Apple sarà a Parigi e ci sarà non solo nelle mani ma anche nella testa dei top manager di tutte le Case automobilistiche. Non sarà insomma presente solo perché i più usano i suoi smartphone. Apple è da tempo che sembra stia cercando un approccio con il mondo della mobilità ma sul finire di questa estate sembrava che avesse messo uno stop ai suoi progetti liquidando in fretta e furia i tanti ingegneri che aveva preso per muoversi dall'etere alla terra (l'auto che vola sembra non sia stata ancora presa in considerazione a Cupertino). Il motivo di questo brusco arresto sembra sia dovuto all’accelerazione in corso per puntare a realtà già ben consolidate nel settore. Ieri è venuto fuori il nome della McLaren e questa mossa potrebbe avere senso ma diversi rumors sono anche su altri marchi anche molto grossi. I motivi di Apple per puntare su McLaren possono essere molteplici: innanzitutto per la presenza in F.1, ricordiamo che oggi la massima formula è in fase di passaggio da Ecclestone alla Liberty Media del magnate americano John Malone, quindi potenzialità per un asse di ferro tutto a Stelle e Strisce ci sarebbero; poi McLaren ha padronanza su tecnologie e materiali come il carbonio che è in auge come non mai; inoltre McLaren ha conoscenze sull’elettronica di precisione e sulle power unit indispensabili per l’auto elettrica. In poche parole Apple con McLaren troverebbe terreno fertile per proseguire sul tema auto.
Il detto “se sono rose fioriranno” è appropriato ma più importante è sapere ben valutare le conseguenze che molti esperti del settore e attori protagonisti stanno già vedendo come un vero incubo: se ciò capitasse con McLaren o con qualsiasi altro sarebbero dolori per tutti gli esclusi in quanto la potenza economica di Apple potrebbere stravolgere tutto come capitò nella telefonia. Quindi attenzione perché a Parigi saranno in tanti a parlare di ciò in quanto con questa unione potrebbe cambiare il domani non solo di alcuni ma di tutti. Che sia poi McLaren o qualcun altro si vedrà, quello che è certo è che tra i presenti a Parigi ci saranno anche occhiate per capire chi parla con chi e chi ha parlato con Apple. E a nessuno interessa la smentita di McLaren che vende poco, ha una proprietà non certo giovane e conti che non tornano. E' insomma un microbo tra giganti con però un suo perché se nelle mani giuste.