Friday for future
A proposito di...
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24 settembre 2021

Friday for future: è tempo di cambiamenti! Per tutti.

FFF è un movimento internazionale di studenti che saltano le lezioni del venerdì per partecipare a manifestazioni con il fine di chiedere azioni ai leader politici affinché agiscano per prevenire il cambiamento climatico e affinché l'industria dei combustibili fossili passi alle energie rinnovabili.
 
Il fenomeno è cresciuto grazie alla notorietà data dai media alla studentessa svedese Greta Thunberg la quale ha organizzato una protesta nell'agosto 2018 fuori dal parlamento, con un cartello che diceva “sciopero scolastico per il clima".
 
La maggior parte di coloro che manifestano si pongono poche domande, lottano contro il petrolio e aprono (inconsapevolmente) al nucleare ma soprattutto non fanno nulla per cambiare le proprie abitudini, non riflettendo che tutti siamo attori protagonisti in questo ambito e l’azione del singolo non è meno importante
 
Esempio lampante è l’uso smodato dei telefonini che comporta un consumo d’energia altissimo ed un conseguente inquinamento ambientale ma che non sembra preoccupare minimamente i più che manifestano e men che meno li porta a fare qualcosa per ridurne la dipendenza.
 
Altro punto su cui andrebbe fatta un’importante riflessione riguarda le fasi di acquisto/possesso di qualsiasi prodotto: perché non mettere la qualità in cima ai valori così da creare una civiltà meno consumistica? Pensate tutti a quante scarpe avete e quante se ne avevano o ne avevano i vostri nonni/genitori; ma anche nelle case quanti oggetti si è costretti a cambiare perché hanno un durata limitata…
 
Nel settore della mobilità ci sono prodotti che durano di più rispetto ad altri e quindi inquinano meno. Perché non devono essere premiati? Che senso ha guardare le emissioni di un veicolo quando si muove e non considerare l’impatto ambientale della produzione? Soprattutto quando quest’ultimo è superiore all’intero ciclo d’uso? Secondo voi impatta di più un signore con una Panda che tiene dieci anni o un signore che cambia in dieci anni cinque auto? Secondo molti politici in Europa il primo perché naturalmente non si calcola l'impatto della produzione! 
 
Oggi è passato il concetto che si viva in una bolla e tutto quello che sta fuori da essa non interessa o meglio non sia di interesse, quando in realtà così non è. 
 
Si dibatte molto sulle rinnovabili. E solo in questi giorni molti si sono accorti con il rincaro bollette che questo settore vive grazie alle sovvenzioni, tra l’altro pagate con l’odiato oil. Forse non sarebbe il caso di manifestare per l’energy saving, sul risparmio energetico che diventi una vera missione da parte di tutti? E non sarebbe anche il caso che si informassero meglio i cittadini spiegandolo loro che bisognera' scendere a compromessi con il nucleare se al petrolio si vuole rinunciare? 
 
Oggi si vedono sempre più aziende e politici strizzare l’occhio al green perdendo appieno la visione sulla lunga distanza, mettendo quindi a rischio il benessere del pianeta e dei suoi abitanti. L’Europa è vittima di un senso di colpa inspiegabile e continua a legiferare limitazioni a se stessa non mostrando coraggio contro chi è tutt’altro che amico dell’ambiente. E’ come se si dovesse svuotare una vasca: l’Europa continua a usare sempre più secchi per togliere quella che altri aggiungono con autobotti!
 
E proprio per la mancanza di questa presa di coscienza “Friday for future”  appare come una grande occasione mancata anche in questa edizione. Soprattutto da parte degli organizzatori che fanno leva sui più giovani incalzandoli senza condurli a ragionamenti costruttivi. Attenzione poi alla massa di persone che muove e che ora oltre agli studenti vuole aggiungere i lavoratori attraverso i sindacati, con una giornata di sciopero per il bene del Pianeta.
 
Friday for future è un movimento importante che ha il merito di aver svegliato l’opinione pubblica su un tema fondamentale per tutti, però ora deve evolvere da manifestazione di protesta a evento riflessivo. Non di schieramento. Perché come è oggi serve solo ad abbagliare e a far perdere l’orientamento, aprendo le porte al greenwashing. Sempre più dilagante.

 

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