Parlamento europeo
A proposito di...
A proposito di...
28 marzo 2019

Europa e sicurezza, l'abbaglio sull'intelligenza artificiale

Non si dorme tanto bene di questi tempi a Bruxelles. 
Perché c’è tanta voglia di… fare e di farsi… sentire! 
Far capire che si esiste e che si pensa solo al bene dei propri cittadini!
Tra un po’…si vota!

Non passa così giorno che non ci siano novità che ci riguardano.

Tra le ultime chicche la decisione di far votare entro l'anno il Parlamento Europeo sull’obbligo di dotare dal 2022 tutte le automobili di nuova omologazione dei sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) che vanno dalla frenata automatica al mantenimento di corsia con dispositivo anti contromano, comprese scatole nere e occhi d’aiuto e di controllo. Pure per i camion. 

Come nel 2004 quando diventò obbligatorio l’ABS, come l’ESP nel 2011, l’automobile ma anche i veicoli commerciali a breve potrebbero quindi arricchirsi di nuove dotazioni “di serie”, come scrivono alcuni. 

Peccato che queste dotazioni “di serie” se imposte dalla comunità europea verranno scaricate sul prezzo dell’auto e quindi verranno pagate dai cittadini sotto l’ombrello della "sicurezza". Parola magica assieme a "ambiente" per far digerire qualsiasi cosa ed essere: politically correct. 

Il fatto più grave è che questi aiuti non sempre aiutano, perché hanno dei deficit di funzionamento notevoli. Sono, inoltre, sistemi che vanno contro il principio della chiara responsabilità dell’utilizzatore e possono arrivare a farlo incolpare, senza che ne sia realmente responsabile, perché prima bisogna essere certi del loro funzionamento a zero errori. Cosa che oggi non c’è. 

In più non va taciuto che attraverso queste scelte le incompetenze sulle infrastrutture passano in secondo piano. Ci si riferisce ad esempio al crescente aumento di veicoli che prendono strade contromano e ciò per evidenti bachi nel sistema strade con indicazioni fuorvianti che andrebbero eliminate.
 
Oltre a questo c’è anche il partito “abbasso la velocità” che imputa il 20% delle morti sulle strade europee al mito marinettiano e pensa che potrebbe essere evitato dall'Intelligent Speed Assistance, altro sistema che, analizzando la segnaletica stradale e le mappe satellitari, arriva a regolare la velocità del veicolo a seconda dei limiti vigenti. Questo sistema è un’altra follia per il semplice motivo che in alcune condizioni si deve avere più velocità per stare in sicurezza e avere un limite può rivelarsi molto pericoloso. 

Sempre sul tema “teniamo tutti sotto controllo”, emerge anche la volontà di mettere le scatole nere sui veicoli con sensori che memorizzeranno alcuni parametri della vettura negli istanti che precedono un incidente. Così le assicurazioni non rischieranno più nulla e sapranno chi incolpare e su chi rivalersi. 
 
Le nuove regole che si vogliono introdurre impongono anche nuovi crash test, anteriori e laterali per aumentare la robustezza del veicolo; nuove omologazioni dei pneumatici anche con collaudi di coperture usurate; nuovi parabrezza con  specifiche al fine di attenuare la gravità delle lesioni in caso di incidenti con pedoni o ciclisti... 
Camion e bus dovranno essere progettati per garantire una maggiore visibilità e includere sistemi di controllo degli angoli ciechi o di avviso di collisione. 

Tutto ciò dovrà essere approvato dagli ambasciatori di tutti i Paesi membri, oltre che dal comitato per il mercato interno e la protezione dei consumatori, prima di essere sottoposto al giudizio del Parlamento e del Consiglio dei ministri e c’è da augurarsi che qualcuno passi dai sogni alla realtà, dal mondo immaginario, anche ideale, a quello reale. Per non trovarsi con l'intelligenza artificiale che governa quella umana con tutti i rischi del caso. 

 

Lascia un commento: