Una volta le piccole auto avevano una missione diversa: assicurare mobilità a chi non aveva la patente. Giovani, meno giovani e poco abili.
Da una decina d’anni invece le micro auto sono diventate molto ricercate e desiderate per chi poco vuole impattare in città.
Di fatto andando incontro a tutti.
Il mercato a fronte di una crescita esponenziale del bacino clienti ha visto aumentare a dismisura l’offerta: ricordiamo la Renault con Twizy; la Citroen con Ami e poi le sue derivazioni con i brand Opel, Peugeot e Fiat con la Topolino, costruita in Marocco; la Microlino e tantissime proposte cinesi dai prezzi molto aggressivi, ma nonostante tutte queste nuove arrivate, chi ha “inventato” questo segmento continua a rimanere leader, come Aixam. L’unica tra l’altro microcar ad essere costruita con un bel telaio in lega con trave centrale e rinforzi mirati sul concetto di Colin Chapman, irrobustito da longheroni laterali mentre la carrozzeria è in ABS.
In Italia, giusto per avere un inquadramento, nel 2013 non si andava oltre le 1100 unità l’anno, dopo dieci anni esatti i numeri sono quadruplicati e attenzione questa crescita è stata anche in Europa dove si è passati da 8.558 unità a 19.131. Questi dati sono importanti perché non è un fenomeno solo del Bel Paese come è stato per la Smart che vendeva tanto solo su Roma, ma molto più grande che conferma l’esigenza sentita di una micromobilità intelligente e poco impattante che solo le microvetture sanno offrire.
Aixam che da una decina d’anni fa parte del Gruppo Polaris è la leader nella produzione di quadricicli in Francia e in Europa e la sua offerta è davvero molto variegata con modelli termici ma anche elettrici. I primi molto competitivi per l’autonomia, con un pieno si fanno oltre 400 chilometri sono a zero pensieri con un po' però di vibrazioni; i secondi con autonomie attorno ai 100 chilometri con il pacco batterie maggiorato ma qualche preoccupazione e zero vibrazioni. Entrambe queste microvetture della Aixam hanno un telaio semplice in lega vestito da parti di carrozzeria in ABS. Un materiale molto duttile che trovò tra le prime applicazione nel settore automotive nel primo modello Scenic nel 1996 sui parafanghi e che fece scalpore e si apprezzo molto perché con effetto memoria: ci si può appoggiare, si deforma ma poi ritorna nella sua configurazione originaria nei piccoli urti, molto frequenti in città. In parole semplici, un materiale che oltre ad essere leggero riduce i rischi di dover ricorrere ai carrozzieri. A beneficio quindi del portafoglio. Certo, la prima impressione quando si chiude una portiera di una Aixam è che non sia il massimo della precisione e resistenza ma va contestualizzato e considerato che comunque all'interno c'è anche una bella X che tutela in caso d'incidente. In poche parole poco fumo tanto arrosto. Inoltre attenzione all'impianto frenante: schema a X, dischi anteriore...buona modulabilità al pedale ma soprattutto resistenza, anche questo è pensato per bene. Come le ruote e anche le sospensioni, tanto che la tenuta è valida. La due posti Aixam di oggi è anche una vetturetta molto più spaziosa e confortevole delle rivali Topolino e Ami, sempre la Aixam ha interni e allestimenti più curati, in un ingombro di lunghezza di 2,7 metri e attenzione con un bagagliaio da 422 litri! L’autonomia della versione elettrica d'ingresso è garantita da una batteria al litio da 5,1kW/h per 75 chilometri, con un tempo di ricarica per la batteria di 2 ore e mezzo. La potenza del motore Valeo (azienda francese) è di 6 kW/8,15 CV a 5500 giri/min. Due le varianti di colore: bianco o grigio titanio. All’interno - tra gli optional più interessanti - un sistema multimediale con Tablet touch 6,2” con BluetoothTM e USB consente di rimanere sempre connessi, in sicurezza. Tra la vettura elettrica e quella termica che ricordiamo avere un motore giapponese Diesel Kubota iper efficiente la scelta va fatta in base a cosa si necessita. Entrambe vanno molto bene, hanno tanto sterzo per fare inversioni a U in un fazzoletto e anche per parcheggiarle in un lampo; entrambe hanno capacità di assorbimento delle asperità notevoli per il genere di vetturette che sono, molto meglio di tutte le altre rivali. Tra la benzina e l’elettrica pertanto è davvero difficile dare una preferenza, diciamo che l’elettrica piace ma c’è sempre l’ansia dell’autonomia e dello stato di carica e della possibilità di dove caricarla; la diesel invece no, è zero problemi ma attenzione che con gli incentivi costa di più. Si sappia che sulla termica con motore a gasolio si può avere l'aria condizionata, sulla elettrica no. E non si sottovaluti ciò: perchè l'aria condizionata è strategica anche per evitare l'appannamento e quindi la sicurezza. In definitiva sia la Aixam diesel sia quella elettrica sono davvero due ottimi prodotti che per chi alla micromobilità è sensibile, e non si possono non prendere in considerazione anche perché di meglio non c’è. Ricordiamo che Aixam-Mega è nata in Francia nel 1983 e con 365.000 veicoli venduti tra il 1983 e il 2023, è storicamente il primo produttore europeo di minicar. Aixam-Mega inoltre è stata la prima casa automobilistica a produrre minicar 100% elettriche, mercato in cui ha debuttato nel 2008. Dal 2013 Aixam-Mega è entrata a far parte di Polaris Industries, il colosso statunitense quotato al NYSE di New York che, con 8,93 miliardi di dollari di fatturato nel 2023, è il leader mondiale nel settore powersports (ATV, quad, motoslitte e veicoli per l’off road, on road, marine). Oggi il gruppo conta tre stabilimenti operativi in Francia, dove sono impiegate più di 360 persone e dove possono essere potenzialmente prodotti e assemblati fino a 30.000 veicoli. Dal 1986 al 2002 la capacità produttiva di Aixam-Mega è più che triplicata, raggiungendo il record di 15.500 veicoli all’anno nel 2008, stabilizzando la produzione a circa 12.000 veicoli negli anni successivi, per arrivare nel 2023 al record assoluto di 19.300 veicoli prodotti. L’azienda beneficia di una fitta rete di distribuzione: 150 dealer in Francia con 232 punti vendita, più di 400 dealer con oltre 600 punti vendita in 26 paesi europei. In Italia i distributori sono 103 con 137 punti vendita.
Secondo il Direttore Generale Aixam Mega Italia, Tom Faget “Abbiamo una risposta adeguata per favorire l’accessibilità della mobilità elettrica. Proponiamo una minicar 100% elettrica ad un prezzo molto competitivo e ratealizzabile. Prima l’elettrico era pensato solo per l’alto di gamma ma ora le richieste dei consumatori, con l’allargarsi del perimetro di riferimento, sono cambiate. Con e-Minauto Access completiamo la gamma che ad oggi conta 6 modelli a catalogo in versione elettrica e termica, un modello esclusivamente elettrico, 2 modelli termici. La nostra scelta strategica è di lasciare ai clienti la libertà di acquistare la motorizzazione che preferiscono, senza imporre un modello specifico. Infatti, i veicoli che rapprentano più del 90% delle vendite in Italia sono disponibili sia in versione elettrica che termica. Nel 2023 City Sport, nella versione elettrica e termica, è stato il modello più acquistato dagli italiani; tra i colori proposti vince il bianco”.