L'edizione 2017 in corso di svolgimento del Tokyo Motor Show spegne quest’anno 45 candeline. Conferma che il mondo dell’auto continua a sbandare in tutte le direzioni creando molta confusione perché non è più sottocontrollo.
Innanzitutto ha colpito la scelta di Honda di distribuire un proprio nuovo veicolo elettrico dapprima in Europa e solo successivamente in Giappone. Fatto decisamente curioso, come se l'Europa fosse l'antenna tecnologica della mobilità elettrica! Quando invece è la Cina a volerla. Sempre da Honda, ascoltando le dichiarazioni del CEO Takahiro Hachigo, è emersa la volontà di continuare sulla strada maestra, quindi ancora produzione di auto, aerei, moto… Non si è parlato di affiancare business sul tema provider di mobilità, come hanno invece fatto Ford, PSA e VW. Per la serie il business per Honda, che è il maggior produttore di motori al mondo, rimane quello noto. Quindi sorge spontanea la domanda: chi ha preso la direzione sbagliata? Honda o gli altri? E se Honda crede nel prodotto e nelle novità perché è stata così avara in questa edizione del salone con solo due auto sullo stand? E perchè con la sua elettrica di nuova generazione non punta sul mercato cinese dai volumi maggiori di quelli europei???
Toyota ha sparigliato le carte con la mossa dell’ibrido GPL per i taxi ma soprattutto è emersa l’assoluta certezza che i prezzi delle celle a combustibile scenderanno e di parecchio a partire già dalla prossima generazione di veicoli, che va avanti spedita nello sviluppo e dovrebbe necessitare della metà di platino in uso sul modello attuale. La nuova generazione di veicoli a idrogeno dovrebbe debuttare nel 2020, quindi tra poco. Gli uomini Toyota hanno anche elogiato la partnership con BMW e questo significa che ne godrà pure il costruttore tedesco. Così sul cosa sarà meglio fare, puntare sulle elettriche o sulle auto a idrogeno, il dubbio rimane. In questa edizione del salone di Tokyo il colosso giapponese ha quindi messo i fumogeni facendo solo intravedere quel qualcosa che potrebbe essere rivoluzionario.
Ancora in tema di cambiamenti anche Mazda insiste sul motore a compressione variabile come Infiniti e Nissan. Mazda assicura un incremento di prestazioni tra il 20 e il 30% con una conseguente riduzione del consumo di benzina sempre in quell'ordine. Soluzione tecnica complessa, ha sì vantaggi ma secondo molti ingegneri europei si ottengono ugualmente e più facilmente sui motori tradizionali con l'iniezione ad acqua, le alte pressioni...
Nissan ha annunciato il debutto in Formula E nel 2018 e in contemporanea Renault ha comunicato che la prossima sarà la sua ultima stagione nel Campionato della Formula E, che fino ad oggi poco ha appassionato. Anche perché sono vetture che tanto forte non vanno (solo 225 km/h di velocità massima). Ma chi ha ragione: Renault che lascia o quelli che entrano?
Sempre a Tokyo si è parlato di guida autonoma ma mancano le normative tanto che la prima automobile con livello 3, l’Audi A8 non può usufruirne perché mancano infrastrutture e leggi. E allora viene da domandarsi: ha senso parlarne così tanto?
Ancora Nissan. La Casa giapponese ha mostrato IMX, crossover elettrico con autonomia di 600 km con livello di guida autonoma addirittura 5 e volante che scompare, come il prototipo che fece vedere VW, ma poi spinge sulle prestazioni e il piacere di guida con la potenza esorbitante di questo concept da 320 Kw e 700 NM di coppia. E in più ha mostrato pure una Leaf Nismo!
Sul tema veicoli particolari hanno colpito Concept-i Ride e la Concept-i Walk di Toyota. Il primo è una sorta di Smart con portiere ad ali di gabbiano, due sedili e lo spazio per una carrozzella. I comandi di questo compatto veicolo sono stati semplificati al massimo e sono grandi perché nel programma di sviluppo si è voluto pensare molto alla terza età. Verso altri consumatori va invece Concept i-Walk, che non è un aspirapolvere, bensì un triciclo che riprende temi espressi da SegWay ma con tre ruote e dotato di sensori anticollisione. Altra proposta particolare di Toyota arriva da Body Auto, il braccio commerciale del gigante giapponese. Nel suo spazio al salone ha mostrato forse il mezzo più curioso: 2,5 metri di lunghezza è la Wonder-Capsule a due posti progettata in combinazione con l'azienda di abbigliamento Anrealage che spiega l'interno fluorescente. Tutte le funzioni della strumentazione vengono visualizzate sul parabrezza. Viene alimentata da una batteria agli ioni di litio da 6kWh che fornisce corrente a un motore elettrico da 8kW / 55Nm che guida le ruote posteriori. Nel baule zucche di Hallowen perché anche in Giappone si festeggia. E a proposito di ritorni e festeggiamenti, in casa Suzuki hanno presentato e-survivor: un concept che annuncia un possibile ritorno del Jimny.
Infine sempre da Toyota debutto di una nuova generazione della Century, la macchina di chi comanda in Giappone: le forme sono rimaste praticamente sempre le stesse ma sotto il vestito presenta una nuova meccanica, non più a dodici cilindri bensì a 8 con sistema ibrido.
Insomma anche al salone di Tokyo il caos regna sovrano, si può dire tutto e il contrario di tutto e di grandi novità gran poche. Ormai è chiaro che tanti hanno perso la bussola e stanno facendo di tutto per farla perdere a tutti.