Compie quest’anno novant’anni il circuito del Nurburgring, anche noto come l’inferno verde, per la lunga ma stretta lingua d’asfalto che si srotola tra i boschi smeraldo dell’Eifel. Ubicato nel West della Germania, molto vicino al Belgio, questo circuito lungo poco più di venti chilometri, con salite e discese, e qualcosa come più di 150 curve, è una pista unica al mondo perché offre di tutto (alterna tratti veloci a lenti) e si può passare sul traguardo e vedere il sole e dopo pochi chilometri anche trovarsi in mezzo alla pioggia battente. Fino agli anni settanta era quasi uso esclusivo delle competizioni, da un ventennio invece è molto frequentato da quasi tutte le Case automobilistiche che lo tengono in grande considerazione per lo sviluppo dei modelli stradali ma anche da privati con loro vetture. Guardate questo video sugli incidenti (https://www.youtube.com/watch?v=nw_rngND3LA). E proprio sugli incidenti va anche detto che ha costruito molto della sua fama perché pista tremendamente selettiva. Se si digita “crash nurburgring compilation” ce ne sono di tutte le tipologie. Recentemente Lamborghini aveva fatto il record del circuito per le vetture stradali con la Huracan, adesso è diventato di Porsche. E quasi in contemporanea anche Alfa ha staccato il migliore tempo nella categorie delle SUV con la Stelvio Quadrifoglio. Il record del circuito con vettura da competizione risale invece al 1983 quando la Porsche di Bellof percorse un giro in 6’11’’ 13. Un tempo che sembrava inavvicinabile da una vettura stradale e invece oggi… iniziano tante ad essere le auto sotto i 7 minuti: dalla Lamborghini Huracan Performante alla 918 fino alla GT2 RS. A questo indirizzo si può vedere parte della classifica (https://nurburgringlaptimes.com/lap-times-top-100/). Chi scrive è vissuto con il sogno per anni di emulare Clark che vola sulle quattro ruote proprio al Nurburgring e ha avuto la fortuna di girare parecchio nell’inferno verde e di far volare anche un’Alfa…Quanti ricordi e quanta storia ha questo incredibile circuito ma soprattutto che tempi quelli registrati dalla Porsche 911 GT2 RS e dall’Alfa Stelvio! Sono davvero un risultato fuori dall’ordinario. E valgono molto perché la pista mette sotto stress tutta la vettura, quindi freni, sospensioni, sterzo, telaio...è un esame durissimo anche per cambio e frizione, oltre che naturalmente per motore e gomme. Va messo in evidenza che Porsche ha segnato tempi ottimi non in un solo giro e questo è importante perché significa avere una meccanica non da una....botta e via. Giusto per non dimenticare con la vecchia M5 non si faceva nemmeno mezzo giro che già i freni andavano in crisi; con la RS4 c'erano problemi alla frizione...con la AMG si facevano solo fumare le ruote, poi tutti sono intervenuti e hanno fatto prodotti migliori. Questo per far capire che il Nurburgring ha contribuito molto allo sviluppo di auto stradali e quindi questi risultati non vanno sottovalutati o catalogati come prove di chi lo ha più...duro. Perchè se un'auto ha freni migliori è meglio per tutti anche quando si attraversa la strada.