Mai l'uomo è stato fermo come in questi giorni.
Nemmeno ai tempi delle grandi guerre.
L'imputato di questo stop forzato ha un nome: Coronavirus.
Di lui si sa tutto e niente.
Ma qualcuno ha capito quale sia il sistema protettivo migliore da utilizzare per difendersi dal Coronavirus?
Se sì, non lo tenga per sé!
Possibile che si sia ancora al “laviamoci le mani”?
Da più di un mese si sta segregati in casi, tutti dicono il contrario di tutto e in televisione si parla e straparla, come su internet, a più non posso, mentre il tempo passa grazie anche ad un uso smodato di WhatsApp, tra accesi dibattiti su tesi complottistiche, consigli “della nonna”, vignette sdrammatizzanti e allarmismi più seri e meno… Mandando pure in tilt il sistema della comunicazione, perché così facendo non si capisce più quale notizia sia vera e quale no ma soprattutto cosa sia più o meno importante.
L'informazione è stata distrutta.
Dicono che il Coronavirus resista sulle superfici come plastica o acciaio per ore. Ma è possibile che nessuno abbia verificato esattamente per quanto tempo e nessuno sia in grado di fornire dei parametri fissi?
Quanto ci vuole a sapere se il Cornavirus resiste tot. ore a tot. gradi ad una determinata umidità?
E proprio l’umidità che ruolo gioca?
Considerando che l’area di Wuhan non è secca e che anche nelle regioni dove sta diffondendosi ora c’è un clima molto simile, non può essere una semplice coincidenza.
In Cina non sanno niente a riguardo? Possibile che non abbiamo fatto ricerche e studi al riguardo?
Abbiamo personaggi che sono andati in orbita, abbiamo personaggi che vivono in laboratori: ma dove sono ora che servono?
Sappiamo che i virus vanno su uomini, animali e piante. Sul cibo?
A che temperatura si uccide il Coronavirus?
Almeno si sapesse che a 20° con umidità del 60% e in ambiente senza sole, come in una stanza, dura tot. ore e poi si annienta da solo, si potrebbero decidere azioni mirate. Come mettere in una stanza gli oggetti che si presume possano essere stati contaminati da Coronavirus.
Ma niente. Nessuno fornisce informazioni utili. Nessuno si espone. Vengono citati studi e università ma poi quando si va a verificare non tutto torna. Come in questo testo che gira su internet e che si riporta in corsivo.
Coronavirus: conoscerlo meglio
Il virus non è un organismo vivente bensì una molecola proteica (DNA) coperta da uno strato protettivo di lipidi (grassi) che, se assorbito dalle cellule della mucosa oculare, nasale o della bocca, modifica il loro codice genetico (mutazione) e lo converte in cellule di moltiplicatori e aggressori.
Poiché il virus non è un organismo vivente ma una molecola proteica, non viene ucciso, ma decade da solo. Il tempo di disintegrazione dipende dalla temperatura, dall'umidità e dal tipo di materiale in cui si trova.
Il virus è fragile; l'unica cosa che lo protegge è un sottile strato esterno di grasso. Ecco perché qualsiasi sapone o detergente è il miglior rimedio, perché la schiuma ROMPE IL GRASSO (ecco perché devi strofinare così tanto: per almeno 20 secondi o più, e fare molta schiuma). Dissolvendo lo strato di grasso, la molecola proteica si disperde e si scompone da sola.
Il CALORE scioglie il grasso; quindi usare acqua a temperatura superiore ai 25 gradi per lavarsi le mani, i vestiti e tutto il resto. Inoltre, l'acqua calda produce più schiuma e ciò la rende ancora più utile.
* L'alcool o qualsiasi miscela con alcool superiore al 65% DISSOLVE QUALSIASI GRASSO, in particolare lo strato lipidico esterno del virus.
* Qualsiasi miscela con 1 parte di candeggina e 5 parti di acqua dissolve direttamente la proteina, la scompone dall'interno.
* L'acqua ossigenata aiuta molto dopo sapone, alcool e cloro, perché il perossido dissolve le proteine del virus, ma devi usarlo puro e fa male alla pelle.
NIENTE BATTERICIDI. Il virus non è un organismo vivente come i batteri; non si può uccidere con gli antibiotici ciò che non è vivo, ma disintegrare rapidamente la sua struttura con tutto ciò che è stato detto.
* NON scuotere MAI abiti, lenzuola o indumenti usati o inutilizzati. Mentre è incollato su una superficie porosa, è molto inerte e si disintegra solo tra 3 ore (tessuto e poroso), 4 ore (rame, perché è naturalmente antisettico; e il legno, perché rimuove tutta l'umidità e non la lascia staccare e si disintegra), 24 ore (cartone), 42 ore (metallo) e 72 ore (plastica). Ma se lo scuoti o usi uno spolverino, le molecole del virus galleggiano nell'aria per un massimo di 3 ore e possono depositarsi nel tuo naso.
Le molecole virali rimangono molto stabili nel freddo esterno o artificiale come i condizionatori d'aria nelle case e nelle automobili. Hanno anche bisogno di umidità per rimanere stabili e soprattutto l'oscurità. Pertanto, ambienti deumidificati, asciutti, caldi e luminosi lo degraderanno più rapidamente.
* LA LUCE UV su qualsiasi oggetto che può contenerlo rompe la proteina del virus. Ad esempio, per disinfettare e riutilizzare una maschera è perfetto. Fai attenzione, scompone anche il collagene (che è una proteina) nella pelle, causando infine rughe e cancro della pelle.
* Il virus NON può passare attraverso la pelle sana.
* L'aceto NON è utile perché non rompe lo strato protettivo di grasso.
NIENTE ALCOL o VODKA. La vodka più forte è il 40% di alcol e hai bisogno del 65%.
* LISTERINA (è un collutorio americano) SE SERVE! È il 65% di alcol.
* Più lo spazio è limitato, maggiore sarà la concentrazione del virus. Più aperto o ventilato naturalmente, meno.
* Questo è super detto, ma devi lavarti le mani prima e dopo aver toccato mucosa, cibo, serrature, manopole, interruttori, telecomando, telefono cellulare, orologi, computer, scrivanie, TV, ecc. E quando si usa il bagno.
* Devi UMIDIFICARE LE MANI SECCHE ad esempio lavarle tanto, perché le molecole possono nascondersi nelle microrughe o tagli. Più densa è la crema idratante, meglio è.
* Conserva anche le UNGHIE CORTE in modo che il virus non si nasconda lì.
Adesso leggete cosa dicono questi tecnici.
Carolyn Machamer, professore di biologia cellulare il cui laboratorio presso la Johns Hopkins School of Medicine ha studiato per anni la biologia di base dei coronavirus, si è unito a Samuel Volkin, candidato MPH / MBA di Johns Hopkins, per una breve discussione di questi risultati e del loro significato. La conversazione è stata modificata per lunghezza e chiarezza.
Volkin: Secondo questo rapporto, sembra che il virus COVID-19 viva potenzialmente sulla superficie da giorni. Quanto dovremmo preoccuparci del nostro rischio di essere infettati semplicemente toccando qualcosa con cui una persona infetta era in contatto giorni fa?
Machamer: Ciò che sta ricevendo molta stampa e che viene presentato fuori dal contesto è che il virus può durare sulla plastica per 72 ore, il che sembra davvero spaventoso. Ma ciò che è più importante è la quantità di virus che rimane. È inferiore allo 0,1% del materiale virale iniziale. Infezione è teoricamente possibile ma improbabile ai livelli rimanenti dopo alcuni giorni. Le persone hanno bisogno di saperlo.
Mentre lo studio del New England Journal of Medicine ha scoperto che il virus COVID può essere rilevato nell'aria per 3 ore, in natura, le goccioline respiratorie affondano a terra più velocemente degli aerosol prodotti in questo studio. Gli aerosol sperimentali utilizzati nei laboratori sono più piccoli di quelli che escono da una tosse o da uno starnuto, quindi rimangono nell'aria a livello del viso più a lungo di quanto sarebbero le particelle più pesanti in natura.
Qual è il modo migliore in cui posso proteggermi, sapendo che il virus che causa COVID-19 vive sulle superfici?
È più probabile catturare l'infezione attraverso l'aria se ci si trova accanto a qualcuno infetto piuttosto che fuori da una superficie. La pulizia delle superfici con disinfettante o sapone è molto efficace perché una volta che lo strato superficiale oleoso del virus è disattivato, non è possibile che il virus infetti una cellula ospite. Tuttavia, non ci può essere una sovrabbondanza di cautela. Niente di simile è mai successo prima.
Le linee guida del CDC su come proteggersi includono:
• Pulire e disinfettare le superfici con cui molte persone entrano in contatto. Questi includono tavoli, maniglie delle porte, interruttori della luce, controsoffitti, maniglie, scrivanie, telefoni, tastiere, servizi igienici, rubinetti e lavandini. Evitare di toccare le superfici ad alto contatto in pubblico.
• Lavati spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi immediatamente quando torni a casa da un luogo pubblico come la banca o il negozio di alimentari.
• Quando sei in uno spazio pubblico, metti una distanza di sei piedi tra te e gli altri.
• Soprattutto, rimanere a casa se si è malati e contattare il medico.
Si è ipotizzato che una volta che la stagione estiva arriverà e il tempo si riscalderà, il virus non sopravviverà, ma non sappiamo ancora se sia vero. Il tempo o la temperatura interna influiscono sulla sopravvivenza del virus COVID-19 sulle superfici?
Non ci sono prove in un modo o nell'altro. La vitalità del virus nell'esposizione al caldo o al freddo non è stata studiata. Ma sottolinea che lo studio del New England Journal of Medicine è stato condotto a temperatura ambiente, 21-23 gradi Celsius.
In che modo il virus che causa COVID-19 si confronta con altri coronavirus e perché stiamo vedendo tanti altri casi?
SARS-CoV-2 si comporta come un tipico coronavirus respiratorio nei meccanismi di base di infezione e replicazione. Ma diverse mutazioni gli consentono di legarsi più stretto al suo recettore ospite e aumentare la sua trasmissibilità, che si pensa lo renda più infettivo.
Lo studio del New England Journal of Medicine suggerisce che la stabilità della SARS-CoV-2 è molto simile a quella della SARS-CoV1, il virus che ha causato l'epidemia globale di SARS 2002-2003. Ma i ricercatori ritengono che le persone possano trasportare alte cariche virali di SARS-CoV-2 nel tratto respiratorio superiore senza riconoscere alcun sintomo, permettendo loro di liberarsi e trasmettere il virus mentre sono asintomatici.
Avete idee più chiare ora?
Cucu università italiane e super rettori da 8 mila euro al mese...dove siete?
La Gavi Alliance, l'organizzazione fondata da Bill Gates, ha lanciato un appello per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. Il direttore esecutivo Seth Berkley sulla rivista Science, chiede un progetto globale. E attenzione: Berkley pensa che lo sforzo sia confrontabile al Progetto Manhattan, quello che portò alla bomba atomica! Ma come? La grande fondazione del grande Bill Gates con gran parte di Paesi in ginocchio arriva a partorire solo questa grande idea?
Ieri si è scritto che l’unica vera mossa importante, da tre mesi a questa parte, è stata quella arrivata da Bosch che ha creato uno strumento per diagnosticare il Coronavirus in meno di 3 ore e con un margine d’errore inferiore al 5%. Questo lascia ben sperare. I primi apparecchi dovrebbero essere pronti da aprile. Questo è un fatto importante anche perché ora dalla Spagna giungono voci che gli apparecchi diagnostici che arrivano dalla Cina tanto affidabilii non sono...
E in Italia?
C’è chi offre impianti industriali per le mascherine; c’è chi propone di produrre parti per i ventilatori… ma sono tutti supporti per aumentare la produzione di oggetti noti. possibile che non esca nulla di un po’ più raffinato?
Negli ospedali, in particolare nei reparti infettivi, ci sono le zone di decontaminazione. Anche con lampade UV. Ma perché non se ne parla? Soprattutto di questi tempi dove le lampade UV sono anche a Led? Come pensare, ad esempio, ad uno strumento a luce UV da passare sugli oggetti, accessibile a tutti.
Ferrari ha annunciato di mettersi a disposizione per l’emergenza, dopo qualche giorno non si sa più nulla. Lexus manda mail con sconti come se qualcuno di questi tempi avesse voglia di cambiare auto. FCA offre di pagare le auto nel 2021, ma leggete i commenti su questa iniziativa! Per fortuna c'è anche una FCA buona che si adopera nella lavorazione in alluminio di parti per apparecchi sanitari.
C’è tanta, troppa confusione, viene da dire.
Come con le mascherine.
Ci vuole una cabina di regia: con un capo e tanti esperti per ogni settore. Che poi riferisca e prenda decisioni assieme al numero 1.
Se non se ne esce!
In Italia siamo campioni a non prenderci per tempo e a far confusione, così paghiamo prezzi altissimi. Oggi però è davvero troppo.
Adesso l’ultima ideona è quella della mossa tecnologica. Quella di monitorare ogni cittadino con la tecnologia, con l’intelligenza artificiale. Di buttarsi in un settore dove non siamo maestri.
Ed è un altro punto importante su cui riflettere.
Insomma si torni ai fatti e alle cose concrete.
Attenzione, l’invenzione di Bosch non arriva dall’intelligenza artificiale, dalla tecnologia dell’etere.
Poggia su basi che si toccano, materiali non immateriali.
Non dimentichiamo che se i nostri medici avessero avuto dei semplici strumenti protettivi per naso, bocca e occhi, corredati di guanti e tute monouso, non saremmo dove siamo e se negli ospedali ci fossero stati più posti letto nelle terapie intensive, avrebbe fatto qualche differenza, e non da poco.
Oggi siamo con carenza di medici. Uomini. Non robot. E ci troviamo nella folle condizione di pensare di semplificare l’accesso a questa professione.
E’ ora che si ritorni a dare peso a ruoli e competenze.
Bisogna tornare a usare la testa propria non quella artificiale, mettendo ordine su quello che ci serve realmente.
Bisogna capire chi è questo Coronavirus!
P.S. Sul tema vogliamoci bene si ricorda che negli ospedali privati tanto osannati i posti letto in rianimazione non sono mai stati superiori a quelli degli ospedali pubblici. Nonostante i privati ricevano fior fior di donazioni. E questa è un’altra brutta storia italiana. Quella dove chi può dona alla sanità privata e non a quella pubblica. Come insegnano le recenti buone azioni della coppia Fedez-Ferragni.