“Arriva l’inverno e il bavero va alzato”. Era solita dire la nonna al nonno quando stava per uscire. E prima di varcare l’uscio arrivava la risposta: “Certo, perché di questi tempi non c’è solo il generale a fare danni”.
Passano gli anni, arrivano i figli e poi i nipoti. E il bavero si deve rinforzare perché di venti maligni ce ne sono sempre più .
Soprattutto per i loro nipoti è importante che tornino ad alzarlo. Non solo perché il loro futuro è incerto ma anche perché di venti infidi tanti ne soffiano.
Come sul grande tema automobili a benzina e automobili diesel: quale preferire. Perché i venti contrari al diesel sono molto violenti, soprattutto da parte dei più che non li guidano con attenzione e soprattutto non verificano i consumi.
Recentemente si sono messe a confronto le nuove proposte a benzina di diversi costruttori come Nissan, Fiat, Mercedes… con le omologhe versioni a gasolio e non c’è stata volta che non si sia riscontrato un consumo nettamente inferiore per queste ultime. Anche superiore al 30%! Così non ci si spiega questa levata a favore dei motori a benzina, che sono sì tanto migliorati ma non così tanto da avvicinare i motori a gasolio.
Il nuovo milletre turbo a benzina che serve Renault, Nissan e anche modelli Mercedes con potenze anche da 140 o 160 cavalli è davvero ben fatto ad esempio, pur non avendo lo scambiatore integrato nel collettore come il milletre di Fiat, ma alla voce consumi incanta parzialmente, perché se è vero che si arriva a fare anche i 14 km/l e altrettanto vero che se non si presta attenzione si fanno i 12. Che sono tanti meno rispetto alle versioni con motori a gasolio, che difficilmente scendono sotto i 16 e se si presta attenzione consentono anche i 22 chilometri con un litro.
Le differenze, pertanto, ci sono ancora e non sono da poco. I nuovi benzina va detto che spingono meglio grazie al turbo e all’iniezione diretta e sono più silenziosi dei diesel ma farli passare come il meglio non è corretto, anche per quanto riguarda l’ambiente. Certo, anche i benzina hanno ora il filtro antiparticolato, ma più consumo significa più emissioni. Inoltre è importante non sottovalutare quanto i benzina siano più sensibili nei consumi all'uso che si fa dell’acceleratore e della marcia stop&go. Nell’uso infatti la distanza tra il dichiarato e l’effettivo è tanto distante, più di quanto avvenga con i motori a gasolio. Giusto per capire su un percorso di una ventina di chilometri con accensione al mattino, con una benzina si fanno i 10 chilometri con un litro prestando attenzione, con una diesel i 15! Stiamo parlando di vetture di segmento C. Quindi anche nell’uso quotidiano nel classico spostamento casa-lavoro-spesa, le differenze non sono di poco conto. E se da Milano si va a Malpensa con una diesel si fanno anche 22 km/l, con un benzina è difficile fare i 13. Mentre da Milano a Verona con un diesel si è attorno ai 18, con un benzina 13,5. Mica poche quindi le differenze. Così a fronte del continuo attacco ai diesel viene da dire si alzi il bavero e si affronti la tempesta non perdendo di vista che, se lo si abbassa, la salute ne può risentire.
PS. A Milano in questi giorni hanno bloccato le euro4 ma lasciate libere le euro 3 a benzina. Quindi con una BMW X5 benzina del 2001 si può circolare con una BMW X5 diesel no. La prima consuma mediamente tra i 7 e gli 8 chilometri la diesel tra i 10 e i 12. La benzina non ha il filtro antiparticolato la diesel si. Non si taccia anche che per percorrere 100 mila chilometri la X5 benzina richiede 12.500 litri per una spesa di 21 mila euro; la diesel 8.333 litri per una spesa di 13.000 euro. La benzina emette più di trenta milioni di grammi di co2, la diesel dieci milioni in meno!!! A voi le conclusioni.