I cinesi rimangono tanti anche se non saranno a breve i più popolari abitanti del pianeta terra perché battuti dagli indiani.
In Europa da tempo non passa giorno che sulle strade europee si vedano veicoli dai marchi sconosciuti, cinesi.
Il cambio di passo dalla mobilità termica a quella elettrificata sta portando tantissimi nuovi attori sulle strade, i più provenienti da oriente.
Il numero è impressionante anche perché da uno stesso Gruppo escono più marchi, come per Chery che per l’Europa ha deciso di arrivare con Omoda e Jaecoo. Il primo per prodotti più accessibili, il secondo più raffinati. Il debutto è previsto sul finire di quest’anno.
E proprio il 2023 si annuncia come anno importante per l’industria automobilistica cinese perché stanno per sbarcare e sbarcheranno anche BYD, Nio, Xpeng… mentre sono già in giro MG, Aiways, Geely…
Nel 2025 c’è chi prevede che l’industria automobilistica cinese potrebbe superare il milione di unità vendute nel Vecchio Continente ma c’è anche chi dice che potrebbero essere molte di più.
Tra i Gruppi più importanti ricordiamo Geely che ha acquisito Volvo e Lotus, è azionista di maggioranza di Mercedes, ha i suoi brand Lynk & Co e Polestar, e detiene il 50% di Smart.
Byd è un altro colosso dal futuro radioso perché da sempre ha creduto e investito nell’elettrificazione. Nel nostro Paese arriverà a breve con una gamma di modelli composta da due SUV di segmento C e D, oltre ad una grande berlina di rappresentanza. Grazie ad una piattaforma modulare di nuova generazione e al fatto che produce direttamente batterie (è il secondo produttore al mondo di accumulatori).
Great Wall l’aspettavamo nel 2022, ma ci sono stati un po’ di ritardi per cui Great Wall Motors arriverà ufficialmente in Europa nel 2023, con l’Italia prevista tra la fine dell’anno e l’inizio del 2024 con i marchi WEY e Ora.
Airways è una realtà giovane, è nata nel 2017 ma molto promettente.
A contare oggi sono circa 20 i brand con buone potenzialità di successo e questo lascia molti sbigottiti se si pensa che sono quanti quelli dell’industria automobilistica europea dalla storia secolare.
Ma c’è di più che deve far riflettere: mentre gli storici brand europei come Mercedes, Audi, BMW, Lancia, Fiat… stanno riducendo l’offerta di modelli dopo anni di forte espansione in tutti i segmenti, non hanno uguale approccio i nuovi arrivati che quindi potrebbero in breve tempo diventare dei veri leader delle vendite.
In Europa i grandi manager dicono che non sono più interessati ai volumi ma solo ai margini, dalle altre parti del mondo invece è tutt’altra storia. Ma pochi ne parlano volentieri e preferiscono tenere la polvere sotto il tappetto. Ancora una volta a tutto vantaggio dei nuovi arrivati che si possono così trovare campo libero. Come sta accadendo sulle auto a basso costo dove BYD è arrivata per prima a fare l’auto elettrica del popolo, la Seagull. Piccola elettrica a 4 porte da 378 cm di lunghezza e con un prezzo inferiore agli 11 mila euro.
Insomma, i cinesi corrono, un po' in ordine sparso e non certo con piani razionali, ma è il loro modo di fare. Diverso ad esempio da quello degli indiani che hanno fabbriche che stanno andando su tre turni. Ma continuare a sottovalutarli come fanno tanti non è saggio, come ha fatto e sta facendo Volkswagen. BYD, gruppo cinese che vede fra gli investitori Warren Buffett, è diventato per la prima volta il marchio automobilistico più venduto in Cina, detronizzando Volkswagen! Il produttore di veicoli elettrici ha scavalcato il rivale tedesco nel primo trimestre, vendendo oltre 440.000 auto nel Paese facendo perdere il trono a VW che lo deteneva dal 2008.
Infine un consiglio ai consumatori: se si guarda a prodotti cinesi si punti su brand un minimo affermati per non dover un domani aver problemi con ricambi e non solo. Un'auto firmata BYD o MG difficilmente potrebbe sparire mentre marchi di giovane età e scarsa identità seppur di grandi colossi invece si.