Hyundai Investor day 2024 Hyundai WAY all change
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30 agosto 2024

Hyundai: nuovi ibridi, nuove batterie... cambia tutto

La Casa automobilistica coreana Hyundai tra tre anni farà sessant’anni. Un’età ancora giovane, soprattutto se messa a confronto con molto miti industriali delle 4 ruote dalla storia centenaria come Alfa Romeo, Fiat, Ford, Peugeot, Mercedes, BMW…
 
Nonostante la sua recente storia, Hyundai ormai è uno dei maggiori produttori di automobili al mondo ma soprattutto anche quello con l’offerta più variegata e soprattutto con un orizzonte nettamente più sereno rispetto a tutti i marchi sopracitati. Almeno fino ad oggi.
 
Il motivo principe della fortunata posizione di questo Gruppo si deve a una visione globale del proprio management ma anche al fatto che negli ultimi vent’anni hanno seguito per non dire preso molti spunti dal Gruppo automobilistico Volkswagen, che è stato un leader assoluto fino all’arrivo del CEO Diess.
 
Ora però che Volkswagen non è più lepre ed è finita nella trappola dell’auto elettrica a tutti i costi, il ruolo di lepre l’ha preso Hyundai e da questo momento si vedrà se son dei veri leader o solo degli specialisti dell’inseguimento ma non della vittoria.
 
Hyundai Motor Company proprio in questa calda fine estate ha tenuto il suo CEO Investor Day 2024, svelando la sua nuova strategia a medio e lungo termine, denominata “Hyundai Way”. Con un cambio di passo importante, mai registrato fino ad oggi nei suoi quasi sessant’anni di storia. 
 
Durante l’evento, l'azienda coreana tramite il suo CEO ha reso noto l’impegno nel migliorare la competitività dei veicoli elettrici e ibridi, a far progredire le tecnologie delle batterie e dei veicoli autonomi e ad ampliare la sua visione di “Energy Mobilizer””, rispondendo al contesto di mercato in modo flessibile con le sue capacità dinamiche.
 
Subito anticipiamo due fatti che non hanno convinto: il primo riguarda l’annuncio di un sistema ibrido composto da motori elettrici e motore termico a benzina usato non per la trazione bensì come generatore di corrente. Noto in gergo tecnico come Extended Range Electric Vehicle (EREV). Una soluzione ingegneristica arcinota, sviluppata già nell’ottocento dal produttore di carrozze Lohner con Porsche, poi abbandonata per i costi elevati e la resa scarsa ma poi ripresa da GM con la Volt nel 2000 e poi ancora abbandonata ma ancora ripresa da Audi per la Dakar e… ora riproposta da Hyundai! Mah! Hyundai la spaccia come soluzione tampone per la frenata delle vendite delle auto 100% elettriche a detta loro inaspettata. Mah, due volte! Attenzione poi: questi veicoli con motore termico che funge da generatore di corrente per darlo alle batterie da cui poi attinge il motore elettrico per muovere le ruote, dicono avrà un’autonomia tra una ricarica e l’altra di 900 chilometri, ma quanti ne verranno fatti con il motore termico spento i coreani non lo dicono! Anche perché questa soluzione avrà batterie piccine per permettere un costo finale accettabile. Insomma in questo annuncio c’è di tutto: dalla soluzione ingegneristica poco efficiente alla mancanza di trasparenza importante, insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, non è iniziato bene.  
 
Secondo fatto che lascia dubbiosi è l’attenzione che Hyundai sta mettendo sulla finanza, arrivando addirittura ad annunciare un obiettivo di rendimento per gli azionisti del 35% ai suoi azionisti. Come fosse una finanziaria e non un Casa automobilistica.
 
Inoltre sempre dal piano emerge chiaramente un cambio di passo sulle batterie per le auto elettriche con annunci sempre roboanti e un ritorno alle batterie LFP come dicevano i cinesi.
 
Insomma, il piano presentato mostra diverse scelte, diciamo particolari.
 
Ma entriamo più nel merito dalle parole del suo CEO.
 
“Con ‘Hyundai Way’, affronteremo il mercato con agilità grazie all’esclusivo sistema di risposta flessibile di Hyundai. Questo garantirà una leadership sostenibile in un contesto di mercato incerto e posizionerà strategicamente l’azienda per creare un futuro incentrato sulla mobilità e sull’energia”, ha dichiarato Jaehoon Chang, Presidente e CEO di Hyundai Motor Company. “Hyundai rafforzerà la sua posizione di game changer andando oltre la produzione di veicoli e guardando a varie forme di mobilità. Rafforzando il ruolo degli operatori del settore energetico e realizzando una società dell’idrogeno, intendiamo trasformarci in un’azienda in grado di mantenere una leadership globale di primo livello nell’era della transizione energetica.” 
 
Nel 2024, ricorda sempre Hyundai, è stata consolidata la sua redditività e la sua competitività dei veicoli elettrici sul mercato. Questi risultati sono stati riconosciuti dalle principali agenzie di rating mondiali, ottenendo un rating di credito “A-grade”. Inoltre, con un volume annuale di vendite globali di 4,21 milioni di unità nel 2023 è lì per diventare uno dei primi tre gruppi automobilistici a livello globale.
 
Sempre Hyundai dichiara di essere da anni all’avanguardia nel mercato ibrido con il suo sistema ibrido TMED e di voler sfruttare la propria esperienza per rafforzare ulteriormente la propria posizione nel mercato ibrido con la nuova strategia Hyundai Dynamic Capabilities. In base a questa strategia, Hyundai amplierà l’applicazione del suo sistema ibrido oltre le auto compatte e medie per arrivare a veicoli piccoli, grandi e di lusso, raddoppiando di fatto la sua attuale gamma da 7 a 14 modelli. Questo incremento riguarderà non solo i veicoli Hyundai ma anche il suo marchio di lusso, Genesis, che offrirà un’opzione ibrida per tutti i modelli, esclusi quelli esclusivamente elettrici. Hyundai presenterà anche il sistema TMED-II di nuova generazione. Attenzione cosa dice Hyundai: questa versione potenziata del sistema ibrido esistente ha raggiunto il più alto livello di competitività al mondo, migliorando significativamente le prestazioni e l’efficienza dei consumi rispetto al sistema attuale, dichiara ancora Hyundai. Viene da dire che è da sperare perché le ibride di Hyundai vanno si bene, sono affidabili, ma fino ad oggi tutte quelle provate come consumi e prestazioni non sono mai stato un punto di riferimento. Meglio l’ibrido di Toyota, meglio quello di Mercedes, meglio quello di Honda. Il nuovo sistema ibrido di Hyundai che dovrebbe cambiare la situazione è prevista da gennaio 2025. Quindi manca poco per verificare se son parole o fatti. Sempre ancora sui futuri veicoli ibridi di Hyundai, saranno dotati di tecnologie premium come la frenata rigenerativa intelligente e il V2L. Sfruttando le sue potenziate capacità ibride, Hyundai mira a incrementare significativamente le vendite dei suoi veicoli ibridi. Entro il 2028, l’obiettivo è di vendere 1,33 milioni di auto ibride, con un aumento di oltre il 40% del piano di vendite globali rispetto all’anno precedente. Hyundai prevede una crescita della domanda di veicoli ibridi, in particolare in Nord America, dove conta di aumentare il volume di veicoli ibridi a 690.000 unità entro il 2030. Hyundai modulerà l'espansione delle vendite di veicoli ibridi per soddisfare la domanda in ogni area geografica, comprese Corea ed Europa.
 
Per facilitare questo ambizioso piano, Hyundai si è assicurata un sistema di produzione versatile e una rete di fornitura di componenti più numerosa, sfruttando appieno i suoi principali stabilimenti globali. Inoltre, Hyundai prevede di produrre veicoli ibridi presso Hyundai Motor Group Metaplant America (HMGMA) in Georgia, Stati Uniti, insieme ai modelli EV - tra cui IONIQ 5 e IONIQ 9, l’attesissimo SUV di grandi dimensioni completamente elettrico. Questa strategia consentirà all'azienda di rispondere rapidamente al mercato nordamericano, attualmente caratterizzato da una carenza di forniture ibride, e di migliorare l’efficienza operativa dello stabilimento anche in virtù del fatto oramai acclamato che anche negli USA l’auto elettrica non vende come si erano tanti immaginati.
 
Come abbiamo anticipato all’inizio di questo scritto, Hyundai in risposta al rallentamento della domanda di veicoli elettrici, Hyundai sta sviluppando nuovi veicoli definiti Extended Range Electric Vehicle (EREV) nell’ambito della strategia Hyundai Dynamic Capabilities. I nuovi EREV comunica Hyundai combineranno i vantaggi dei motori a combustione interna (ICE) e dei veicoli elettrici. Hyundai ha sviluppato un nuovo sistema di propulsione ed elettronica di potenza (PT/PE) unico nel suo genere per consentire la trazione integrale con l’applicazione di due motori. Il funzionamento è alimentato esclusivamente dall’elettricità, come nei veicoli elettrici, e il motore termico viene utilizzato solo per la ricarica della batteria. Dice sempre Hyundai: i nuovi veicoli EREV massimizzano l’uso del motore esistente per favorire l’interesse dei clienti e garantire la competitività dei costi rispetto a veicoli elettrici simili, riducendo gli alti costi delle batterie. Inoltre, viene offerta ai clienti EREV un’esperienza di guida reattiva simile a quella dei veicoli elettrici. Gli EREV offrono anche una competitività di prezzo rispetto ai veicoli elettrici grazie all’ottimizzazione della capacità della batteria (per forza perché sarà più piccola) e consentono sia il rifornimento che la ricarica senza stress, offrendo al contempo un’autonomia di guida superiore di oltre 900 km a piena carica (aggiungiamo per chiarezza sia del serbatoio della benzina sia della carica della batteria). Hyundai prevede di iniziare la produzione di massa dei nuovi EREV in Nord America e in Cina entro la fine del 2026, mentre le vendite inizieranno effettivamente nel 2027. Nel mercato nordamericano, l’azienda lancerà inizialmente i modelli di SUV di classe D dei marchi Hyundai e Genesis per soddisfare la domanda residua di motori a combustione interna, con un obiettivo di oltre 80.000 unità.
 
In Cina, dove la competitività dei prezzi è fondamentale nel mercato delle auto, Hyundai intende rispondere utilizzando una piattaforma economica di segmento C, con un obiettivo di oltre 30.000 unità. Sempre Hyundai annuncia  di affrontare il rallentamento dei veicoli elettrici ampliando l’offerta di veicoli ibridi e di nuovi EREV e aumentando gradualmente i modelli di veicoli elettrici entro il 2030, quando si prevede una ripresa della domanda di veicoli elettrici. Hyundai mira a costruire una gamma completa di veicoli elettrici, da quelli economici a quelli di lusso e ad alte prestazioni, con l’obiettivo di lanciare 21 modelli entro il 2030 per offrire ai consumatori diverse opzioni. In pratica in Hyundai non vedono un mercato sostanzioso per le auto 100% elettriche fino al 2030!
 
Entro il 2030, Hyundai intende vendere 5,55 milioni di veicoli a livello globale. Nell’ambito di questo piano, Hyundai punta a vendere 2 milioni di EV entro il 2030, consolidando ulteriormente la sua leadership globale nel settore dei veicoli elettrici.
 
Per raggiungere gli obiettivi di vendita, Hyundai aprirà la già citata HMGMA prima del previsto, nel 2024, e lo stabilimento dedicato agli EV a Ulsan entro il 2026, aumentando la capacità produttiva di 500.000 unità.
 
Per rafforzare la propria presenza nei mercati emergenti in rapida crescita, Hyundai ha acquisito lo stabilimento di Pune in India, rendendo possibile la creazione di un sistema produttivo in grado di produrre 1 milione di unità. Inoltre, l’azienda prevede di massimizzare l’utilizzo dei suoi impianti in Cina e Indonesia, espandendo attivamente la sua quota di mercato attraverso l’attività CKD (Complete Knock-Down) in Medio Oriente, Asia-Pacifico e altre regioni.
 
Gli obiettivi di produzione di Hyundai sono supportati dal suo impegno per l’innovazione produttiva, come dimostrato dallo Hyundai Motor Group Innovation Center di Singapore (HMGICS). Questa smart factory, dedicata a trasformare il modo in cui Hyundai produce i veicoli, integra diverse tecnologie all’avanguardia come la robotica, l’intelligenza artificiale e i sistemi di visione avanzati, fungendo da banco di prova per le tecniche di produzione avanzate.
 
Questo impegno si estende a livello globale, poiché Hyundai espande attivamente le tecnologie di produzione innovative di HMGICS ad HMGMA e ad altri siti produttivi globali. L’adozione di tecnologie di visione avanzate migliorerà ulteriormente la qualità dei prodotti. Hyundai sta anche incorporando i robot per la logistica nei suoi impianti esistenti, come quello di Ulsan.
 
Sfruttando la sua vasta esperienza nella produzione di veicoli di alta qualità e nell’integrazione di nuove tecnologie, Hyundai sta guidando l’innovazione produttiva sulla base di intuizioni basate sui dati. L’azienda risponde attivamente alle preferenze dei clienti, riconoscendo che, sebbene i veicoli elettrici siano il futuro del trasporto, non tutti i clienti sono pronti a fare questo passaggio. Per questo motivo, continua a offrire una gamma ampia di motorizzazioni, tra cui ICE, ibridi, ibridi plug-in, EV e veicoli a celle a combustibile a idrogeno.
Con la sua espansione globale, Hyundai sta sfruttando l’abilità ingegneristica del Gruppo e sta declinando localmente i veicoli per soddisfare i gusti specifici dei clienti e i requisiti normativi. Ciò include l’aggiunta della produzione di motorizzazioni ibride presso l’HMGMA e l’introduzione di opzioni ibride per Genesis.
 
Hyundai sta inoltre rafforzando la sua presenza globale rafforzando le organizzazioni regionali, in particolare in Nord America, con strategie volte a migliorare i rapporti con i concessionari, l’esperienza dei clienti e la soddisfazione della domanda sul territorio. Ciò include l’ottimizzazione della distribuzione delle scorte, l’impronta produttiva, il marketing innovativo, le nuove offerte di mobilità e le partnership strategiche.
 
In Nord America, l’azienda sta ottenendo vendite da record per i suoi veicoli elettrici e ibridi grazie a un design superiore e alla competitività dei prezzi. In Europa, Hyundai sta espandendo la sua rete di concessionari e la sua organizzazione di vendita. L’azienda sta facendo passi avanti anche nei principali mercati emergenti del Medio Oriente, del Sud America e dell’Asia, con iniziative quali la costruzione di un nuovo impianto di produzione in Arabia Saudita, la regionalizzazione della gamma di prodotti in Sud America e la creazione di nuovi uffici di vendita in Asia. Anche le partnership con entità come LG Energy Solution stanno contribuendo alla sua crescita globale.
 
Hyundai intende garantire una differenziazione tecnologica delle batterie, rafforzandone la competitività e migliorandone le tecnologie di sicurezza nell’ambito della sua strategia Hyundai Dynamic Capabilities, per diventare l’unico OEM (Original Equipment Manufacturer) al mondo con una gamma completa di batterie per ogni tipo di motorizzazione.
 
La batteria, componente fondamentale per la sicurezza dei veicoli elettrici, costituisce la parte più consistente dei costi dei veicoli elettrici e influisce notevolmente sulla loro competitività. In qualità di unica casa automobilistica globale con una gamma completa di sistemi di batterie, Hyundai è impegnata non solo a migliorare le prestazioni delle batterie, ma anche a garantire che i veicoli elettrici siano accessibili, sicuri e di facile manutenzione. Questo impegno trova fondamento nella profonda competenza dell’azienda nell’ambito dello sviluppo delle batterie. Hyundai lavora costantemente per migliorare la competitività delle celle delle batterie e per sviluppare tecnologie atte a implementarne la sicurezza, con l’obiettivo di offrire il massimo valore ai clienti e di internalizzare le capacità di sviluppo delle batterie.
 
Hyundai prevede di accelerare lo sviluppo di batterie di nuova generazione, comprese quelle allo stato solido. L’azienda intende infatti proseguire nello sviluppo nel suo centro di ricerca sulle batterie di nuova generazione, la cui apertura è prevista per la fine dell’anno presso Uiwang Research Institute di Hyundai. Questa iniziativa mira a rafforzare la leadership dell’azienda nel campo delle batterie di nuova generazione.
 
Hyundai prevede inoltre di adottare la struttura CTV (cell-to-vehicle) della batteria, appositamente ottimizzata. Con la struttura CTV, integrando la batteria e la carrozzeria del veicolo, è possibile migliorare l'integrazione e le prestazioni della batteria, ridurre i componenti e alleggerire il peso del 10% rispetto al precedente sistema CTP (cell-to-pack).
 
Entro il 2030, Hyundai intende non solo utilizzare le attuali batterie NCM (nichel-cobalto-manganese) basate sulle prestazioni e le batterie LFP (litio-ferro-fosfato) a basso costo, ma anche sviluppare una nuova batteria NCM a prezzi accessibili per fornire una gamma più ampia di soluzioni. Questa nuova batteria entry-level sarà implementata per la prima volta su modelli di volume e si prevede un incremento delle prestazioni della batteria di oltre il 20% entro il 2030, grazie ai continui miglioramenti della densità energetica della batteria.
 
Hyundai sta inoltre lavorando all’implementazione della sicurezza delle batterie. L’azienda ha già applicato ai suoi veicoli elettrici una tecnologia di pre-diagnosi del sistema di gestione della batteria (BMS) che rileva in tempo reale le anomalie minori della batteria e avvisa l’utente. L’azienda intende espandere le funzioni di gestione della durata della batteria basate su modelli AI e migliorare l’accuratezza delle tecnologie di previsione della durata della batteria.
 
Hyundai ha sviluppato una struttura di sicurezza del sistema della batteria che impedisce il trasferimento di calore tra le celle della batteria, indipendentemente dal suo fattore di forma, e ha progressivamente applicato questa tecnologia ai veicoli. Inoltre, l’azienda sta sviluppando una tecnologia di raffreddamento avanzata che impedisce la formazione di fiamme all’interno della batteria e mira ad applicarla ai veicoli di serie entro il 2026. 
Grazie al know-how tecnico acquisito con la progettazione delle batterie, Hyundai offrirà ai consumatori veicoli elettrici più sicuri e sofisticati. Questo impegno per l’innovazione, la qualità e la sicurezza sottolinea la volontà dell’azienda di essere leader nel mercato dei veicoli elettrici.
 
Nella seconda parte di “Hyundai Way”, la strategia Mobility Game Changer delinea il percorso di transizione software-centrico (SW) di Hyundai. L'azienda migliora continuamente i suoi prodotti e servizi basati su SW e AI. Si concentra sullo sviluppo di veicoli definiti dal software (SDV), tra cui una SDV Pace Car, e su nuove attività di mobilità, guidando la trasformazione nell'ecosistema della mobilità.
 
Hyundai sta avviando un sistema di sviluppo per SDV incorporando metodi di sviluppo software nella progettazione del veicolo. Il nucleo dello sviluppo degli SDV comprende la creazione di dispositivi hardware in grado di raccogliere una serie di dati dall’interno e dall’esterno del veicolo e la capacità di controllare l’interfaccia complessiva del veicolo tramite un software. L’azienda mira a collegare i dispositivi SDV con flotte, logistica e infrastrutture di trasporto urbano, costruendo un’infrastruttura di dati in grado di generare, raccogliere e utilizzare grandi quantità di informazioni in diversi ambiti.
 
Utilizzando l’intelligenza artificiale e la tecnologia digital twin, Hyundai gestirà in modo efficiente il funzionamento in tempo reale delle diverse unità in movimento e le condizioni del traffico. L’azienda migliorerà continuamente la tecnologia di cybersecurity per sviluppare servizi connessi più sicuri e affidabili.
 
Inoltre, offrendo un kit per sviluppatori di software (Software Developer Kit) di terze parti e per il mercato delle app, numerosi sviluppatori IT e fornitori di servizi di mobilità saranno in grado di sviluppare vari servizi utilizzando l’infrastruttura di dati di Hyundai. Ciò contribuirà alla creazione dell’ecosistema di mobilità futura SDV, basato sulla piattaforma tecnologica SW di 42dot.
 
Hyundai sta sviluppando un’architettura Zonal Electric-Electronic (E/E) basata su un computer di bordo ad alte prestazioni (HPVC) per ottimizzare i dispositivi SDV in termini di potenza, controllo e comunicazione. L’applicazione di tale architettura può semplificare la complessa struttura del veicolo esistente, riducendo i tempi e i costi di sviluppo e aumentando la flessibilità delle modifiche al software, consentendo un miglioramento e una distribuzione più rapidi di servizi e funzioni.
 
Hyundai a sta anche costruendo un sistema di infotainment di nuova generazione e un ecosistema aperto per fornire un ambiente di utilizzo incentrato sull’utente. A tal fine, Hyundai sta introducendo Android Automotive e sviluppando un display centrale con vari rapporti in base alle preferenze dei clienti. Sta inoltre sviluppando un proprio sistema operativo aperto basato su Android e un mercato di applicazioni per auto e, grazie all'intelligenza artificiale conversazionale basata su un modello linguistico di grandi dimensioni, sta sviluppando e migliorando le funzioni per favorire la sicurezza e la comodità del conducente in auto.
 
In termini di esperienza utente, Hyundai si sta concentrando sullo sviluppo del suo Digital Cockpit, che sarà caratterizzato da un sistema di esperienza utente/interfaccia (UX/UI) di nuova generazione. Questi progetti dovrebbero migliorare l’interazione tra il veicolo e l’utente, rendendola più intuitiva euser-friendly.    
 
A partire dalla prima metà del 2026, Hyundai applicherà progressivamente il sistema di infotainment di nuova generazione basato su Android Automotive Operating System (AAOS) ai veicoli prodotti in serie. Nella seconda metà del 2026, l’azienda prevede di lanciare una SDV Pace Car dotata dell’architettura elettronica HPVC attualmente in fase di sviluppo. Questa vettura implementerà funzioni di guida autonoma e di intelligenza artificiale più rapide e stabili e offrirà nuovi servizi e offerte di mobilità. Da quel momento in poi, Hyundai espanderà le tecnologie software full-stack SDV ad altri modelli, migliorando e potenziando continuamente l’esperienza di guida dei modelli Hyundai.
 
I veicoli Hyundai sono destinati a trasformarsi in macchine per l’apprendimento che migliorano continuamente grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale. Questo processo di miglioramento si baserà sui dati raccolti attraverso gli SDV. L’integrazione non solo migliorerà funzioni di guida, sicurezza e comodità, ma migliorerà anche l’usabilità grazie al costante aggiornamento di nuovi servizi di app. Una connessione senza soluzione di continuità che promette di integrare tutti i spostamenti nella vita quotidiana dell’utente, segnando un salto significativo nella tecnologia dei veicoli e nell’esperienza dell’utente. Gli aggiornamenti over-the-air (OTA) creeranno un ciclo virtuoso di avanzamento degli SDV guidato dai dati, con miglioramenti dei servizi connessi e dei servizi di mobilità.
 
“Energy Mobilizer”: un salto pionieristico verso un futuro energetico sostenibile con l’idrogeno
Attraverso il suo marchio HTWO, che si occupa della catena del valore dell’idrogeno, Hyundai intende espandere la sua gamma di sistemi a celle a combustibile per soddisfare diverse esigenze, coprendo applicazioni più ampie come tram/treni, mobilità aerea avanzata, mezzi pesanti, navi e altro ancora. Tra i fattori che contribuiscono alla crescita vi è l’aumento della domanda di idrogeno pulito in settori difficili, come quello petrolifero, del cemento e dell’acciaio, nonché il crescente utilizzo nei trasporti a lungo raggio, come navi e aerei.
 
Hyundai è impegnata a guidare la transizione energetica globale attraverso le attività di HTWO, concentrandosi sulla tecnologia e sulle soluzioni per l’energia sostenibile. L’azienda mira a raggiungere delle zero emissioni entro il 2045, diventando neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio in tutte le fasi della produzione e dei processi operativi. Ciò include l’implementazione di energia rinnovabile nei siti di lavoro e l’espansione del business dell’idrogeno.
 
Hyundai considera l’idrogeno un elemento cardine della sua strategia energetica, con l’obiettivo di renderlo una fonte di energia facilmente disponibile per tutti gli aspetti della vita e dell'industria, non solo per i trasporti. L’idrogeno è un eccellente vettore di energia pulita grazie alla sua alta densità energetica e alla facilità di stoccaggio e trasporto. I metodi innovativi di produzione dell’idrogeno dell’azienda, come il Waste-to-Hydrogen (W2H) e il Plastic-to-Hydrogen (P2H), sono utilizzati a livello globale. Questi metodi producono idrogeno pulito e forniscono al contempo soluzioni efficaci per lo smaltimento dei rifiuti.
 
La rete HTWO rappresenta l’integrazione tra mobilità ed energia di Hyundai, offrendo una soluzione flessibile e completa per l’idrogeno. Sono già in corso applicazioni reali di questa tecnologia, come il NorCAL Zero Project e la Port Decarbonization Initiative, con l'’intenzione di espandere le applicazioni dell’idrogeno a intere operazioni portuali. Nel settore della logistica pulita, Hyundai sta implementando soluzioni in Nord America e Corea, a partire dalla HMGMA in Georgia.
 
“Hyundai Way”: highlight finanziari
Durante l’evento, il CFO di Hyundai, Seung Jo Lee, ha illustrato le strategie finanziarie dell’azienda, annunciando il piano di investimenti a medio-lungo termine, l’obiettivo di redditività, il programma di valorizzazione e la successiva politica di rendimento per gli azionisti, tutti elementi cruciali per attuare con successo la strategia “Hyundai Way”.
 
Hyundai ha annunciato un investimento totale di 120,5 trilioni di KRW per il prossimo decennio, dal 2024 al 2033. Si tratta di 11,1 trilioni di KRW in più rispetto a quanto annunciato l'anno scorso. La ripartizione degli investimenti comprende 54,5 trilioni di KRW per ricerca e sviluppo (R&D), 51,6 trilioni di KRW per le spese in conto capitale (CAPEX) e 14,4 trilioni di KRW per gli investimenti strategici.
 
In linea con la strategia “Hyundai Way”, che comprende Hyundai Dynamic Capabilities, Mobility Game Changer e Energy Mobilizer, l’azienda ha sottolineato il proprio piano di investimenti, che sarà attuato per fasi.
 
Nell’ambito della strategia Hyundai Dynamic Capabilities, l’azienda prevede di investire un totale di 92.700 miliardi di KRW. Questi includono 37,4 trilioni di KRW in ricerca e sviluppo (R&D), 50,8 trilioni di KRW per le spese in conto capitale (CAPEX) e 4,5 trilioni di KRW per gli investimenti strategici. Questi investimenti mirano a rafforzare la competitività di Hyundai nell’era dell'elettrificazione, concentrandosi su ibridi, nuovi EREV, architettura modulare di nuova generazione e tecnologie delle batterie.
 
Nell’ambito della strategia Mobility Game Changer, Hyundai prevede di investire 22,1 trilioni di KRW nei software avanzati e nell’architettura E/E, sfruttando la propria esperienza nello sviluppo e nella produzione di hardware. Questo investimento è destinato anche a sostenere i futuri sforzi dell’azienda nei settori della guida autonoma, dei Software-Defined Vehicles e della robotica.
 
Nell’ambito della strategia Energy Mobilizer, Hyundai prevede di investire 5,7 trilioni di KRW per sviluppare ecosistemi e catena di valore del’idrogeno, potenziando ulteriormente le sue attuali competenze nel settore dell’energia a idrogeno.
 
Hyundai punta a un margine di profitto operativo del 9-10% nel 2027 e di oltre il 10% nel 2030, grazie al continuo miglioramento dei costi dei veicoli elettrici e all’introduzione di modelli EREV. 
L’azienda prevede di raggiungere la stessa redditività per l’intera gamma di powetrain (ICE, ibridi, EREV ed EV) entro il 2030.
 
Hyundai intende rafforzare il proprio valore aziendale implementando un nuovo modello di rendimento totale degli azionisti (total shareholder return). Questo sistema comprende i dividendi, la cancellazione e il riacquisto delle azioni proprie.
 
A partire da quest’anno, Hyundai si è impegnata a pagare un dividendo annuale minimo di 10.000 KRW ai suoi azionisti. L’azienda prevede inoltre di comunicare in modo trasparente le motivazioni del riacquisto delle azioni, aumentando il valore aziendale di Hyundai o distribuendo le azioni ai suoi dipendenti.
 
Dal 2025 al 2027, Hyundai si prefigge un total share return (TSR) proattivo e sostenibile superiore al 35%. Ciò comporterà un approccio flessibile tra la somma di dividendi, riacquisti e cancellazioni di azioni proprie. In questo periodo, l’azienda mira a raggiungere un ROE medio dell’11-12%.
 
Nei prossimi tre anni, Hyundai avvierà un programma di riacquisto di azioni proprie per un valore totale di 4.000 miliardi di KRW, in base al TSR. L’importo annuale sarà determinato in modo flessibile in base agli obiettivi di rendimento del capitale proprio (ROE) dell’azienda.
 
Inoltre, Hyundai offrirà un dividendo trimestrale minimo di 2.500 KRW, con un aumento del 25% rispetto all’anno in corso. In caso di ritiro o di riacquisto di azioni proprie, la società prenderà in considerazione anche il valore delle azioni privilegiate.

 

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