell’Automotive - la Lombardia ne assume con il nuovo anno la presidenza - perché si avvii un percorso di dialogo comune e di revisione delle decisioni europee.  Confcommercio Mobilità con Federmotorizzazione è stata da subito l’unica voce fortemente critica: la decarbonizzazione dev’essere raggiunta con un mix di soluzioni, in funzione delle modalità di utilizzo dell’auto, a cominciare dai biocarburanti, e, grazie allo sviluppo tecnologico, dall’idrogeno. Non sconfessando l’obiettivo, ma interpretandolo sotto il concetto di neutralità tecnologica, ovvero con la ricerca di ogni possibile modalità di trazione e di carburante, che ottenga lo scopo”.
 
La posizione del Presidente Buongiardino è importante ma lascia anche un po’ basiti perché parlando di biocarburanti e idrogeno alza polvere quando oggi più che mai è importante rendere l’aria cristallina per vedere meglio dove si deve andare.
 
I biocarburanti sintetici consumano tanta acqua, tanta energia, non ci sono impianti per produrli, costano… hanno tanti ma proprio tanti nodi da sciogliere.
I biocarburanti naturali sono una risorsa ma allora si faccia un bel distinguo entrando nel merito.

L’idrogeno è una fonte energetica che per l’automobile su larga scala è impossibile vederla nel medio-breve periodo. E solo parlarne significa alimentare altri sogni che possono rivelarsi incubi come lo è stato per l’elettrificazione.

Ma quello che più ha colpito è che Confcommercio Mobilità e Federmotorizzazione non ha detto nessuna parola a favore del diesel, che è il motore che costa meno ed emette meno CO2, continuando così a far passare l’elettrificazione a benzina vincente su tutto, quando così non è. Ricordiamo ad esempio che la Nissan Qashqai ibrida a benzina emette 142 grammi di Co2 ogni 100 chilometri con il motore da 140 cavalli ma la sua rivale Skoda Karoq diesel ne emette 124 g di Co2 sempre ogni 100 chilometri e attenzione con prestazioni di velocità e accelerazione simili ma la Nissan con 140 cavalli, la Skoda con 116. Giusto per avere una ulteriore carta a dimostrazione della maggiore efficienza. E ancora sul tema consumi ed emissioni attenzione anche ai prodotti cinesi che tanto sono aggressivi e tanto stanno vendendo: la MG ZS Classic emette addirittura 149 g/km! Si parla di dazi per le auto cinesi elettriche ma sulle benzina niente.
 
Confcommercio Mobilità e Federmotorizzazione si concentra sulle multe per i costruttori e per le decisioni del 2035 da parte della UE, che sono si importanti ma che andrebbero anche affrontate meglio nella loro complessità.
 
Il Presidente Buongiardino poi aggiunge: “Il rischio, altrimenti sarà quello di assistere al declino finale dell’economia automotive europea dando vita al cosiddetto ‘effetto Cuba’, con l’invecchiamento ulteriore del parco circolante, che è già in atto. La Commissione dovrà inoltre anticipare la revisione del programma di elettrificazione del sistema Automotive per congelare le multe milionarie in previsione a carico delle Case automobilistiche dal 2025”.
 
In poche parole Confcommercio Mobilità e Federmotorizzazione interviene a favore delle Case automobilistiche che tanto hanno guadagnato negli ultimi 4 anni e non parla per nulla anche di una necessità di avere prodotti migliori e a prezzi più competitivi. E' vero che le elettriche costano ma anche le termiche hanno visto i prezzi crescere del 30%. 

Il settore automotive europeo è in sofferenza ma attenzione a difenderlo senza se e senza ma perché molte colpe sono anche di chi è al volante e se gli si dice che guida sempre bene quando fa fatica a stare in strada, può portare tutto e tutti fuori strada. Con conseguenze drammatiche.   

 
 

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