Volkswagen
A proposito di...
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3 giugno 2021

giravolte elettrizzanti, VW è sempre una N.1

Volkswagen, come tutti ormai sanno, ha svoltato sull’elettrico.
 
Il più grande produttore di automobili al mondo oggi sembra aver compreso che per arrivare in fondo a questo cambiamento deve operare sulle batterie in prima persona.
 
E per questo il Gruppo tedesco intende occuparsi direttamente di tutte le fasi: dalla produzione delle batterie alle materie senza escludere il tema del riciclo.
 
Per fare questo sembra stia pianificando investimenti da decine di miliardi di euro e attenzione anche un possibile spin-off con quotazione in Borsa della divisione che si occuperà di tutto ciò.
 
Il titolo di Volkswagen sul Dax dall’inizio dell’anno è salito al 57% e continua a correre perché la finanza apprezza la sterzata data sull’elettrificazione. Curioso comunque che sia la finanza a dettare l’agenda tecnica.
 
Le batterie sono un punto fondamentale ma il problema è che per farle ci vogliono materie prime e queste incidono per l’80% dei costo finale!
 
Da qui la mossa di non occuparsi più solo di auto ma anche di batterie.
 
Il punto però è questo: sapete su un’auto termica quanto incide il costo delle materie prime? Molto ma molto meno della metà. Al contrario di quella alimentata da energia elettrica.
 
Quindi il business di VW viene rivoluzionato e per questo ci vogliono tanti soldi che solo la finanza può dare.
Ma soprattutto un cambiamento epocale con tutti i rischi del caso.
 
I programmi di Volkswagen prevedono la costruzione entro il 2030 di sei nuove giga-factory per la produzione di batterie in Europa, da realizzare con partner o da sola, per arrivare a una capacità totale di 240 Gigawatt/ora.

Oggi i grandi produttori di batterie per veicoli elettrici sono tutti in Asia, le coreane Samsung, LG, SKInnovation; la giapponese Panasonic e la cinese Catl.
Samsung ha recentemente fatto filtrare che crede molto nelle batterie per il trasporto soprattutto su quelle solide che dovrebbe entrare in produzione nel 2027 e che saranno più leggere e più durature.
Volkswagen entra in un business con poche conoscenze ma grandi ambizioni. Per necessità.
Al momento Volkswagen sembra essere concentrata più sulla produzione che sulle tipologie.
Comunque il rischio che corre è elevato ma non mortale. Perché se tutto andrà come deve, Volkswagen potrebbe entro tre/quattro anni avere batterie per 5 milioni di auto l’anno pagate dalla finanza con lo spin off pur conservando un 50% di produzione di auto termiche così da essere sempre pronta ad assorbire qualsiasi scenario. Certo, anche quello di eventuali grandi sofferenze ma sicuramente non lasciandoci le penne.
Insomma, un gioco alla rolulette dell'elettrificazione un po' più...calcolato.

 

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