L’altro giorno si è fatto rifornimento in Austria.
Come da foto, si è pagato il gasolio 1,169 euro al litro.
Per caricare 48 litri, si sono spesi così poco più di 56 euro.
In Italia, nella nostra amata Italia, per la stessa operazione si è speso in autostrada oltre 78 euro, mentre in una stazione no brand (tra le più economiche), poco più di 68 euro.
La differenza è stata ben superiore al 20% nei distributori no brand, e in autostrada si è superato di slancio il 35%!!!
Questa differenza di prezzo tra il gasolio venduto in Austria e in Italia deve far riflettere, perché non significa solo avere costi sensibilmente superiori da sostenere quando ci si muove ma anche prezzi superiori delle merci.
In tanti sappiano che abbiamo accise sul carburante molto alte e che a ogni evento triste capita se ne aggiunga una che poi rimane, ma vivere tutti nella stessa Comunità, quella Europea, con queste differenze fa innervosire ancora di più.
Come fa sempre rabbia sentire che alcune città italiane abbiano livelli di PM in continua crescita, soprattutto dopo un piano sulle fonti rinnovabili che non sembra abbia dato alcun risultato e con costi non trascurabili per sostenerlo, imposti come sempre ai cittadini.
Infine, l’ultimo calice amaro: sappiate che ogni 100 mila chilometri un cittadino austriaco spende in carburante 11.610 euro; un cittadino italiano (quando va bene) 14.100 euro: 2500 euro in più! Mica poco!