…l’automobile è ancora la Dea di tanti; che le auto del passato hanno raggiunto valori stellari; che il business dei ricambi dagli scova-reperti si è trasformato in sforna-ricambi nuovi per auto vecchie; che se ASI e ACI vanno d’accordo è meglio; che questa rassegna è il punto di riferimento.
L’edizione 2016 della più importante rassegna di automobili d’epoca europea e non solo, tenutasi lo scorso week end nella città del Santo, è stata un successo fuori dall’ordinario perché segna una crescita continua di anno in anno.
Numerosi quelli con i capelli bianchi e con i capelli grigi ma, cosa inaspettata, foltissima la schiera dei giovani: l’automobile di fans ne ha ancora proprio tanti. I visitatori sono stati tanti come mai in passato, sia italiani sia stranieri, e si faticava davvero a camminare da quante persone erano presenti, nonostante la Fiera di Padova non sia piccola e l’organizzazione abbia aumentato gli spazi, anche con un tendone gigante nella parte alta, per la prima volta, in modo da dare ulteriore sfogo ai corridoi in alta pressione.
Sia gli espositori di automobili sia di ricambi hanno fatto sold out.
Tutti già sabato mattina erano più che soddisfatti e nel pomeriggio anche gli ultimi pezzi (quelli meno interessanti) hanno visto nuovi proprietari.
Sugli scudi come ormai da anni le Porsche 911: le serie F sono diventate rarissime, ora è il momento delle 3.2: un buon esemplare arriva anche a 80 mentre uno scarso a meno di 40 non si trova. Richieste esagerate anche per l'ultima serie raffreddata ad aria la 993 e le delicate 964 a doppia accensione. Alfa Romeo è tornata in un momento magico: una bellissima Montreal ben restaurata con l'eccezione di alcuni dettagli dovrebbe volare all'estero per 120 mila euro già oggi, le Gt Bertone 2000 sono oltre i 40 mila euro e altrettanto in salita gli altri modelli con un punto interrogativo solo sulla Giulietta e Giulia spider che non sono state molto richieste. Sembra infatti ci sia più interesse per modelli più recenti, quelli degli anni settanta, soprattutto le supersportive carrozzate da Bertone, Pininfarina, Giugiaro... Nel settore fuori strada regina come sempre è la Range Rover supportata da un buon club e dalla Casa madre. Praticamente assente Jeep. Tanti hanno notato che importantissimo è il ruolo del registro storico e dei club per diffondere interesse e di ciò ne trae beneficio anche il valore economico dei modelli ma anche il blasone del marchio. Quindi tantissime le auto esposte per tutti i gusti e per tutte le tasche, con valori ancora in crescita. La massa era attratta dalle auto di trenta/quaranta anni fa e dalle ventennali anche perché più abbordabili e vicine nella memoria di ognuno. Tantissimi i ricambi con presenze di espositori di tutte le nazioni. A proposito: si stanno spaccando in due sezioni, quelli che producono pezzi nuovi per auto vecchie e quelli tipo alto antiquariato con mirata attenzione a proporre il pezzo d’epoca in buono stato o addirittura mai usato, vera chicca da celebrare e da sottoporre solo a pochi cultori molto danarosi. Molto interesse anche sulla Vespa con prezzi sempre molto alti, esemplari tirati a specchio attorno ai 9 mila euro; e sulle due ruote giapponesi degli anni '70 oltre che sulle BMW soprattutto GS Parigi Dakar.
Tutti alla fine hanno fatto sold out e sono stati felicissimi di aver partecipato a questa edizione che sarà l’ultima così. Perché Mario Carlo Baccaglini, il gigante nato con la camicia su misura, per l’anno prossimo ha idee grandiose. Oltre ad essere riuscito ad ottenere più spazio dalla Fiera (si ingrandirà ancora e va detto che è necessario) intende portare questa incredibile manifestazione anche dentro la città. Il sindaco Massimo Bitonci, uomo intelligente, vista l’opportunità, data dalla portata di questa manifestazione, ha dato ovviamente semaforo verde e quindi il prossimo anno saranno da attendersi risultati ancor più rilevanti con la presenza di Case automobilistiche nella piazze di una tra le città più importanti e attive nel diffondere cultura, così da creare un cocktail tra protagoniste e protagonisti ancora più accattivante di uno spritz. Perché alla fine la ricetta di Auto e Moto d’Epoca vincente è quella di permettere a tutti di essere attori e non comparse di questa incredibile manifestazione, che l’anno prossimo acquisirà quest'ulteriore valore per la gioia di tutti quelli che costruiscono il domani, basandosi sulle conoscenze del passato.
“Abbiamo segnato un svolta” racconta felice l’organizzatore Mario Carlo Baccaglini: “Dal 2017 sarà l’intera città a divenire ‘Auto e Moto d’Epoca’. Il salone è pronto: lavoriamo per portare le grandi Case nelle piazze, la fiera nelle strade e decine di migliaia di appassionati a scoprire il territorio”.
In attesa di tutto ciò, il 25 novembre a Milano, ci sarà una mega asta da oltre 430 auto, 150 moto e 60 motoscafi da corsa per placare la fame anche dei 100 mila accorsi a Padova. Questa mega asta sarà organizzata da RM Sotheby's Auction (http://www.rmsothebys.com/).