In Germania sembra venga approvato un piano da 100 miliardi per accelerare la transizione energetica e dare un bel taglio alle emissioni.
Se passa potrebbe generare un domino in tutta Europa con incentivi a pioggia su tutto quanto passa per amico dell'ambiente.
All’ambiente non è certo che gioverà ma all’economia si.
Non si trascuri che questo piano è sostenuto dal desiderio di far correre l’inflazione e far aumentare i consumi che significa più inquinamento!
Mobilità elettrica spinta con incentivi importanti e tassazione decisa per quella a combustione sembrano i due pilastri portanti.
Questo piano torna comodo a molti: politica, finanza e industria.
Il punto centrale è che se sbagliato, porterà tutti a fondo.
E la premessa c’è tutta.
Il piano da per assodato che la mobilità elettrica sia a zero emissioni quando così non è.
Non fa chiarezza sulla carbon tax e sui crediti.
Ma cosa ci si può aspettare da una politica che incentiva ibride prodotte in Paesi lontani che per arrivare in Europa passano settimane su navi dai cui scarichi esce di tutto e fatto ancor più incredibile le favoriscono nei cicli omologativi?
E in più non paga di ciò sempre questa politica spinge su auto con tecnologia ibrida plug in che comporta maggiore consumo di energia per muoversi di una semplice auto a gasolio ma anche impattano almeno un 20% in più quando vengono costruite?
Insomma siamo a un bivio importante e la strada che si sta prendendo non è certo sia quella per il paradiso.