Ieri a Ansty, vicino a Coventry, è stata una giornata molto importante. Il colosso cinese Geely, proprietario di Volvo e di The London Taxi Company, ha aperto le porte del nuovo stabilimento che produce gli iconici taxi neri inglesi e in questa occasione abbiamo potuto fare il punto su molti aspetti. E, fatto curioso, si è anche parlato dei veicoli per distribuire le merci nell’ultimo miglio, settore importantissimo e attualmente al centro di tutti gli interessi delle compagnie produttrici di veicoli, come ci ha confermato anche Alfredo Altavilla, Ceo EMEA FCA, al recente salone di Ginevra. Il Ceo di The London Taxi Company, Chris Gubbey, ha chiarito la visione globale, la volontà di dare un veicolo a zero emissioni e totalmente nuovo. A chi gli ha fatto notare che costerà tanto e i tassisti faranno fatica a pagarlo la classe politica inglese ha sussurrato che se ne occuperà per il bene della collettività.
Innanzitutto ha colpito quanto in UK oggi l’industria dell’auto sia presente e forte con ben 15 siti produttivi. Nel 2016 in UK si sono prodotte 1,72 milioni di auto con oltre 160 mila dipendenti impiegati direttamente e qualcosa come oltre 800 mila nell’indotto! Il rinnovato stabilimento della London Taxi Company è la ciliegina sulla torta che, anche se contribuirà poco sul volume complessivo (comunque da’ lavoro a 1000 persone e ha una potenziale produzione di 20 mila taxi l'anno) un suo impatto importante l’avrà, sia perché si è evoluto sia perché hanno rivoluzionato il prodotto, perseguendo l’obiettivo di realizzarlo totalmente elettrico con grandi potenzialità di vendita, anche al di fuori del Regno Unito. L’iconico taxi inglese che molti davano per defunto è quindi più vivo che mai e può guardare al futuro con serenità, grazie ai capitali cinesi e ad una classe politica lungimirante.
L’industriale illuminato Li Shufu, Chairman di Zhejian Geely ci ha detto: “ La Cina vede il Regno Unito come un hub per lo sviluppo di nuove tecnologie e l’esperienza nella produzione è un altro aspetto che gioca a suo favore”. Parlando con i suoi collaboratori è emersa la visione a lungo termine di questo Gruppo e la decisione di fermare la produzione dei taxi a motore a combustione già dal prossimo anno per passare a quella elettrica, è un ulteriore segnale molto importante, perché condiviso con il governo britannico. Quando si è chiesto un parere sulla guida autonoma, per i tassisti è stato "miele", perché il management di The London Taxi company al completo ha sentenziato: “La figura che conduce i taxi non potrà essere sostituita dall’intelligenza artificiale” mandando così in “visibilio” chi lavora in questo settore e facendosi quindi tantissimi amici/clienti. Anche se sono preoccupati dal costo. Forse anche da noi, visti i problemi che oggi questi lavoratori incontrano, perché abbandonati da chi dovrebbe difendere la loro professionalità, sarebbe da fare un analogo ragionamento. Entrando nel merito della nuova generazione di taxi inglesi elettrici si è visto che verranno costruiti con largo uso di alluminio per renderli più leggeri e grazie a un investimento importante per aiutare lo sviluppo della versione elettrica i presupposti sono buoni, tanto che il segretario degli affari e dell’energia Greg Clark si è lasciato scappare: “In UK siamo leader nello sviluppo di nuove tecnologie per il mondo dell’auto” e ha ricordato anche che per il governo inglese lo sviluppo di auto elettriche è molto importante, andando così a braccetto con quanto vuole il ministro dei trasporti John Hayes. Aggiungiamo, per chi non lo ricordasse, che non a caso il governo inglese ha deliberato recentemente la costruzione di una nuova centrale nucleare vicino a Londra, così da dare all’asset strategico…energia. Differenza fondamentale tra la loro classe dirigente e la nostra: da noi pensano alle infrastrutture e alle colonnine, la loro classe dirigente invece pone prima le fondamenta, per non creare dipendenze e evitare di trovarsi un domani come un gigante con piedi d’argilla, poiché se l’energia non si ha in casa ma si prende da altri, oltre ai costi superiori potrebbero esserci anche pericolose "dipendenze".
The London Taxi Company ha grandi ambizioni e c’è già interesse per portare il mitico cab in città come Mosca e Berlino e siccome le regole vigenti in UK valgono per tutto il mondo le aspettative sono davvero alte.
Ai vertici di The London Taxi Company, Ceo Chris Gubbey e chairman Carl Peter Forster, abbiamo chiesto… e le loro risposte sono state…
1) Nel mondo dell'auto molti Ceo parlano di guida autonoma , voi cosa ne pensate ?
“Noi non crediamo nella guida autonoma, crediamo nelle persone, negli autisti, e il nostro obiettivo è di migliorare il loro ambiente di guida perché maggior comfort vuol dire maggior benessere e migliore servizio”.
2) In alcune città, in particolare a Parigi, ci sono già degli shuttle a guida autonoma, e c’è tanta attesa anche per il sistema google car. Volkswagen ha presentato all'ultimo salone di Ginevra il concept Sedric. Cosa ne pensate ? È realistico pensare ad un London Taxi cab per un utilizzo similare?
“Come detto prima non crediamo nella guida autonoma e vogliamo le persone reali, il nostro obiettivo e migliorare la loro condizione di lavoro, quella di chi trascorre intere giornata su un cab. Oggi siamo qui per l'inaugurazione del nuovo stabilimento. Non sappiamo onestamente come evolveranno i sistemi legati a Internet , non è detto che in futuro non possa essere presa in considerazione questa possibilità”.
3) State lavorando su un App specifica per raccogliere le persone e lavorare in maniera più efficiente ?
“Sì, ci stiamo lavorando.”
4) Venderete questo modello anche fuori dall’UK?
“Sì, è pensato per UK ma anche per alcune città che sappiamo interessate al progetto come Berlino, Parigi , Mosca e altre grandi megalopoli cinesi. E’ un veicolo molto iconico, british ma con valori legati alla funzionalità, ai contenuti e al sistema di alimentazione spendibili anche altrove”.
5) Cosa pensate delle batterie allo stato solido ?
“Le nostre batterie sono altamente prestazionali con livelli di efficienza fuori discussione. Sono batterie al silicio. Nello sviluppo della versione elettrica non sono state risparmiate nei test con risultati ottimi anche in climi molto freddi”.
6) Chi è il vostro supplier per le batterie ?
“Fornitori cinesi ma non solo, legati al gruppo Geely.”
7) Quando arriverà con volante a sinistra ?
“Inizio 2018.”
8) Ci saranno ulteriori modelli dalla compagnia The London Taxi Company?
“Certamente, anche un light commercial per la distribuzione last mile. Un settore questo di grande interesse soprattutto per veicoli elettrici”.
9) Chi si deve ringraziare per vedere ancora i taxi iglesi in circolazione, naturalmente evoluti e con trazione elettrica?
“Se non ci fossero stati i capitali cinesi, una visione globale e un governo attento non saremo qui a vedere cosa è stato possibile realizzare. Si tratta della prima industria inglese che produce solo veicoli elettrici”.
10) Dai settant’anni di storia cosa avete preso?
“Lo stile, molte idee legate alla funzionalità ma ripeto questo nuovo modello è tutto, completamente nuovo, con carrozzeria in alluminio, meccanica rivoluzionaria…dopo settant’anni è un cambiamento epocale”.