Con le elettriche sale alla ribalta il kWh (il chilowattora è un'unità di energia pari a 3600 kilojoule).
Il numero che precede queste tre lettere può indicare la capacità della batteria e anche il consumo medio durante lo spostamento del veicolo.
Più è alto il valore più ha capacità di immagazzinare energia la batteria però non significa naturalmente che l’auto andrà più lontano perché dipende dal suo consumo, cioè da quanti kWh consuma per fare un tot di strada.
E’ insomma come le auto a benzina: non è la capacità del serbatoio a fare la differenza ma il consumo dell’auto.
Una Panda con soli 30 litri percorre più strada di una Ferrari con 100 litri perché la prima per muoversi brucia 1 litro ogni 20 chilometri, la Ferrari 1 litro ogni 5 chilometri.
Tutti oggi fanno poca attenzione al consumo delle elettriche e si concentrano solo sulla capacità della batteria ma le differenze sono importanti.
I motivi per cui tra auto elettriche ci sono grandi differenze di consumo si deve alla costruzione ma anche a una tecnologia in piena fase di sviluppo e dai tanti fattori correlati: inverter, batterie...
Oggi una berlina elettrica può consumare ogni 100 chilometri anche 20 kWh ma il target è portare il consumo sotto i 15 kWh, per un risparmio del 30%. Mica noccioline.
Giusto per avere due parametri concreti sui consumi: con la Volkswagen ID3 per fare 100 chilometri il sottoscritto ha bruciato 18 kWh che pochi non sono considerando che la nuova Mercedes Eqs si dovrebbe attestare attorno ai 16 kWh, ma è tutt’altra macchina! E’ come confrontare i consumi della Golf con quelli della Mercedes Classe S. Questo esempio concreto dimostra in modo chiaro e univoco che la tecnologia vincente sulle auto elettriche è davvero terra di pochissimi e che un’auto popolare come la Volkswagen ID3 deve migliorare e tanto sui consumi anche per poter far dire che è “amica dell’ambiente”. E poi non si sottovaluti che i 18 kWh consumati sono stati frutto di una media su più percorsi perché in autostrada il consumo è stato ben superiore ai 20 kWh e quando si è portato l’acceleratore contro il pavimento si è arrivati anche a oltre 50 kWh per un’autonomia residua di una novantina di chilometri!!!
Per quanto riguarda l’aspetto economico, il costo dell’energia elettrica continua a salire.
Dalla presa di casa si pagava 0.20 a kWh, adesso si parla già di 0,23. E attenzione: dalle colonnine a ricarica più veloce si può anche arrivare a un costo di ben oltre 0,70 cent sempre a kWh. Il che significa che per fare 100 chilometri con una elettrica come la ID3 si può arrivare a spendere quasi 15 euro che significano 10 litri di gasolio! E con una Golf a gasolio di chilometri sempre con 15 euro non se ne fanno 100 come con la ID3 bensì 200!
Il doppio!!!
Le differenze insomma non sono di poco conto.
Ma c’è di più: il grande consumo di energia elettrica di questa estate già calda sta portando a molti sbalzi di tensione sulle rete. Chi si accorge più di questa mancanza di servizio sono proprio i possessori di auto elettriche che in fase di ricarica quando le centraline delle loro auto elettriche recepiscono uno sbalzo di tensione staccano la ricarica e chiedono l’intervento dell’uomo che deve o riassettare il sistema o a volte anche proprio recarsi a staccare e riattaccare la spina della colonnina sull’auto.
Considerando che siamo all’alba di un consumo di energia elettrica per la mobilità sicuramente importante, figuriamoci cosa succederà in futuro se non si prepara un vero piano strategico.
E a proposito di scelte che la politica dovrebbe fare: parlano di aiutare la mobilità elettrica abbassando le tariffe notturne dell’energia elettrica. Peccato che così facendo non favoriranno di certo l’energia solare ma quella a carbone.
In tutto ciò bisogna anche ben pesare che molti automobilisti che passano all’elettrico vengono incentivati con pacchetti di 12/24 mesi per ricariche a costi vantaggiosi che all’inizio ingolosiscono ma poi si possono rivelare molto dannose per il proprio bilancio economico.
Insomma, attenzione ad ascoltare le tante sirene sull’elettrificazione a tutti i costi perché i nodi da sciogliere son tanti e finchè non passeranno dalle parole ai fatti l'uso del... pettine non sarà indolore.