Thomas Weber Mercedes
A proposito di...
A proposito di...
3 novembre 2016

del presente e del domani: il pensiero Mercedes

Nel 2025 Mercedes dovrebbe avere dieci veicoli elettrici a listino così potrà abbassare le emissioni complessive della gamma, per rispettare gli obblighi imposti dalla futura direttive UE. Mercedes ha anche deciso di investire 500 ml di euro per una fabbrica di batterie al litio in Sassonia. Al recente salone di Parigi Mercedes ha presentato un SUV il cui nome EQ sarà il brand dei veicoli elettrici con la Stella sul frontale. Sempre Mercedes ha però appena mostrato una nuova gamma di motori benzina e diesel e presenterà sempre più ibride anche plug in. In poche parole Mercedes tiene i piedi in mille scarpe con un attivismo su tutti i fronti più unico che raro. Prima di andare in pensione, sul finire di quest'anno, Thomas Weber, 62 anni, Responsabile Daimler Group Research e Mercedes-Benz Cars Development da dodici anni, in tredici punti ha lasciato una sorta di testamento che vale la pena leggere e rileggere anche se alla fine appare chiaro che da' un colpo al cerchio e uno alla botte, ma anche non mette la parola fine alle auto a gasolio! Anzi. A proposito: quest'anno sono ottant'anni dal debutto sul mercato della prima automobile a gasolio, una Mercedes.

1) Dott. Weber, alimentazione a benzina, diesel, ibrida plug-in, a batteria o idrogeno: tutta questa varietà, che può anche creare confusione, è davvero necessaria? Oppure è indice di disorientamento?
" E' una necessità. E proprio per questo, per la mobilità del futuro, Daimler non punta di proposito su un unico tipo di trazione, bensì sulla coesistenza di diverse tecnologie, studiate in modo da rispondere alle diversificate esigenze dei Clienti e alle specificità dei veicoli. Non dobbiamo dimenticare che possiamo vantare una gamma di veicoli che non teme confronti e rivali. Dalle microcar ai mezzi pesanti, siamo in grado di soddisfare ogni esigenza di mobilità a livello mondiale. In questo caso, dobbiamo avere una visione d’insieme ben chiara. Tutte le forme di trazione citate potranno essere sfruttate e saranno legittimate anche in futuro. Quando si tratta di veicoli elettrici i Clienti non sono affatto disposti a scendere a compromessi. Anzi. Puntiamo sull’aumento dell’efficienza grazie all’introduzione di tecnologie più intelligenti. E questo vale per tutte le serie."
2) Il diesel ha davvero ancora un futuro?
"Ne siamo convinti! In particolare in Europa, i motori diesel rappresentano l’alternativa più economica ed efficiente per chi macina chilometri su chilometri. I nostri nuovi propulsori diesel premium sono più parchi nei consumi, più potenti, più leggeri e più compatti rispetto al passato e sono stati progettati per rispettare tutte le future normative sui gas di scarico a livello mondiale. Non si può prescindere dai motori diesel per i veicoli industriali e le autovetture, se le emissioni di CO2 derivanti dalla circolazione stradale devono ulteriormente diminuire."
3) E per quanto riguarda i motori a benzina?
"Negli ultimi dieci anni, anche questo tipo di propulsione ha conosciuto un’importante evoluzione. Basti pensare, per esempio, all’attrito interno, alla fasatura variabile, all’iniezione diretta ed alla sovralimentazione turbo. E faremo altri passi in avanti in questo settore con l’introduzione di serie del filtro antiparticolato per i modelli a benzina ed, in particolare, il lancio dei sistemi a 48 volt. Senza dimenticare che, grazie ai continui progressi registrati nel campo dei motori a combustione, siamo riusciti praticamente a dimezzare i consumi della flotta dei nostri veicoli in questi 20 anni. Proseguiremo su questa strada, perché motore a combustione ed elettrificazione non sono due concetti in concorrenza tra loro. Anzi, in molti casi sono partner prefetti. Così, ad esempio, i tradizionali punti di debolezza del motore a benzina in fatto di efficienza a carico parziale possono essere compensati dall’ibridazione, aprendo così le porte a strategie di downsizing ancora più spinte."
4) Gli ibridi plug-in sono più di una tecnologia ‘intermedia’, una sorta di ponte tra due mondi?
"In ogni caso si tratta di un ponte che ci accompagnerà verso il futuro. Ibrido plug-in è sinonimo di un sensibile aumento dell’efficienza senza limiti all’autonomia e della possibilità di viaggiare in totale assenza di emissioni. Le distanze possibili saranno presto notevolmente più grandi, grazie al rapido sviluppo delle tecnologie legate alle batterie. Ma, soprattutto, la tecnologia plug-in rappresenta il passo decisivo ed in un certo senso l’atteggiamento mentale giusto verso la mobilità elettrica. Ed, in futuro, impareremo i modelli di comportamento necessari (ad esempio, la ricarica regolare) quasi fossero un gioco."
5) Tutto questo ci porta ai veicoli elettrici a batteria. Hanno un’autonomia molto limitata, la ricarica dura parecchie ore e non sono di certo a buon mercato. Ecco le critiche mosse a questa tipologia di modelli. Come replica?
"Di un’auto sportiva si può criticare il fatto che non offre spazio per nove persone, di un camper l’impossibilità di parcheggiare nei garage sotterranei cittadini. Di una smart electric drive si può invece dire che non è in grado di percorrere la distanza tra Amburgo e Roma. Ma tutto questo è fuorviante. Un veicolo elettrico non è sicuramente la soluzione di mobilità ideale per lunghe percorrenze regolari o viaggi in autostrada. Ma chi lo fa in realtà? Il profilo d’utilizzo di numerose automobili è di fatto molto diverso."
6) Dal suo punto di vista, com’è il profilo d’utilizzo?
"Ad esempio, portiamo i bambini a scuola e, da lì, andiamo al lavoro. Qui la nostra auto rimane per ore ferma e la batteria non può essere ricaricata facilmente, se il datore di lavoro non ce ne dà la possibilità. La sera, il tratto da percorrere non è lungo, anche se faccio una piccola deviazione per fare acquisti o andare in palestra. Ogni guidatore dovrebbe chiedersi quanti giorni all’anno guida per più di 50 o 100 km consecutivi?"
7) Eppure, vogliamo utilizzare l’auto anche per andare in vacanza o, per esempio, andare a trovare la nonna a Pasqua.
"Naturalmente! L’automobile ci garantisce questo tipo di libertà, ed ovviamente non vogliamo rinunciarci. Ma guardiamo le cose come stanno: molte famiglie dispongono di due o più vetture, e la seconda auto non viene comunque utilizzata per questo tipo di viaggi. Ecco il motivo per cui, in questo caso, si può scegliere un modello elettrico. In questo contesto considero il car sharing o le offerte di noleggio delle ottime alternative. Divento così temporaneamente il proprietario di un’auto adatta per un viaggio più lungo o che non rientra nel normale profilo d’utilizzo. Adottiamo questo tipo di approccio già oggi, quando noleggiamo uno Sprinter per gli spostamenti con i bambini o una SLC per un tour della Scozia, dopo essere arrivati a destinazione in aereo. Oppure quando prendiamo un camper per una vacanza negli Stati Uniti."
8) Rimane comunque la questione dell’elevato prezzo d’acquisto...
"...ed è in parte giustificata. Soprattutto agli inizi, le nuove tecnologie sono sempre più costose. Ma l’acquisto di un’auto elettrica porta con sé anche lati positivi: costi d’esercizio contenuti, silenziosità, piacere di guida ed, ovviamente, ecocompatibilità. Naturalmente ci rendiamo conto che la mobilità elettrica non è ancora così diffusa come vorremmo. Ecco perché apprezziamo iniziative come quella del Governo federale tedesco e di molti altri Paesi, che attraverso incentivi ad hoc che forniscono ai Clienti ulteriori buoni motivi per sposare la causa delle nuove tecnologie..."
9) …perché è finalmente in attivo per quanto riguarda la vendita di modelli elettrici?
"Non si tratta di questo. C’è un aspetto che, dal mio punto di vista, non viene tenuto nella giusta considerazione nella discussione legata agli incentivi all’acquisto. Non apprezziamo il sostegno statale perché fa in qualche modo a gonfiare le nostre tasche. Oggi nessuno guadagna con le auto elettriche, e tanto meno lo fa la Casa costruttrice, che viene innalzata sempre a fulgido esempio. Si tratta piuttosto dell’impegno pubblico condiviso dell’industria e della politica in materia di mobilità elettrica, aspetto che ne favorirà certamente l’affermazione. Noi di Daimler ci auguriamo che l’elettromobilità trovi una diffusione più alta e lavoriamo duramente per accrescere la disponibilità delle nuove tecnologie. Sotto molti punti di vista, tuttavia, questo va oltre l’evoluzione dei nostri veicoli e delle nostre tecnologie. È soprattutto la standardizzazione dell’infrastruttura di ricarica a giocare un ruolo importante in questo contesto."
10) E per quanto riguarda le tecnologie legate alle batterie? Dobbiamo aspettarci passi in avanti sul piano tecnologico nei prossimi anni?
"Nei prossimi anni ci aspettiamo numerosi passi in avanti che renderanno la mobilità elettrica più accessibile. Grazie all’intenso lavoro di ricerca, prevediamo un raddoppio della densità di energia a parità di ingombro e a fronte di un dimezzamento dei costi delle batterie. Con l’introduzione delle tecnologie post-ioni di litio, tra cui quella al litio-zolfo sembra essere attualmente la più promettente, avremo uno scenario completamente diverso entro la metà del decennio."
11) Entro il 2020, le Case automobilistiche dovranno raggiungere un livello di emissioni della flotta pari a 95 g di CO2 al km. Quante auto elettriche dovete vendere affinché Daimler raggiunga questo obiettivo?
"Abbiamo bene in mente questo obiettivo. Abbiamo fatto un notevole passo in avanti per quanto riguarda lo sviluppo. Tra il 2014 ed il 2015 abbiamo ridotto la media della flotta di 6 g, passando così a 123 g/km. Il nostro obiettivo per la flotta MBC in Europa è raggiungere ca. 100 g. Per arrivare a questo risultato, aumenteremo costantemente la percentuale di modelli elettrici. Entro il 2020, la mobilità elettrica raggiungerà valori a sei cifre."
12) Ed i veicoli con motore a combustione e quelli a batteria continueranno ad essere costruiti utilizzando la stessa piattaforma?
"Non esclusivamente. Attualmente stiamo sviluppando anche un’architettura specifica per i modelli alimentati soltanto a batteria, che andranno poi a sommarsi ai veicoli ibridi ed a quelli con sistema di propulsione a celle di combustibile. Anche qui risulta evidente il nostro impegno sul fronte elettromobilità, cui destiniamo cospicui investimenti. Siamo convinti che il mercato sia pronto per un importante passo in questa direzione. Così i veicoli elettrici acquisteranno ancora più appeal e valore d’uso."
13) Quale ruolo ha la cella a combustibile?
"Il mercato è pronto al sistema di propulsione a celle di combustibile, questo è fuori discussione. Lo abbiamo già dimostrato nel 2011 con Mercedes-Benz F-CELL World Drive. Una cosa è chiara: la tecnologia legata alle batterie promette anche autonomie sempre più elevate e costi sempre più bassi. Le celle di combustibile continueranno però ad avere anche in futuro un evidente vantaggio: elevata autonomia con tempi di ‘rifornimento’ brevi (parliamo di appena 3 minuti). La tecnologia ad idrogeno è adatta anche per gli autobus, dove grande è la richiesta soprattutto da parte delle città. L’idea di una mobilità basata sull’idrogeno come vettore energetico ed a zero emissioni resta immutata. Il problema più grande ancora oggi è che è necessario costruire un’infrastruttura specifica per il rifornimento. Manteniamo però un atteggiamento ottimistico grazie ai progetti concreti di costruzione delle infrastrutture in molti Paesi e, non da ultimo, in Germania da parte della nostra joint venture H2 Mobility. Intendiamo ribadire il nostro ruolo in questo contesto con il lancio sul mercato del nostro nuovo veicolo a cella a combustibile basato sulla GLC ed, in particolare, con la sua tecnologia innovativa, già presentata nelle nostre concept car F 125! e F 015. Grazie alla trazione plug-in F-CELL apriamo nuove possibilità."
Thomas Weber: è Membro del Board of Management di Daimler AG dal 1° gennaio 2003 e, dal 1° maggio 2004, è Responsabile Group Research e Mercedes-Benz Cars Development. Andrà in pensione a fine 2016. Thomas Weber è nato il 26 maggio 1954 a Scharnhausen. Dopo la formazione tecnica nell’ex Daimler-Benz AG, ha studiato ingegneria meccanica all’Università di Stoccarda, laureandosi nel 1980. Ha lavorato come collaboratore scientifico presso l’Università di Stoccarda ed il Fraunhofer-Institut. Nel 1987 ha conseguito il dottorato presso l’Università di Stoccarda, entrando lo stesso anno nella ex Daimler-Benz AG. Nel 2010 gli è stato conferito il titolo di Professore onorario dall’Università di Stoccarda.
Posizioni occupate finora all’interno dell’azienda:

  • Membro supplente del Board of Management, Research and Technology, DaimlerChrysler AG, 2003
  • Speaker Management Board Classe A e Responsabile stabilimento Rastatt, DaimlerChrysler AG, 2002
  • Responsabile stabilimento Rastatt, DaimlerChrysler AG, 1999
  • Responsabile centro Mercedes-Benz Engine Production Stoccarda, DaimlerChrysler AG, 1998
  • Responsabile stabilimento motori Bad Cannstatt, Daimler-Benz AG, 1995
  • Progetto nuova generazione di motori V, Daimler-Benz AG, 1994
  • Assistente Board of Management Passenger Car Production and Commercial Vehicle Development, Mercedes-Benz AG, 1991
  • Progettazione produzione gruppi, stabilimento Untertürkheim, Daimler-Benz AG, 1987
 

Lascia un commento:
 
paolo 3 novembre 2016 alle 7:08
mi sembra ci sia un po' troppo attivismo
Gerry 3 novembre 2016 alle 7:17
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino: i tedeschi vogliono fare ma poi non sempre tutto gli riesce bene, stia attenta Mercedes!
Pao 3 novembre 2016 alle 7:20
Mercedes è sempre stata l'unica a farsi tutto in casa per questo si fa le batterie! E' come la Ferrari, una avera n1
riccardo 3 novembre 2016 alle 7:30
tante soluzioni ma per usi diversi: ai governanti e ai ricchi le elettriche ai cittadini e poveri le diesel e benzina: dategli le brioches se hanno fame!
zorro 3 novembre 2016 alle 7:44
beato che lascia: perché ora diventa difficile tutto.
fede 3 novembre 2016 alle 7:45
tra un 1 anno si vedrà se il suo successore continuerà su questo percorso....
claudio 3 novembre 2016 alle 7:48
lui lascia e lascia anche tanto: il poverino che arriva altro che un anno ci metterà dieci anni prima di far vedere cosa sa fare...questo weber ha fatto tutto per i prossimi dieci anni.
claud 3 novembre 2016 alle 8:13
una visione a 360 gradi i tedeschi sono i migliori per questo.
Mario 3 novembre 2016 alle 8:15
Tutto questo a conferma del grande attivismo delle Case automobilistiche sul fronte del contenimento delle emissioni/consumi ma anche delle notevoli difficoltà nel raggiungere una soluzione che accontenti tutti
mario 3 novembre 2016 alle 8:16
ho scritto ieri ma non e' stato pubblicato: riprovo ora.ho una domanda: tra ibrida e plug in non ho capito i vantaggi e gli svantaggi.
fausto 3 novembre 2016 alle 8:33
con i nuovi motori che arriveranno l'anno prossimo la classe e avra' motori di ultima generazione mentre la nuova bmw serie 5 no. corretto? sto valutando tra le due
Frank 3 novembre 2016 alle 8:36
Ha capito che il tema della propulsione è centrale in questo periodo, ma dopo un po' non si può piú sentire...basta parlare di consumi, altro menti mi fabbrico un'auto che va a carbone!
Edo 3 novembre 2016 alle 8:38
Non sanno nemmeno loro in quale direzione andare e, per non sbagliare, fanno di tutto un po'. Forse in questo periodo è la scelta più giusta...anche se mi preoccupa che le prime ad avere le idee confuse siano le Case
valerio 3 novembre 2016 alle 8:40
ma quanti soldi costa fare tutto cio???
Alberto 3 novembre 2016 alle 8:41
Ma si, a lui tanto non gli importa nulla...andrá in pensione con una rendita di 10.000 euro al mese e il problema ecologia se lo smazzerá chi lo sostituisce
Giorgio 3 novembre 2016 alle 8:46
Il diesel sembrerebbe il motore per tutti gli usi
silvio 3 novembre 2016 alle 9:03
e poi ci si domanda perche i tedeschi sono i migliori... non faccio commento ulteriore
Piero 3 novembre 2016 alle 9:08
Troppe idee e troppe soluzioni : molto disorientamento e gran spreco di denaro
Sara 3 novembre 2016 alle 9:19
Lodevole che le case automobilistiche investano così tanto nella ricerca, noi ne abbiamo solo da guadagnare, infatti le ultime elettriche hanno aumentato notevolmente l'autonomia rispetto alle prime
ludovico 3 novembre 2016 alle 9:45
mercedes cambia passo e torna in pole position
alfredo 3 novembre 2016 alle 9:50
incredibile: adesso mettono il filtro antiparticolato anche sui motori benzina!!! ma allora anche i benzina vanno ben ripuliti!!!! non c'e' pace
marco 3 novembre 2016 alle 10:40
Può sembrare tanta carne al fuoco ma è sintomo di un marchio votato alla ricerca e sperimentazione. E' la strada maestra che bisogna seguire se si vuole giocare un ruolo importante nei segmenti di mercato più remunerativi. Se d' altronde esprime il motore vincente da anni in formula uno è anche il frutto di tali ricerche. Qualcuno in FCA dovrebbe prendere esempio e meditare.
fabio 3 novembre 2016 alle 10:44
alla fine non ho capito cosa e' meglio
filo 3 novembre 2016 alle 10:56
benzina e diesel per tutti elettriche per pochi fenomeni
achille 3 novembre 2016 alle 11:02
marco ha straragione e non e' quindi un caso che vinca in f.1. non solo fca deve prendere esempio, anche vw che ha deciso di uscire dal wrc quando entra toyota quasi avesse paura ai confronti.
lorenzo 3 novembre 2016 alle 11:22
ma delle batterie del loro recliclaggio e durata anche weber fa il pesce in barile. oggi una benzina o diesel durano piu' di 15 anni e fanno 150 mila km senza problemi. le elettriche dopo 6/7 anni devono cambiare accumulatori che costano e inquinano. non dimentichiamolo
enrico 3 novembre 2016 alle 11:27
basta fare auto sempre piu complicate!!!!!!!!
gino 3 novembre 2016 alle 11:43
stiamo vivendo un'epoca straordinaria dove tutto cambia e anche l'auto si deve adeguare. il problema e' oggi cosa comprare: ibrida o convenzionale.
Federico 3 novembre 2016 alle 12:14
500 mln per una fabbrica di batterie al litio vuol dire che Mercedes punta fortemente sull'elettrico
Lorenzo 3 novembre 2016 alle 12:21
Vorrei un'elettrica ma sono ancora davvero troppo costose e poi anche l'energia da noi è cara
albi 3 novembre 2016 alle 13:56
questa e' la mercedes nn quella che compra motori renault
Filippo 3 novembre 2016 alle 14:08
È sempre la numero 1 Mercedes
Massimo 3 novembre 2016 alle 14:10
Pianificazione è fondamentale 🙂
gianmario 3 novembre 2016 alle 14:50
mercedes da un bel colpo ai reni bmw. e lo dice uno che guida oggi bmw e aspettava la nuove serie 5. complimenti per il servizio sui fari
milano 3 novembre 2016 alle 15:37
abito a milano: compro una muova classe e con addirittura il filtro antiparticolato ma pago l'area c !!! anche se avro' un'auto super pulita!!! e allora per me c'e' qualcosa che non va. grazie in anticipo
Dario 3 novembre 2016 alle 15:41
Pare di capire che le ibride plug-in siano la scelta da fare
Raffaele 3 novembre 2016 alle 15:45
Accidenti che potenza di fuoco ! I tedeschi non si smentiscono mai
mick 3 novembre 2016 alle 15:56
grande milano chiunque tu sia
Cesare 3 novembre 2016 alle 16:17
80 anni dal primo diesel : si conferma il migliore per chi fa tanti km
Davide 3 novembre 2016 alle 16:54
Stiamo vivendo un periodo di grandi cambiamenti, anche sulle abitudini di vita : il car sharing e il noleggio a quanto dice Weber devono entrare nel ns modo di pensare ... mah ! Non è facile soprattutto per chi ha passato gli anta .....
riccardo 3 novembre 2016 alle 17:00
siamo tutti milano!!! bravo
claud 3 novembre 2016 alle 17:09
w milano sono con te hai fatto centro
gab 3 novembre 2016 alle 17:35
milano sei un mitioooo
gianni 3 novembre 2016 alle 18:10
milano for ever
vale 3 novembre 2016 alle 18:11
il punto di milano e' oro
lele 3 novembre 2016 alle 18:41
graziemilano
bruno 3 novembre 2016 alle 19:11
fine giornata ma overmob nn me lo faccio mancare: milano ha fatto un commento troppo giusto. io sono staro vittima dei blocchi milano, ho comprato una euro 4 e mi avevano bloccato perche priva di fap. adesso la storia sembra ripetersi
Frate 3 novembre 2016 alle 21:03
anch'io penso che per chi è negli anta tutto ciò sia difficile da digerire. Una volta le auto avevano i comandi necessari ora il più è superfluo
Giovanni p 3 novembre 2016 alle 22:39
Le Case danno sempre di più ma pochi recepiscono ciò, mi riferisco ai politici che complicano la vita a noi automobilisti. Ha ragione da vendere milano!
Overmobility 3 novembre 2016 alle 23:31
X Mario: si china il capo per non averla pubblicata ieri. Per quanto riguarda tra ibrida e plug in la situazione è questa: la ibrida ha un pacco batterie non molto potente quindi può muoversi con il solo motore elettrico assai poco ma però questo aiuta sempre nello spunto; la plug in ha un pacco più generoso e quindi può arrivare anche a percorrere 50/60 km in modalità solo elettrica. Quando il pacco batteria è scarico sulla plug in si può ricaricare a una presa di corrente come una elettrica mentre sulle ibride si ricarica rallentando o con il motore termico.  La plug in pesa tanto di più e costa anche molto di più ma da i vantaggi di una elettrica con motore termico così quando si rimane a secco di elettricità si avvia il motore a benzina o diesel e si può usare come un'auto normale. Entrambe le soluzioni presentano quindi tanti vantaggi ma anche altrettanti svantaggi tanto da far affermare che tra le due la soluzione vincente verrà solo dalle normative di legge a favore dell'una o dell'altra basate su quali concetti questo sarà una vera sorpresa!
Overmobility 3 novembre 2016 alle 23:34
x Fausto: si. Mercedes ha cambiato tutti i motori. BMW ha ancora i noti 4 cilindri diesel e sei cilindri 3 litri ma attenzione non sono datati e anche BMW li ha appena rinnovati con il concetto della modularità. Certo è che il 3 litri Diesel di Mercedes e anche i benzina sulla carta sembrano davvero più evoluti e raffinati. Approfondiremo il tema... tanto c'è ancora tempo per decidere in quanto non arriverà la nuova Serie 5 prima di febbraio e i nuovi motori della Classe E a sei cilindri non dovrebbero essere disponibili prima.
Overmobility 3 novembre 2016 alle 23:37
X Fabio: non è il solo. L'unica certezza è che negli ultimi vent'anni i progressi maggiori sono stati ottenuti dai motori termici con il Diesel in particolare. E ogni volta che lo danno morto risorge.
Overmobility 3 novembre 2016 alle 23:39
X Milano:  giù il cappello!